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Regione Liguria, nuova sede di rappresentanza a Bruxelles costa 30mila euro all’anno. Toti: «Surreale non essere presenti dove si decidono finanziamenti»

Inaugurata la nuova sede di rappresentanza della Regione Liguria a Bruxelles. Abbattuti i costi per l'ufficio destinato ad intercettare i progetti europei


26 aprile 2017Notizie > Liguria
Piazza de Ferrari Palazzo della Regione«Una rappresentanza permanente a Bruxelles ci deve essere. Nella scorsa legislatura è stata abborracciata, con qualche superficialità, una sede che funzionava poco e male. Con le stesse risorse, abbiamo dato razionalità a una presenza fissa a Bruxelles che possa servire alla nostra Regione, esattamente come quella di Roma». Lo dice alla agenzia Dire il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, in occasione della presentazione degli eventi dedicati all’inaugurazione della nuova sede dell’ente in rue du Trône 62 a Bruxelles. «Dopo anni di quasi totale inattività abbiamo avviato un’azione di efficientamento dei nuovi uffici della Regione Liguria a Bruxelles – spiega Toti – era surreale che non fossimo presenti dove si decide buona parte dei finanziamenti regionali per le nostre imprese – prosegue Toti – l’integrazione economica europea è importante e dell’integrazione della Regione Liguria con il resto del mondo abbiamo fatto una bandiera nel nostro programma, dopo dieci anni di isolamento della precedente amministrazione».
La nuova sede costerà 30.000 euro all’anno. «Il Pd spendeva oltre 200.000 euro per qualcosa di simile a uno scantinato – attacca l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Edoardo Rixi – oggi invece abbiamo una sede, non sfarzosa ma operativa, assieme ai nostri partner europei, Regione Piemonte che ci dà gli spazi, Valle d’Aosta, Paca e Rhone Alpes». L’assessore spiega che «è necessario fare massa critica con le altre Regioni perché non vada in porto il progetto dell’Unione europea di centralizzare la gestione dei fondi comunitari: per noi in Liguria c’è in ballo oltre un miliardo di euro». In questo contesto, dunque, la Liguria deve «dare segnali politici» della propria presenza «per costruire un’Europa diversa – prosegue il segretario regionale del Carroccio – che non sia più quella della finanza e dei banchieri ma quella dei posti di lavoro e dello sviluppo industriale. Troppo spesso escono progetti europei non ritagliati sul nostro territorio perché non eravamo presente nei tavoli giusti, non possiamo più permettercelo». Tra le iniziative previste nel giorno dell’inaugurazione, mercoledì 3 maggio, due workshop, articolati in circa 20 interventi da parte di esperti e rappresentanti economici liguri che presenteranno la regione e le sue opportunità economiche all’interno dello scenario europeo. Una giornata che culminerà con il taglio del nastro da parte del presidente Toti e dei rappresentati di tutta l’Euroregione.

  • finanziamenti, progetti europei, Regione Liguria, turismo
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