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Sapone fatto in casa, naturale all’olio di oliva: Eticologiche

Giovedì 13 giugno presso il ristorante Ombre Rosse, in centro storico, si è tenuto un corso di due ore sull'autoproduzione del sapone: vi raccontiamo com'è andata


14 Giugno 2013Notizie

eticologiche-saponeQualche mese fa vi abbiamo raccontato il progetto Eticologiche, ideato da due ragazze genovesi – Luana Ciambellini e Silvia Dalla Dea – che per reagire alla crisi del lavoro si sono stabilite in uno spazio in vico del Duca producendo saponi naturali e artigianali, che “vendono” in cambio di prodotti alimentari biologici o materie prime.

Si tratta di prodotti realizzati senza prodotti chimici né grassi di origine animale: i soli ingredienti sono olio (d’oliva oppure esausto), soda, farina e olii essenziali.

Ieri (giovedì 13 giugno) abbiamo partecipato a un corso di sapone naturale al ristorante Ombre Rosse, in vico Indoratori, una minuscola area verde nel cuore del centro storico di Genova. Oggetto del corso era il sapone tipo Marsiglia, da realizzarsi mescolando olio di oliva, soda caustica e acqua. Hanno partecipato circa una decina di persone.

Senza anticipare troppo sui contenuti, è stato un corso molto utile per comprendere quanto sia semplice e veloce produrre il proprio sapone. In poco meno di due ore – con due chili di olio di oliva uniti a soda e acqua in un procedimento non troppo complesso – sono state prodotte oltre venti saponette, che dopo un mese di stagionatura potranno essere utilizzate. Il solo trucco è fare attenzione alle giuste proporzioni tra acqua, soda e olio, mescolare tutto alle giuste temperature e utilizzare occhiali e mascherina per non inalare la soda caustica.

Parte della quota di iscrizione al corso può essere pagata con gli Scec, così da sostenere questa forma di circuito economico locale.

I prossimi appuntamenti a cui Eticologiche saranno presenti sono: Fiera della Maddalena (sabato 15 giugno) e un corso di sapone con olio esausto e olio di oliva al Dadoblu di Boccadasse.

Il progetto di Eticologiche contribuisce anche al rispetto dell’ambiente: non si dovrebbe mai gettare nello scarico del lavandino l’olio esausto o da frittura, che andrebbe invece conservato in contenitori e portato nei punti di raccolta. Eticologiche raccolgono l’olio esausto da quattro negozi in città – Green Store a Nervi, La Pulsatilla e La bottega del gusto in centro storico, La Pianata a Quinto – e lo riutilizzano per produrre alcuni dei loro saponi.

Per maggiori informazioni sul progetto si può contattare Luana e Silvia alla mail eticologiche@gmail.com.

Marta Traverso


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