L'associazione Arbanella consegna agli spettatori un questionario prima della performance teatrale, si chiama "Pre-censione" e ha l'obiettivo di conoscere il pubblico
Scoprire il pubblico, coglierne l’umore svelarne le aspettative e i timori, proprio nel momento in cui si accinge a varcare la soglia del teatro. Parliamo di “Pre-censioni” un’iniziativa sperimentale di Arbanella, centro culturale e artistico nato a Genova nel marzo 2010, in collaborazione con i teatri di Genova e provincia e partita ufficialmente il 16 giugno 2011 presso il teatro Instabile alla Foce a margine del Limpido festival 2011.
L’obiettivo è ricostruire tutte le differenze di questo soggetto misterioso, imprevedibile, vario e, per molti tra gli stessi operatori teatrali, sconosciuto quando non sottovalutato. Per riuscirci l’associazione ha preparato un piccolo questionario, quattro domande semplici e chiare che andranno a costituire delle cosidette “pre-censioni” : Cosa so di quest’autore/attori/compagnia? Che genere di spettacolo mi aspetto di vedere? Cosa temo/spero di vedere? Cosa ci faccio qui?
E se le prime due domande sono rivolte ad una contestualizzazione della serata e alla ricerca di un legame pregresso tra sé e lo spettacolo, con la terza si entra direttamente nel campo del vero e proprio “pre-giudizio”, dell’opinione. Innanzitutto c’è l’ambiguità del verbo: temo/spero. Lo spettatore teme di sentire improperi, bestemmie, banalità? O spera di vedere qualcosa di onesto, di autentico? Ma soprattutto, darà la precedenza a raccontare quello che teme o quello che spera? Anche grazie a questa semplice scelta verbale, la ricostruzione dell’umore del pubblico, dello stato di ansia o di rilassatezza, del livello stesso di tolleranza in sala, dovrebbe fornire elementi chiave per comprendere meglio il modo in cui uno spettacolo poi sarà effettivamente recepito.
L’ultima domanda, apparentemente, suona più ironica e “leggera”. Qualcuno risponderà, coerentemente con lo spirito della domanda, in modo divertito, derisorio, autoironico; qualcun altro, magari spiazzato, cercherà di rispondere in modo semplice e senza fronzoli. Ma da tutte le risposte, in qualsiasi modo vengano presentate si dovrebbe ricostruire facilmente un piccolo frammento di condizione esistenziale. Lo staff di Arbanella provvede a distribuire il foglio con le domande e chi desidera prestarsi al gioco lo compila liberamente, lo ripiega e lo inserisce in un’arbanella, grosso contenitore di vetro con tappo a pressione, simbolo dell’associazione.
In una fase successiva, lo stesso staff procederà allo spoglio delle risposte e, in stretta collaborazione con le compagnie e i teatri ospitanti, sceglierà la “precensione” più significativa, motivandola adeguatamente. Sarà stabilito ad ogni “uscita” un premio simbolico da destinare al vincitore: potrà essere di varia natura, un biglietto per uno spettacolo come anche un’opera di un giovane artista locale, a cui la
nostra iniziativa offrirà una piccola vetrina.
Matteo Quadrone