La Paz è la capitale più alta del mondo, si estende sino a 4000 metri sul livello del mare
La Bolivia è la nazione più povera del Sud America, una delle più povere del mondo. Dalle nostre parti si conosce davvero poco di questo paese e di questa gente, un volo per l’Europa qui costa l’equivalente di un anno di stipendio e per questo non è facile incontrare e conoscere a Genova un boliviano…
Eppure, nonostante le difficoltà e le ristrettezze, l’enorme disparità fra poveri e ricchi non è così netta come verrebbe facile immaginare (almeno in tutta la zona dell’altipiano, meno felice in questo senso la situazione nella parte amazzonica); i problemi di sicurezza che caratterizzano molte realtà vicine come il Messico, il Perù, il Brasile o la Colombia, in Bolivia sono di minore entità; le persone si dispongono civilmente in coda per salire sul bus (nulla a che vedere con l’Italia) e in città tutti i commercianti fanno le ricevute (nulla a che vedere con l’Italia); gli unici bambini che vedi per strada (almeno nelle strade cittadine…) sono quelli che tornano da scuola, con i loro grembiulini tutti uguali, e quelli ancora più piccoli che sono al seguito della mamma con la bancarella… Ah, dimenticavo: la Bolivia, specialmente La Paz, è un mercato a cielo aperto, tutti vendono qualcosa!
La Paz è la capitale più alta del mondo, la parte bassa dove vive la popolazione più ricca (a differenza di quello a cui siamo abituati noi dove di solito i ricchi stanno in collina..) ha un’altezza sul livello del mare di circa 3200 metri. La parte alta di La Paz arriva a quasi 4000 metri, e le case (pochissime baracche, tutte costruite in mattone e naturalmente senza intonaco..) si inerpicano lungo la montagna. Vista dal basso La Paz è un enorme agglomerato di case all’interno di un canyon nella cui gola si distende la strada principale che divide in due la città.
Mercato a cielo aperto, dicevamo… La bellezza della merce in mostra ed i prezzi molto bassi aiutano a non pensare alla fatica quando cammini per le salite della città, talvolta assai ripide. La cosa che può sorprendere è che, anche in alcuni alberghi per turisti, al mattino vengono servite foglie di coca insieme alla colazione, le quali vanno masticate molto per far uscire il principio attivo che devo dire essere molto utile contro l’altitudine.
I problemi della Bolivia riguardano soprattutto la rete di trasporti, dai mezzi a privati a quelli pubblici passando per la ferrovia. I mezzi sono deteriorati e privi di manutenzione tanto che ogni viaggio necessita di una sosta per la riparazione da parte dell’autista di qualche componente! la condizione delle strade, certo, non aiuta. Spesso è necessario scendere dal pullman per aiutare l’autista a coprire buche che assomigliano a vere e proprie voragini…
La cucina boliviana è semplice, ma il sapore dei prodotti della terra è più forte rispetto al nostro. La qualità della carne è quasi sempre elevata e da provare le tante zuppe naturali che vengono servite nelle locande, molto particolare il Chairo, la zuppa dell’altipiano andino preparata con patate essiccate al gelo. E infine.. beh la parte tutta dedicata agli occhi.
La Bolivia non è, ovviamente, solo La Paz. Mi riferisco agli splendidi panorami del lago Titicaca e dell’isola del Sole, alla ‘Ciudad Blanca‘ Sucre (la prima capitale alla costituzione dello stato Boliviano) e alla città di Potosi, la più alta del mondo. Verso il confine con il Cile si trova il lago salato più grande del mondo (Salaar de Uyuni), il deserto, dove si raggiungono anche i 5000 metri sul livello del mare e, infine, proprio a ridosso del confine, la famosa Laguna Verde con il vulcano Licanbur sullo sfondo…
Massimo Mancini