Era Superba magazine online dedicato alla città di Genova. Notizie, inchieste e interviste, video e rubriche di approfondimento

  • Home
  • Notizie
  • Approfondimenti
  • Ambiente
  • La città che cambia
  • Interviste
  • Editoriali
  • Seguici
    • Facebook
    • Twitter
    • RSS Feed
    • LinkedIn
    • Youtube

Colore e Dispositivo, Villa Croce: le opere di Gintaras Didžiapetris

Il 9 luglio al Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce, l’inaugurazione della mostra dell’artista lituano. Fino all’8 settembre, in mostre le foto, i film, le installazioni


8 Luglio 2013Notizie

villa-croce-Photograph-by-Paul-Kuimet-copiaSarà inaugurata domani 9 luglio alle ore 18 nelle sale del Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce la mostra dal titolo Colore e Dispositivo, dell’artista lituano Gintaras Didžiapetris. Visitabile fino all’8 settembre 2013 (martedì-venerdì, dalle 9 alle 19; sabato e domenica 10-19), la mostra porta per la prima volta in Italia -iniziando proprio da Genova- l’intera trilogia di Didžiapetris girata in 16mm: Optical Events (2010), A Byzantine Place (2011) e Transit (2012). Disponibile anche il catalogo della mostra, realizzato grazie ai contributi del Lithuanian Culture Support Foundation e del Programma Culturale dell’Unione Europea.

Colore e Dipositivo è stata già presentata fuori dall’Italia nel 2007 –in una diversa versione, che prendeva il nome di “From Time to Time”- nella capitale lituana, al CAC – Contemporary Art Center di Vilnius. Presto verrà riproposta all’Objectif Exhibitions di Antwerp (autunno 2013), ma per la prima volta Genova è riuscita ad accaparrarsela grazie alla perizia e all’attenzione verso il panorama culturale internazionale dei curatori del Museo e della Fondazione per la Cultura di Palazzo Ducale. Ma perché visitare questa mostra?

gintaras-villa-croceInnanzitutto, all’interno dell’esposizione sarà possibile ammirare i lavori del giovane artista Didžiapetris, classe 1985: già in Italia nel 2011, quando ha esposto i suoi lavori alla Biennale di Venezia, nella mostra genovese l’artista esporrà fotografie, film, installazioni, in una continua ricerca anacronistica e fuori dal tempo, in una sospensione astratta e atemporale. Nello specifico, tra tre i film di Didžiapetris, uno –prodotto proprio con il sostegno e l’aiuto del Museo di Villa Croce- è presentato in anteprima assoluta a Genova. I film, originariamente nati in pellicola, sono qui trasformati in versione digitale: si tratta di film muti che raccolgono immagini, ricordi, spezzoni di vita, affiancati l’uno all’altro in una successione all’apparenza causale e incomprensibile. Come se stessimo ritrovando per caso un vecchio filmino di famiglia, girato dal nonno tanti anni fa, con scene di vita quotidiana che possiamo provare a ricostruire, a seconda della nostra personale sensibilità. Questa la strategia di Didžiapetris, che non da linee guida per l’interpretazione delle sue opere ma che invece ci mette davanti a cose, immagini, installazioni che ciascuno di noi dovrà interpretare a suo modo e caricare di diversi significati. Oltre ai film, opere fotografiche, installazioni, sculture, elementi sospesi nel vuoto: immaginarsi delle storie dietro alle immagini, ricostruire percorsi, lasciare libera la fantasia, senza le rigide istruzioni dell’artista, ma piuttosto trasformando in artista ogni spettatore che, guardando le opere, creerà i suoi percorsi interpretativi personali. In un mondo in cui narrazione e memoria si intrecciano, un mondo mentale portatore di un misticismo ipnotico.

A-Byzantine-Place-villa-croceColore e Dispositivo è una mostra che già nel titolo racchiude l’idea fondamentale che l’astrazione è parte della vita quotidiana, che l’immagine è fatta di dettagli, che i colori non sono altro che macchine che servono per giungere alle emozioni. È il caso della stanza completamente blu creata dall’artista, e di altre opere fortemente caratterizzate dalla presenza di colori intensi: il colore, appunto, come macchina e come dispositivo che permetta di fare un salto dal dato reale al mondo astratto dei sentimenti e della vita interiore.

