L'obiettivo è la restituzione del 50% di quanto pagato dai viaggiatori nel 2011
Quest’estate è salito agli onori della cronaca il caso dell’aumento anomalo dei prezzi per i traghetti diretti in Sardegna.
Tariffe alle stelle, praticamente doppie rispetto al 2010.
Ecco alcune storie raccolte da Altroconsumo: un pensionato nel 2011 ha pagato per viaggiare sulla tratta Genova-Olbia, nello stesso periodo, con la stessa compagnia, la Moby, il 100% in più del 2010, vale a dire 488 euro invece che 240 euro; sempre quest’anno una coppia convivente con due figli piccoli, da Genova a Porto Torres, ha speso 451 euro, il 100% in più dell’anno precedente; una famiglia con due bambini da Piombino a Olbia 730 euro, il 100% in più del 2010; una coppia 525 euro, oltre il 100% in più dei 255 euro spesi l’anno precedente sulla tratta Genova Olbia.
Sono sette storie come queste i cardini su cui Altroconsumo e la Casa del Consumatore hanno impostato la class action contro quattro compagnie di navigazione, Moby, Grandi Navi Veloci, Snav, Forship (Sardinia Ferries), per violazione delle regole sulla concorrenza (in pratica l’esistenza di un cartello tra le 4 compagnie) e allineamento di tariffe verso l’alto.
L’azione collettiva risarcitoria è stata depositata in queste ore presso il Tribunale civile di Genova e notificata alla compagnie.
L’obiettivo è la restituzione del 50% di quanto pagato dai viaggiatori nel 2011 sulle tratte Genova-Porto Torres, Genova-Olbia, Livorno-Olbia oppure Golfo Aranci, Civitavecchia-Olbia-Golfo Aranci, Piombino-Olbia.
Anche la Regione Lazio patrocina l’iniziativa.
I casi dei sette proponenti l’azione sono esemplificativi di come nel 2011 i viaggiatori non abbiano potuto scegliere tra offerte diverse, vedendosi obbligati a pagare maggiorazioni nell’ordine del 90% e del 110%.
Ma in realtà parliamo di migliaia di utenti coinvolti: sono infatti già 4900 le preadesioni all’azione ricevute da Altroconsumo e Casa del Consumatore.
L’ipotesi di cartello ha già interessato l’Antitrust che è intervenuta aprendo un procedimento a maggio di quest’anno, a seguito della denuncia di Altroconsumo.
Le preadesioni all’azione collettiva risarcitoria possono essere fatte compilando il form su www.altroconsumo.it.
Quando il giudice si pronuncerà sull’ammissibilità dell’azione sarà avviata la fase di raccolta formale delle adesioni.
Altroconsumo invita i consumatori interessati a conservare biglietti e ricevute di pagamento.