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Inquinamento acustico e ambientale: le leggi esistono ma non sono applicate

La denuncia arriva dal Movimento Difesa del Cittadino. Il problema è la mancata emanazione dei decreti attuativi delle leggi vigenti


5 Luglio 2012Notizie

Oltre 19 anni per rendere operativo il controllo dei veicoli causa di inquinamento, 16 anni per mitigare le emissioni di fumo e rumore nel porto: questi sono i numeri delle omissioni perpetrate dai vari governi in materia di inquinamento acustico ed ambientale.

«E ovviamente i comuni, compreso quello di Genova, non si sentono investiti del compito istituzionale di controllare queste fonti di inquinamento, in mancanza dei Decreti Attuativi». La denuncia arriva dal Movimento Difesa del Cittadino, non nuovo a iniziative simili, ricordiamo l’esposto presentato alla Procura della Repubblica, alcuni mesi fa.

«In seguito alle numerose segnalazioni inviate dai cittadini, infastiditi dai rumori oltre che preoccupati per la loro salute, il MDC Genova ha inviato alcune lettere al Ministero dei Trasporti e al Ministero dell’Ambiente, sollecitando un rapido intervento e un’emanazione immediata dei decreti attuativi del VI comma dell’art. 80 del Codice della Strada, che prevede il controllo mirato dei veicoli sospettati di essere la causa dell’inquinamento atmosferico esistente e di quello relativo alle zone portuali (Lg. 447/95), per mitigare le emissioni di fumo e rumore prodotti dalle navi ormeggiate».

Nel porto la situazione è particolarmente grave durante le ore notturne, a causa delle movimentazioni dei container delle navi merci. E gli abitanti di Prà, che da anni convivono con il Vte, lo sanno bene.

«I due Ministeri hanno risposto positivamente riguardo al Codice della Strada, ma finora nessun passo utile è stato fatto in questa direzione», sottolinea il Movimento Difesa del Cittadino. Mentre in merito alle zone portuali non è ancora giunta alcuna risposta.

«Questi ritardi e dimenticanze nel dare forza a leggi come queste comportano gravi danni alla salute dei cittadini, per non parlare del forte impatto ambientale – commenta l’associazione – Come MDC non possiamo che sostenere la lotta di Genova e di tutti gli altri comuni italiani con problemi affini».

Nonostante la legge vigente imponga a tutti i Comuni l’aggiornamento dei regolamenti di Igiene e sanità o di Polizia Municipale in materia, i decreti non sono mai stati emanati concretamente, di conseguenza gli agenti della Polizia Stradale e gli agenti della Polizia Locale, non riescono ad adempiere al proprio compito istituzionale.

«Quanto ancora bisognerà aspettare? – conclude il Movimento Difesa del Cittadino  – Invitiamo i Ministeri competenti a prendere posizione e non limitarsi a emanare belle leggi senza dare seguito e concretezza alla loro attuazione. Fortemente convinti che la salute dei cittadini sia di primaria importanza, attendiamo fiduciosi una svolta in questa triste vicenda».

 

Matteo Quadrone

Foto di Diego Arbore


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