L'aeroporto C. Colombo pensa in grande con il progetto di un parcheggio di interscambio e il nuovo collegamento con la stazione di Sestri Ponente
Dopo anni di incomprensibile immobilismo, il traffico dell’aeroporto Cristoforo Colombo in un anno è aumentato del 10% raggiungendo la quota di 1,4 milioni di passeggeri.
A partire dal prossimo autunno, oltre al VolaBus (ricordiamo che allo stato attuale si tratta del collegamento città aeroporto più caro d’Italia), la stazione di Sestri Ponente e l’aeroporto Colombo saranno collegati ogni trenta minuti da un bus dell’Amt, al costo di 1,50 euro; bisogna solo attendere il termine dei lavori di RFI per il restyling e la costruzione del sottopassaggio, a quel punto la stazione ferroviaria cambierà denominazione e diventerà “Sestri Ponente Aeroporto“, verranno installati monitor in stazione per informare sui voli e in aeroporto per informare sui treni.
Ma non è tutto, i progetti per il rilancio dello scalo genovese sono ambiziosi. La prima data importante era stata fissata per il 27 luglio, il termine ultimo per la presentazione delle offerte per la privatizzazione del Cristoforo Colombo. Decisione che inevitabilmente avrebbe portato a un programma preciso di investimenti e di gestione. Usiamo il condizionale perchè ad oggi della privatizzazione non si è più saputo nulla, la situazione è ancora in divenire e la scadenza fissata non è stata rispettata.
Di certo ci sono i nuovi fondi che Regione, Camera di Commercio e Aeroporto hanno stanziato per i prossimi tre anni (2.5 mln di euro annui), l’obiettivo a breve termine è l’ampliamento dei collegamenti con le riviere per favorire la scelta dell’aeroporto di Genova da parte dei i turisti che vengono in Liguria, offrendo anche al posto del classico spuntino a bordo prodotti della gastronomia ligure.
L’obiettivo a lungo termine, invece, è la costruzione entro il 2015 di un grande parcheggio di interscambio nella zona nord all’uscita dell’autostrada, “la Famagosta di Genova” come lo ha definito Marco Arato, presidente della società che gestisce lo scalo. Inoltre, nell’ambito del progetto della metropolitana leggera che collegherà Voltri con il centro città (vedi EraSuperba N°13), dovrebbe sorgere in quella stessa area la fermata/stazione “Aeroporto”. Staremo a vedere…
Sicuramente le intenzioni sono lodevoli e la strada imboccata fa ben sperare per il futuro dell’aeroporto di Genova, soprattutto alla luce di una sempre più agguerrita concorrenza degli scali di Nizza, Pisa, e Milano. In questo senso Paolo Sirigu, direttore generale del Cristoforo Colombo, sembra essere fiducioso: “Più che concorrenti sono partner… Stiamo trattando per istituire triangolazioni sulle rotte che in bassa stagione si fa fatica a sostenere, in modo da suddividere i costi“.
Gabriele Serpe
2 commenti su “Aeroporto Genova in crescita, ma della privatizzazione non si sa nulla”