Era Superba magazine online dedicato alla città di Genova. Notizie, inchieste e interviste, video e rubriche di approfondimento

  • Home
  • Notizie
  • Approfondimenti
  • Ambiente
  • La città che cambia
  • Interviste
  • Editoriali
  • Seguici
    • Facebook
    • Twitter
    • RSS Feed
    • LinkedIn
    • Youtube

Vendita immobili dell’ex manicomio di Quarto: la Asl 3 è contraria

Il consigliere regionale Lorenzo Pellerano annuncia un’interrogazione a risposta immediata all’assessore alla Salute sulla ricollocazione dei servizi sociosanitari del complesso dell’ex manicomio


9 Gennaio 2012Notizie

Manicomio di QuartoIl consigliere regionale Lorenzo Pellerano (Lista Biasotti) interviene sulla cartolarizzazione approvata dal centrosinistra durante l’ultima seduta del consiglio regionale, il 22 dicembre scorso.

“Come già avevo sottolineato durante il dibattito in consiglio regionale la messa in vendita degli immobili della Regione, per far quadrare il buco di 150 milioni di euro nel bilancio, è stata gestita male sia nella forma sia nella sostanza – commenta Pellerano – Non solo la giunta Burlando ha comunicato la lista degli immobili ai consiglieri solo in corso d’opera, nelle fasi cruciali della discussione, ma ha anche dimostrato di aver preso decisioni affrettate che non tarderanno a pesare sulle tasche dei contribuenti liguri».

Pellerano fa riferimento allo stralcio dalla lista degli immobili in vendita di tre padiglioni del complesso dell’ex manicomio di Genova Quarto, sui quali gravano mutui per la ristrutturazione (realizzati con finanziamenti nazionali), stralcio che di fatto fa scendere da 80 a 76 milioni la previsione di entrate dalla vendita del patrimonio.

“Il direttore generale della Asl genovese smentisce la giunta, sembra quasi non sia stato avvisato della vendita di questi immobili – puntualizza Pellerano – Peccato che abbia ragione, oggi non si può vendere: nei locali di Quarto sono attivi alcuni servizi di igiene mentale, comunità per persone anziane e disabili, ma anche le cucine di Asl 3 per il Levante. Lì si tengono alcuni corsi universitari e hanno sede ambulatori per visite mediche legali e per il rilascio o rinnovo della patente oltre agli uffici amministrativi coinvolti nell’affaire via Degola (costo della nuova sede 17 milioni di euro)”.

Il direttore della Asl 3 Corrado Bedogni, sulla stampa, ha dichiarato che la vendita dei locali di Quarto non può essere fatta perché a oggi non esistono alternative per collocare i pazienti e i servizi sociosanitari.

Anche il municipio Levante ha sollevato perplessità e preoccupazione sul futuro dell’assistenza dei cittadini della zona.

“Questa è la dimostrazione di come la maggioranza abbia agito con superficialità, fretta e assenza di coordinamento con la Asl e i soggetti istituzionali coinvolti nell’operazione di messa in vendita degli immobili, con l’unico intento di fare cassa e di far quadrare i conti, ma solo sulla carta – continua Pellerano – Anche il presidente Burlando, durante le ultime fasi di discussione in consiglio, aveva espressamente ammesso la ragionevolezza delle osservazioni che avevo esposto in merito all’operazione. Ma si è andati comunque avanti. La maggioranza si è tappata il naso e ha approvato un enorme pasticcio che porterà alla svendita, sotto il valore reale, degli immobili di Quarto, la perdita per i cittadini di servizi essenziali e la ricollocazione chissà dove dei pazienti di psichiatria, magari in altri container come già è accaduto per i malati dell’ex ospedale psichiatrico di Pratozanino. Tutto questo comporterà poi il pagamento di ulteriori affitti da parte della Regione, che fino a oggi prestava i servizi sanitari all’interno di immobili di proprietà; a pagare, ovviamente, saranno sempre i contribuenti liguri. Insomma: la Regione si è comportata come una famiglia sprovveduta che vende casa propria ancora prima di sapere dove andrà ad abitare”.