Ma chi è questo misterioso, giovane artista, nel nostro paese ancora poco conosciuto ai più? Lituano, nato a Vilnius 28 anni fa, Gintaras Didžiapetris già vanta un curriculum degno di un professionista dall’attività pluri-decennale: il più giovane artista ad essere stato presentato con una personale dal CAC, ha partecipato alla Biennale di Venezia del 2011 ed è presente anche nell’edizione del 2013, apertasi qualche settimana fa. Inoltre, numerose collettive tra cui: A Geographical Expression, per la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (2011), Rearview Mirror, Power Plant (Toronto, 2011), Exhibition, al Castello di Rivoli nel 2010, Index Off, al Palais de Tokyo (Parigi, 2010), Paper Exhibition, all’Artists Space di New York nel 2009.

 

Elettra Antognetti

 

Gintaras Didžiapetris – Colore e Dispositivo

Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce

Dal 9 luglio al 8 settembre 2013

Mar-ven ore 9-19; sab-dom 10-19

Inaugurazione: martedì 9 luglio ore 18:30

Genova Palazzo Ducale 
Fondazione per la Cultura


  • mostre, musei
  • tweet
Potrebbe interessarti anche
  • Storia, Genova potrebbe ospitare il più grande museo italiano sull’arte ottomana. La collezione forse destinata al Sant’Agostino
    Storia, Genova potrebbe ospitare il più grande museo italiano sull’arte ottomana. La collezione forse destinata al Sant’Agostino
  • Anche Genova al G7 di Taormina con l’Ecce Homo di Caravaggio ambasciatore dei Musei di Strada Nuova
    Anche Genova al G7 di Taormina con l’Ecce Homo di Caravaggio ambasciatore dei Musei di Strada Nuova
  • Il Chiostro di Sant’Andrea e il lucchetto della discordia. Il cortocircuito della “lotta al degrado”
    Il Chiostro di Sant’Andrea e il lucchetto della discordia. Il cortocircuito della “lotta al degrado”
  • Modigliani, tutto pronto per la retrospettiva sul pittore livornese, tra ricerca stilistica, ritratti e sensualità
    Modigliani, tutto pronto per la retrospettiva sul pittore livornese, tra ricerca stilistica, ritratti e sensualità
Altri articoli di questa categoria
  • Ripresa e resilienza? Meno pubblico e più privato. Ma le concessioni balneari non le tocca nessuno
    Ripresa e resilienza? Meno pubblico e più privato. Ma le concessioni balneari non le tocca nessuno
  • Un anno di corsie ciclabili, ma la guerra per lo spazio urbano non è finita: in che città vogliamo vivere?
    Un anno di corsie ciclabili, ma la guerra per lo spazio urbano non è finita: in che città vogliamo vivere?
  • Potenza e fragilità della globalizzazione: ciò che svela il blocco di Suez
    Potenza e fragilità della globalizzazione: ciò che svela il blocco di Suez
  • Rotta balcanica e le responsabilità europee: intervista a Brando Benifei
    Rotta balcanica e le responsabilità europee: intervista a Brando Benifei

Lascia un Commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Libri

The Black Bag, come ripulire il mondo dalle nostre cattive abitudini

The Black Bag, come ripulire il mondo dalle nostre cattive abitudini

Ludovica Squadrilli ci racconta come si possano intrecciare socialità e impegno civico
‘Ascoltami ora’, Maricla Pannocchia e il mondo difficile dei bambini oncologici

‘Ascoltami ora’, Maricla Pannocchia e il mondo difficile dei bambini oncologici

‘Storie vere di un mondo immaginario’, il viaggio nel tempo e nella Liguria di Dario Vergassola

‘Storie vere di un mondo immaginario’, il viaggio nel tempo e nella Liguria di Dario Vergassola

Editoriali

Tre anni da Ponte Morandi, ma è come se fosse domani

Tre anni da Ponte Morandi, ma è come se fosse domani

Cosa è cambiato in questi anni, e cosa è rimasto uguale: decine di viadotti arrivati a fine vita, per i quali "manca solo la data del decesso"
Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse

Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse

Coronavirus e informazione, quando l’assembramento selvaggio diventa un format

Coronavirus e informazione, quando l’assembramento selvaggio diventa un format

Genova Anno Zero: Ponte Morandi

Ponte Morandi e quell’anno zero che non è mai arrivato a Genova

Ponte Morandi e quell’anno zero che non è mai arrivato a Genova

A cinque anni dal crollo la città è ancora sotto l’ipnosi di una rinascita che non c’è
Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua

Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua

Ne demolissero altri cento

Ne demolissero altri cento

Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione

Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione

Seguici su Twitter e Facebook

Tweets von @"Era Superba"

Archivio Articoli

Era Superba - Copyright © 2025 | Codice ISSN 2281-471X
  • Contatti
  • Redazione
  • Privacy
  • Archivio Rivista