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Io Ricreo: impatto zero e riciclo creativo spiegati in un libro

L'associazione genovese, fondata nel 2007 da due studenti universitari, propone 49 semplici idee per ridare vita a scarti e rifiuti che si trovano in casa. Ne parliamo con l'autore Francesco Di Biaso


15 Marzo 2013Notizie

RifiutiNe avevamo parlato su Era Superba già lo scorso anno, descrivendo brevemente l’attività di Io Ricreo: nel 2007 due studenti universitari di Genova hanno fondato un’associazione con lo scopo di valorizzare il riciclo creativo.

Attraverso il proprio sito web ed eventi sul territorio (per esempio Ri-party, festa a impatto zero) Io Ricreo si pone l’obiettivo di realizzare laboratori di riciclo e riuso per adulti e bambini, nelle scuole, durante eventi e fiere. Come spiega uno dei fondatori, Francesco Di Biaso, «l‘attività di IoRicreo è in costante aumento, abbiamo sempre molte richieste e contatti con gruppi interessati a tematiche come sostenibilità, riciclo e riuso. Il direttivo dell’associazione è formato da cinque persone, che operano con il contributo dei soci. Spesso è difficile perché ci si sente da soli, abbandonati da uno stato che non aiuta i giovani, ma i risultati sono soddisfacenti e ci fanno andare avanti sempre a testa alta. Siamo sempre alla ricerca di persone nuove, che abbiano voglia di mettersi in gioco per il proprio futuro e che siano stufe di questa continua precarietà: il futuro lo si ri-crea assieme giorno dopo giorno. Siamo anche alla ricerca di uno spazio fisico concreto per aprirci ancora di più alla cittadinanza, avere un luogo dove incontrarci oltre al nostro sito web».

Oggi l’attività di Io Ricreo si concretizza anche in un prodotto editoriale, un libro-manuale che uscirà il 21 marzo con la casa editrice Terre di Mezzo, scritto da Francesco Di Biaso con disegni di Maddalena Gerli, illustratrice che ha già ricevuto diversi riconoscimenti internazionali. «Il libro è improntato sul fare: vuole stimolare la creatività e cercare di dimostrare che vi è una manualità dormiente in ognuno di noi, che senza dover comprare cose costose, ma recuperando il superfluo, ci permette di creare oggetti belli, utili e di design. Mi piacerebbe molto riuscire a illuminare le persone, dimostrando loro che spesso hanno già ciò di cui hanno bisogno. Questo nuovo pensiero, chiamato riciclo creativo, oltre a diminuire l’impatto ambientare di una persona, e quindi a giovare concretamente all’ambiente, può essere d’aiuto anche al portafoglio, tematica da non trascurare in un momento di forte crisi come questo».

La prima presentazione del manuale Io Ricreo avverrà domenica 17 marzo a Milano, durante la fiera Fà la cosa giusta, ma l’associazione mantiene un legame costante anzitutto con la nostra città: «A marzo si pianta il basilico, noi abbiamo piantato i semi per una cittadinanza più attiva e partecipata, aspettiamo di vederne nascere le foglioline. Finora abbiamo lavorato molto fuori Genova, ma ora stiamo puntando molto sulla nostra città, perché crediamo abbia moltissimo potenziale mal sfruttato e ci farebbe piacere vederla più a misura d’uomo: più viva e più ecologica. Qualcosa si sta muovendo grazie anche a gruppi come Arbusti, che hanno lo scopo di mappare le realtà indipendenti e gli eventi a essi associati».

Quali sono gli altri progetti dell’associazione? «Stiamo portando avanti un ciclo di laboratorio all’interno delle scuole con la collaborazione del Centro Latte Rapallo, dove con dimostrazioni pratiche insegniamo agli studenti come vi sia un forte legame tra “riciclo creativo” e “sana e corretta alimentazione”. Organizziamo anche una serie di laboratori per adulti: dal cucito creativo, dove insegniamo alla persone a riusare vecchi vestiti trasformandoli in nuovi capi di moda, alla creazione di complementi d’arredo interamente da materiale di scarto».

Marta Traverso

[foto di Daniele Orlandi]


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