A Quarto sopralluogo dell’amministrazione comunale: si apre un dialogo con la Regione
La Regione Liguria, alle prese con la spending review sulla sanità, prova ad accelerare ed esorta i vertici di Asl ed ospedali ad individuare almeno altri 250 posti letto da tagliare. I piani presentati, infatti, non sono sufficienti ed alcune sforbiciate, in particolare quelle ipotizzate da San Martino e Gaslini, sono troppo leggere. Occorre centrare l’obiettivo imposto dal Governo, ovvero non superare il rapporto del 3 per mille tra posti letto per acuti e popolazione.
Oggi partono gli incontri tra Regione e dirigenti della sanità ligure e nei prossimi giorni avremo maggiori dettagli. Ma già trapelano le prime indiscrezioni e sulle pagine della “Repubblica” di stamattina si parla del rischio cancellazione di alcuni reparti degli ospedali di Sestri Ponente (Micone) e Pontedecimo (Gallino) che sarebbero svuotati di posti letto per acuti, trasferiti al nuovo padiglione 9 bis del Villa Scassi, attualmente in costruzione, che diventerà strategico per l’intera area del Ponente, ma anche della Val Polcevera.
Nel frattempo, contro i tagli del Governo e le manovre della Regione Liguria in campo sanitario, il sindacato autonomo Fials conferma la dichiarazione di stato di agitazione e riprende le iniziative dei lavoratori insieme ai comitati che si stanno organizzando in tutta la città (Pontedecimo, Sestri Ponente, Scassi, Galliera, Quarto), per opporsi al massacro del servizio sanitario pubblico e difendere i presidi ospedalieri del territorio.
Previste una serie di riunioni ed incontri pubblici, si parte domani, mercoledì 5 settembre, da Pontedecimo, alle ore 18 presso la sede della Croce Verde locale, dove si farà il punto sulla situazione dell’ospedale Gallino. Il giorno seguente, il 6 settembre, alle ora 17:30, presso la sede della Croce verde di Sestri Ponente, si parlerà invece dell’ospedale Padre Antero Micone.
Il sindacato autonomo esprime totale dissenso «Nel merito e nel metodo», verso i provvedimenti adottati o in via di adozione, da parte della Giunta regionale che «Non solo elude come sempre ogni confronto con le parti sociali e con i sindacati ma, in questo caso, si spinge fino alla sospensione delle procedure democratiche espropriando gli enti locali ed i sindaci dei legittimi compiti e prerogative di legge in materia di sanità». Sotto accusa c’è la delibera di Giunta del 9 agosto scorso, con la quale si assegnano pieni poteri ai direttori generali di Asl ed ospedali per operare i rispettivi piani di contenimento della spesa. Così facendo, però, sottolinea la Fials «Sono stati sottratti alle comunità locali i poteri che la legge riserva ai Comuni per l’indispensabile esercizio di contrappeso e riequilibrio tra gli interventi centrali della Regione e le esigenze dei cittadini nei territori, dei corpi intermedi della società civile e dei lavoratori del settore sanitario».
Un capitolo a parte merita Quarto e la vicenda dell’ex ospedale psichiatrico, ieri al centro dell’attenzione della politica cittadina. Il sopralluogo delle commissioni comunali, Welfare e Territorio, infatti, è stata l’occasione per ragionare sul futuro di questo luogo. Ma la vera svolta è arrivata grazie alle parole pronunciate in questi giorni dal presidente della Regione Claudio Burlando, il quale ha ipotizzato un dietrofront rispetto alle decisione di vendita delle strutture dell’ex manicomio.
«Evidentemente il dialogo serve – ha affermato il vicesindaco Stefano Bernini – Avevamo già espresso all’assessore regionale all’urbanistica, Marylin Fusco i nostri dubbi sull’opportunità di vendere Quarto, adesso leggo le parole di Claudio Burlando. È un segnale positivo, si apre un nuovo percorso che dovremo affrontare insieme».
L’idea del presidente della Regione sarebbe quella di non smantellare Quarto ma, al contrario, di rafforzarne il ruolo trasformandolo in una sorta di cittadella della salute.
«Dopo mesi di battaglie portate avanti a suon di interrogazioni in consiglio regionale, di sopralluoghi e di studi delle delibere, sono soddisfatto che la questione dell’ex manicomio di Quarto abbia ottenuto finalmente l’attenzione che si merita anche da parte del consiglio comunale, in particolare, del vicesindaco di Genova Stefano Bernini e che le recenti dichiarazioni del presidente della Regione Claudio Burlando aprano uno spiraglio sul futuro della struttura», è il commento di Lorenzo Pellerano, consigliere regionale della Lista Biasotti, che aggiunge «Il dietrofront sulla variazione della destinazione d’uso delle strutture di Quarto, per ora solo ipotizzato da parte della Regione, sarebbe una scelta di buon senso nell’interesse dei cittadini e dei pazienti. Per quanto tardiva, ritengo sia positiva la scelta di avviare un confronto tra Regione e Comune di Genova sul futuro di questa struttura. Meglio tardi mai».
Matteo Quadrone
Commento su “Sanità: cittadini e lavoratori in mobilitazione contro i tagli”