Tra i tanti reperti esposti nella mostra "Genova Tesori d'Archivio", anche la Cronaca di Jacopo da Varagine e, appunto, i primi due volumi degli Annali di Caffaro che narrano la storia delle origini comunali della città dal 1099 al 1163
Ha aperto martedì 20 settembre, per concludersi il prossimo 30 novembre, la mostra “Genova Tesori d’archivio” presso il complesso monumentale di Sant’Ignazio, in Via Santa Chiara 28 rosso. La mostra, i cui fiori all’occhiello sono gli Annali di Caffaro e la Cronaca di Jacopo da Varagine, vuole essere un viaggio affascinante fra le carte appartenenti al passato di una città particolare come Genova, che ha fatto del commercio e dell’incontro con le altre culture il fulcro della sua stessa esistenza. Saranno esposte, infatti, carte che testimoniano la nascita del governo comunale e l’espansione commerciale verso l’Oriente, lungo le rotte di mare e la Via della Seta, oltre ai rapporti intrattenuti con le potenze che si affacciavano sul Mediterraneo e sul Mar Nero.
I primi due volumi del cosiddetto Codice Caffaro, per la prima volta esposti insieme, narrano la storia delle origini comunali di Genova dal 1099 al 1163: una vera e propria cronistoria cittadina cui, successivamente, molti si affideranno alla ricerca di informazioni per le loro opere. Lo scopo dell’opera di Caffaro era, da una parte mettere in luce le peculiarità di Genova, dall’altra creare una vera e propria memoria storica della Superba, in un periodo storico irripetibile e di grandi cambiamenti.
In parte simile in quanto a tematiche si presenta la Cronaca di Jacopo da Varagine: egli scrive un’opera peculiare e variegata nei generi nella quale fonde storia, politica e morale. Arcivescovo di Genova nel 1292, egli scrive la storia di Genova dalle sue origini più remote agli ultimi anni del proprio mandato vescovile. L’intento pare duplice: da una parte c’è l’interesse dello storico nel riportare i fatti accaduti in quel lasso temporale, dall’altro c’è quello politico che mira a sottolineare, neppure tanto velatamente, l’importanza del potere vescovile nelle faccende politiche della Superba.
La mostra si svolge nella sede dell’Archivio di Stato di Genova, preso il Complesso Monumentale di Sant’Ignazio. La visita è gratuita e non necessita di prenotazione (eccetto per le visite guidate che si svolgono alle ore 10).
Sarà inoltre esposto lo stemmario seicentesco del Musso restaurato grazie al contributo dell’associazione A Compagna.
Per maggiori informazioni: www.asgenova.beniculturali.it
lunedì, martedì, e venerdì dalle 10 alle 14
mercoledì e giovedì dalle 10 alle 16.45
visite guidate sabato dalle ore 10 (per prenotazioni 010 537561)
Ingresso libero