Il Comitato chiede che l'impianto di telefonia mobile - oggi alimentato da un motogeneratore - venga elettrificato
Un’antenna telefonica del colosso WIND è al centro delle polemiche, accusata di inquinare la Fascia di Rispetto di Prà con le sue emissioni tossiche. La denuncia arriva dal Comitato per Prà che ormai da tempo cerca un contatto con la società per chiedere l’elettrificazione di tale impianto – oggi alimentato da un motogeneratore – al fine di eliminare l’emissione in atmosfera di anidride carbonica e del rumore provocato dai motori.
Oggi gli impianti di telefonia mobile presenti sulla piattaforma del VTE in fregio alla passeggiata pedonale sono 4 (TIM, VODAFONE, WIND, H3G). Al momento 3 impianti sono elettrificati mentre quello della WIND è l’unico ad essere ancora alimentato da un motogeneratore. Il motivo? il punto di allaccio Enel dista dall’impianto 1600 metri e l’allaccio è a carico dei gestori. «L’azienda WIND, considerato il costo non indifferente dell’intervento, non ha ritenuto di effettuare questa spesa, a differenza delle altre società», spiega il referente alla telefonia municipale, il consigliere Silvio Benvenuti.
«Sono mesi che cerchiamo il gestore che continua ad “appestare” la Fascia di Rispetto, a ridosso della pista ciclabile, con le sue emissioni tossiche – spiega il Comitato – Alla fine scopriamo che esiste un “tavolo sulla telefonia” e che l’unico soggetto titolato a relazionarsi con i gestori è il Municipio e che tutto è comunque rimandato al dopo elezioni. Domanda: di che cosa si parla durante gli incontri del “tavolo”? Perché ad oggi il Municipio non ha chiesto alla WIND di provvedere alla elettrificazione dell’antenna?».
Il Municipio Ponente, tramite uno scambio di mail, ha spiegato al Comitato che, secondo la prassi consolidata «Se voi mandate una richiesta al Municipio sarà cura del referente sulla telefonia mobile scrivere alla Wind e chiedere riscontri nell’incontro trimestrale che avviene in sede di assessorato. Attualmente possiamo sicuramente scrivere a Wind segnalando le richieste del commissario, mentre vi informo che la prossima riunione del tavolo sulla telefonia in assessorato avverrà con l’insediamento della nuova giunta comunale».
«Il Municipio non ha mai sollevato la questione al tavolo sulla telefonia perché, a quanto mi risulta, la segnalazione è arrivata formalmente solo in tempi molto recenti e, per quanto mi riguarda, pur sapendo dell’esistenza del motogeneratore, non ero a conoscenza del disturbo arrecato – spiega Silvio Benvenuti, referente alla telefonia municipale – Credo anche che il posizionamento del motogeneratore rientri nei limiti di legge e solo una pressione delle istituzioni insieme ai cittadini potrebbe convincere il gestore ad effettuare un investimento oneroso cui non è obbligato».
Quindi una richiesta formale e motivata del Comitato, in grado di evidenziare tutte le problematiche causate dall’impianto, potrebbe risultare utile a sbloccare la situazione.
«Sarà mia cura accertarmi che il nuovo referente alla telefonia municipale, qualora non fosse più il sottoscritto, sollevi il problema alle prossime riunioni del “tavolo”», conclude Benvenuti.
Il Presidente del Municipio, Mauro Avvenente, aggiunge «Il nostro referente alla telefonia sta seguendo la questione grazie all’osservatorio che il Comune di Genova, con il contributo dei Municipi, è riuscito ad ottenere, nonostante il decreto Gasparri consenta ai gestori di avere la massima libertà in merito all’installazione delle antenne. L’osservatorio coinvolge comitati e cittadini e le loro segnalazioni sono un elemento fondamentale per eliminare eventuali criticità. Qualcuno pensa che i problemi si possano risolvere in un batter d’occhio. Noi dobbiamo muoverci in un quadro di carattere istituzionale ed alcuni passaggi sono obbligati. Abbiamo già parlato con l’azienda WIND chiedendole di adeguarsi come hanno fatto le altre società. Faremo ulteriori pressioni finché non avremo una risposta positiva».
Matteo Quadrone