Anna Positano è stata selezionata nel bando che ogni anno sostiene artisti italiani che vogliono realizzare un progetto all'estero: a maggio sarà in Etiopia con il suo Proprio qui | Right Here
Ogni anno il circuito GAI – Giovani Artisti Italiani organizza il bando Movin’up, rivolto ad artisti di età compresa fra i 18 e i 35 anni che hanno un contatto per realizzare un progetto all’estero e necessitano di supporto e finanziamenti.
Sono stati da poco comunicati i vincitori dell’ultima edizione del bando, scaduto lo scorso 31 gennaio: tra questi c’è la fotografa genovese Anna Positano, che a maggio partirà alla volta dell’Istituto Italiano di Cultura di Addis Abeba per realizzare il suo Proprio qui | Right here. Anna ha 31 anni, si è laureata in Architettura all’Università di Genova e poi ha conseguito un Master in fotografia presso il London College of Communication. Attualmente lavora tra Genova e Londra, dove ha esposto in diverse mostre personali e collettive, sviluppando un personale progetto sul tema del paesaggio urbano e antropizzato (le sue foto si possono vedere sul blog Theredbird).
Come leggiamo nella descrizione del progetto, si tratta di una residenza artistica di quattro settimane in Etiopia, durante la quale Anna cercherà di «conoscere porzioni di Addis Abeba coinvolgendo i suoi abitanti. Chiederò alle persone coinvolte di fare un percorso, durante il quale scatterò delle fotografie. Queste saranno mostrate all’accompagnatore, al quale domanderò di descriverle e spiegarle. La testimonianza sarà raccolta in un video. In contemporanea farò una ricerca di fotografie storiche della città presso la biblioteca di Addis Abeba e l’IIC. Lo scopo è far emergere gli aspetti quotidiani e meno conosciuti della città, includendo le architetture italiane e i progetti di sviluppo urbano. La conoscenza dei luoghi che ne deriva sarà parziale e identitaria, relativa all’esperienza di ciascun abitante».
Un progetto fotografico per conoscere il territorio della capitale Etiope – che nel 1936, al termine della Guerra d’Etiopia, fu eletta “capitale dell’Africa Orientale Italiana” – attraverso la partecipazione attiva di chi la abita, perché ciascuno possa mostrare all’artista il modo in cui vede personalmente la città: «i luoghi e le biografie dei suoi abitanti sono interrelate e interdipendenti: la forma del luogo è prodotta dalla comunità, ma la vita della comunità è condizionata dalla forma del luogo».
Perché proprio Addis Abeba? «La capitale etiope si trova in una fase di forte sviluppo urbano. Nonostante la maggior parte della popolazione etiope oggi viva nelle aree rurali, secondo le stime dell’ONU il numero di abitanti di Addis Abeba dovrebbe crescere di 4 milioni nel 2025 (oggi la città conta 3.300.000 abitanti). Questa crescita avviene per lo più attraverso la trasformazione dell’esistente, quindi Addis Abeba è una città in costante fermento. Solitamente, in una città che cambia ciò che rimane costante è rappresentato dai principali punti di riferimento, i monumenti, gli edifici storici e simbolici; il cosiddetto ‘paesaggio debole’, invece, è quello che più di tutti viene trasformato. “Proprio qui | Right Here” vuole raccontare questi piccoli segni del paesaggio, i luoghi del quotidiano, ignorati o dimenticati perché vengono attraversati senza essere visti, ma in cui spesso risiede il genius loci».
Esito della residenza saranno dunque un incontro pubblico presso l’Istituto Italiano di Cultura, in cui Anna mostrerà alla cittadinanza le interviste fatte agli abitanti di Addis Abeba e uno slideshow delle foto storiche in alternanza e quelle realizzate durante il percorso. Inoltre, percorsi e immagini saranno radunate in una mappa cartacea serigrafata – che sarà distribuita gratuitamente presso i maggiori punti di aggregazione della città e resa disponibile anche in un sito web – con didascalie in italiano, inglese e amarico (la lingua parlata in Etiopia).
Marta Traverso