Adottare una parola che rischia di andare persa nel linguaggio corrente? Ora è possibile: il progetto della Società Dante Alighieri
Zuzzurellone, desueto, procrastinare, pantagruelico e apotropaico: sono queste al momento le cinque parole più adottate nel corso della campagna lanciata dalla Società Dante Alighieri, che in poco più di un mese ha raccolto oltre ventimila adesioni.
Adotta una parola si pone l’obiettivo di richiamare alla mente quei termini della lingua italiana sempre meno utilizzati nel linguaggio corrente, simbolicamente adottate dagli utenti del web per mantenerne vivo l’uso.
Un progetto che prende la scia di analoghe iniziative messe in atto in Spagna e Gran Bretagna, lanciato lo scorso ottobre in collaborazione con quattro tra i dizionari più utilizzati per conoscere i termini della nostra lingua: Devoto Oli, Garzanti, Sabatini Coletti e Zingarelli.
Chi adotta la parola – previa registrazione sul sito della Società Dante Alighieri – riceve un certificato elettronico valido per un anno, nel corso del quale si impegna a utilizzare abitualmente questa parola e promuoverla tramite amici e conoscenti, monitorare la frequenza con cui viene pronunciata su vari canali (quotidiani, tv, Internet e così via) e segnalare eventuali usi impropri o definizioni errate del suo significato. Insomma, non è
Voi che ne dite? Quali parole ormai cadute in disuso (o quasi…) vi piacerebbe adottare?
Marta Traverso