Limite di velocità a 30 chilometri orari nelle strade urbane? Sul web è partita la raccolta firme del movimento #salvaiciclisti
2.556 ciclisti e 7.625 pedoni: è questo il bilancio delle persone morte per incidenti stradali negli ultimi dieci anni, e che qualche mese fa ha spinto chi sceglie la bicicletta come mezzo per gli spostamenti quotidiani a creare sul web il movimento #salvaiciclisti.
Un gruppo molto attivo, che nei giorni scorsi ha lanciato una petizione indirizzata ai presidenti di Camera e Senato e al presidente della Commissione Trasporti alla Camera. L’obiettivo? Ridurre fino a 30 km/h il limite di velocità nei centri urbani (escluse le strade a scorrimento veloce).
Una scelta necessaria per rendere più sicure le strade che i ciclisti percorrono ogni giorno, in città dove spesso il limite dei 50 km/h è trasgredito dagli automobilisti e dove non sempre ci sono corsie specifiche per chi viaggia su due ruote.
Una proposta non nuova al movimento, che dopo aver raccolto numerose adesioni sul web, ha portato lo scorso febbraio il senatore del Partito Democratico Francesco Ferrante a presentare un disegno di legge che riguarda proprio la riduzione del limite di velocità a 30 km/h, oltre all’introduzione di semafori dedicati per i ciclisti e all’obbligo di destinare il 2% del budget per la gestione di strade e autostrade alla realizzazione di piste ciclabili.
La petizione può essere rintracciata e firmata sul sito change.org e ha per titolo “Obiettivo #30eLode: Riduciamo la velocità sulle strade delle nostre città“.
Un’iniziativa molto importante anche in vista della Settimana Europea della Mobilità, che si terrà dal 16 al 22 settembre prossimi.
Marta Traverso