Con la ripresa dei lavori del consiglio regionale Pellerano annuncia: “Con l’ennesima interrogazione chiederò all’assessore Montaldo se è ancora possibile porre rimedio a questa paradossale situazione in cui la sanità ligure, complice l’intera maggioranza, si ritrova. Alla luce delle dichiarazioni espresse dal direttore Bedogni chiederò anche se le Asl hanno avuto la lista degli immobili venduti all’ultimo momento e non hanno potuto controllare nulla, come è successo al consiglio regionale».


  • sanità
  • tweet
Potrebbe interessarti anche
  • Nulla sarà più come prima
    Nulla sarà più come prima
  • Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse
    Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse
  • Sanità, la Liguria scala 10 posizioni e si assesta sul podio per la qualità del servizio sanitario regionale
    Sanità, la Liguria scala 10 posizioni e si assesta sul podio per la qualità del servizio sanitario regionale
  • Sanità, la Valpolcevera chiede “soccorso”. Casa della Salute ancora al palo, servizi al limite del collasso. La preoccupazione dei cittadini
    Sanità, la Valpolcevera chiede “soccorso”. Casa della Salute ancora al palo, servizi al limite del collasso. La preoccupazione dei cittadini
Altri articoli di questa categoria
  • Ripresa e resilienza? Meno pubblico e più privato. Ma le concessioni balneari non le tocca nessuno
    Ripresa e resilienza? Meno pubblico e più privato. Ma le concessioni balneari non le tocca nessuno
  • Un anno di corsie ciclabili, ma la guerra per lo spazio urbano non è finita: in che città vogliamo vivere?
    Un anno di corsie ciclabili, ma la guerra per lo spazio urbano non è finita: in che città vogliamo vivere?
  • Potenza e fragilità della globalizzazione: ciò che svela il blocco di Suez
    Potenza e fragilità della globalizzazione: ciò che svela il blocco di Suez
  • Rotta balcanica e le responsabilità europee: intervista a Brando Benifei
    Rotta balcanica e le responsabilità europee: intervista a Brando Benifei

Lascia un Commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Libri

The Black Bag, come ripulire il mondo dalle nostre cattive abitudini

The Black Bag, come ripulire il mondo dalle nostre cattive abitudini

Ludovica Squadrilli ci racconta come si possano intrecciare socialità e impegno civico
‘Ascoltami ora’, Maricla Pannocchia e il mondo difficile dei bambini oncologici

‘Ascoltami ora’, Maricla Pannocchia e il mondo difficile dei bambini oncologici

‘Storie vere di un mondo immaginario’, il viaggio nel tempo e nella Liguria di Dario Vergassola

‘Storie vere di un mondo immaginario’, il viaggio nel tempo e nella Liguria di Dario Vergassola

Editoriali

Tre anni da Ponte Morandi, ma è come se fosse domani

Tre anni da Ponte Morandi, ma è come se fosse domani

Cosa è cambiato in questi anni, e cosa è rimasto uguale: decine di viadotti arrivati a fine vita, per i quali "manca solo la data del decesso"
Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse

Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse

Coronavirus e informazione, quando l’assembramento selvaggio diventa un format

Coronavirus e informazione, quando l’assembramento selvaggio diventa un format

Genova Anno Zero: Ponte Morandi

Ponte Morandi e quell’anno zero che non è mai arrivato a Genova

Ponte Morandi e quell’anno zero che non è mai arrivato a Genova

A cinque anni dal crollo la città è ancora sotto l’ipnosi di una rinascita che non c’è
Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua

Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua

Ne demolissero altri cento

Ne demolissero altri cento

Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione

Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione

Seguici su Twitter e Facebook

Tweets von @"Era Superba"

Archivio Articoli

Era Superba - Copyright © 2025 | Codice ISSN 2281-471X
  • Contatti
  • Redazione
  • Privacy
  • Archivio Rivista