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Consiglio Comunale, presentate le linee programmatiche del Sindaco

Marco Doria ha esposto ai consiglieri comunali le idee che guideranno l’azione della Giunta nei prossimi cinque anni. Nella prossima seduta il documento presentato verrà discusso e votato dalle forze politiche


26 Settembre 2012Notizie > Rubriche

Marco DoriaErano da tempo attese ed evocate e sono state esposte ieri pomeriggio (25 settembre, ndr) in Consiglio Comunale le linee programmatiche del Sindaco. Come premesso dallo stesso Marco Doria, questo documento ha ripreso in buona parte i contenuti del programma elettorale, sviluppandoli sulla base dell’esperienza, seppur breve, di questi primi mesi di governo della città. Ed in effetti il Sindaco ha rievocato molti dei punti su ci già si era soffermato in occasione del suo discorso di insediamento a giugno e poco più tardi durante l’approvazione del bilancio comunale.

La crisi economica è stata nuovamente richiamata come chiave interpretativa di gran parte delle decisioni prese fino ad oggi dalla Giunta, nonché come condizione in cui si svilupperà la sua azione in un futuro. «Sono cambiati i rapporti di forza tra le aree geografiche del mondo», ha detto Doria, aggiungendo che questa evoluzione si traduce nell’impossibilità di tornare ai livelli di crescita degli anni ottanta. Si tratta di un punto su cui si sono spesso scontrate maggioranza e opposizione, con quest’ultima decisamente contraria ad una logica di “gestione del declino”.

Nelle linee del Sindaco si presenta una visione positiva del futuro economico di Genova, un futuro che dovrà basarsi soprattutto sul potenziamento dell’attività portuale, sul turismo e su progetti High-Tech come gli Erzelli. Su questo punto Marco Doria ha ribadito la sua convinzione che il trasferimento della Facoltà di Ingegneria possa rappresentare un aspetto positivo per il ponente genovese, così com’è stato per Economia alla Darsena e Architettura nel centro storico, indipendentemente dal fatto che ciò comporti maggiori interazioni con le aziende presenti nel parco tecnologico.

Tuttavia, il Sindaco ha anche ammesso che questa idea della «città che vorremmo» deve necessariamente confrontarsi con «le condizioni in cui operiamo», in altre parole con le difficoltà economiche che il paese sta vivendo. Un esempio proviene proprio dal progetto Erzelli che ha visto Ericsson licenziare alcuni dipendenti poco dopo il suo insediamento nella nuova sede all’interno del parco tecnologico. Avrebbe potuto citare molte altre emergenze il Sindaco (la chiusura della Centrale del Latte, la crisi di AMT, il licenziamento di alcuni lavoratori dell’AMIU Bonifiche), ma ne ha voluto prendere ad esempio ancora una di assoluta attualità, ovvero il dragaggio di Calata Sanità. Un classico esempio della difficile convivenza tra vecchio e nuovo in questa città, in cui, da un lato, si rende necessario provvedere ad una modifica dei fondali del porto per permettere l’attracco di grandi navi container, dall’altro si devono proteggere gli antichi palazzi del centro storico dalle esplosioni provocate dai lavori. Si tratta di due emergenze molto diverse che dimostrano, in realtà, tutti i limiti dell’amministrazione comunale, la quale se da un lato può intervenire sull’esecuzione di lavori pubblici, dall’altro può influire molto meno sulle decisioni di un’azienda privata.

Infine, Marco Doria ha affrontato i temi legati all’evoluzione delle istituzioni locali facendo trapelare in più occasioni un certo malcontento nei confronti delle misure decise dal Governo Monti in questo ambito. Il Sindaco ha evidenziato che una parte importante dei sacrifici che le amministrazioni comunali – e quindi anche i cittadini – devono affrontare dipendono in gran parte dalla «stretta sui trasferimenti  agli enti locali» e ha apertamente criticato questo orientamento del Governo affermando: «serve una modifica dell’agenda politica del Governo sul tema dei trasferimenti ai Comuni».

Nel documento consegnato ai consiglieri vengono, in realtà, affrontati molti altri temi, alcuni dei quali non sono stati esposti in aula, ma che di sicuro animeranno il dibattito previsto per la prossima settimana, quando le linee programmatiche verranno discusse e votate in Consiglio. Primo tra tutti il nodo delle infrastrutture, in cui se da un lato si conferma la necessità del Terzo Valicoper «potenziare le vie di collegamento con il retro porto oltreapenninico e con in mercati di riferimento dell’Europa occidentale» dall’altro emergono nuovamente i dubbi del Sindaco sulla realizzazione della Gronda.

Federico Viotti
[foto di Daniele Orlandi]


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