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Commissioni consiliari: battaglia sulla riduzione del numero dei consiglieri

Nella seduta di ieri del Consiglio Comunale il Movimento 5 Stelle ha votato contro la costituzione delle Commissioni Consiliari permanenti. Nella prima parte della seduta Oddone, Crivelli e Boero hanno risposto alle interrogazioni dei consiglieri


20 Giugno 2012Notizie > Rubriche

Seduta lampo quella del Consiglio Comunale di ieri (19 giugno 2012, n.d.r.). Appena un’ora e quattordici minuti sono stati sufficienti per affrontare alcune interrogazioni poste dai consiglieri agli assessori competenti e per la costituzione delle commissioni consiliari permanenti.

Esattamente come accade in Parlamento durante il cosiddetto question time, anche nel Consiglio Comunale di Genova è previsto che all’inizio di alcune sedute i consiglieri possano rivolgersi direttamente agli assessori per chiedere chiarimenti su questioni specifiche (tecnicamente definiti articoli 54). In particolare nella riunione di ieri si sono affrontati quattro diversi argomenti: la costruzione del contestato parcheggio nell’area dove sorge il cinema Eden a Pegli; l’esito dell’esercitazione anti-alluvione in via Fereggiano; il problema dell’attraversamento pedonale di via Montaldo; il problema dei tagli alla scuola pubblica. Per dovere di cronaca – anche perché è stata la prima volta dall’insediamento della nuova giunta che è avvenuta questa procedura – approfondiamo i temi affrontati.

Gli interventi di alcuni consiglieri (Rixi della Lega, Bruno della Fds, Putti del M5S e Grillo del Pdl) hanno stigmatizzato i problemi legati alla costruzione del nuovo parcheggio a Pegli, in particolare l’eliminazione dello storico cinema all’aperto e il taglio di alcuni alberi. Francesco Oddone, che ha risposto alle loro domande, ha assicurato che i lavori sono stati svolti fino ad ora ottenendo tutte le autorizzazioni necessarie e che si è richiesto un ulteriore parere al Dipartimento di Ingegneria delle Costruzioni, dell’Ambiente e del Territorio (DICAT) sull’intero progetto.

All’assessore ai Lavori Pubblici Crivello erano invece rivolte le due questioni riguardanti la prova di alluvione in via Fereggiano e l’attraversamento di via Montaldo. Nel primo caso i consiglieri De Benedictis (Idv), Musso Vittoria (Lista Musso) e Grillo (Pdl) hanno rilevato la scarsa partecipazione dei cittadini all’esercitazione, sottolineando che la principale preoccupazione della popolazione è rivolta soprattutto i tempi di risarcimento dei danni subiti e i disagi arrecati alla mobilità da alcuni lavori di ripristino delle strade (specialmente in via Donghi). L’assessore interpellato ha annunciato maggiori sforzi per informare e coinvolgere la cittadinanza. Tuttavia ha precisato che l’esercitazione doveva servire in primo luogo a verificare il corretto funzionamento della macchina dei soccorsi e per questo era rivolta soprattutto alle squadre d’intervento.

Nel secondo caso si è affrontato il problema della pericolosità di alcuni attraversamenti pedonali in via Montaldo (relatori Gozzi del Pd e Campora del Pdl) e Crivelli ha nuovamente risposto evidenziando tutto ciò che fino ad ora è stato fatto a livello di segnaletica per migliorare la sicurezza.

Infine, il consigliere Brasesco (Lista Doria) ha sollevato il tema dei tagli alla scuola pubblica e del modello di autogoverno degli istituti scolastici definito dalla legge Aprea. L’assessore Boero, pur condividendo nel merito le osservazioni del consigliere, ha fatto notare che trattandosi di leggi statali il Comune non può intervenire su di esse, ma può solo cercare di garantire la qualità negli istituti scolastici di sua competenza (scuole di infanzia da 0 a 6 anni).

Si è successivamente passati all’esame del primo ed unico punto all’ordine del giorno, che riguardava la costituzione delle commissioni permanenti. Seguendo la linea dell’abbattimento dei costi della politica già dettata dal governo nazionale con la riduzione del 20% dei consiglieri comunali, si è decisa anche la riduzione del numero di commissioni consiliari da 9 a 7. Inoltre nella Conferenza dei Capigruppo di lunedì si era stabilito un criterio per cercare di ‘calmierare’ il numero di consiglieri all’interno delle commissioni stabilendo che «…tutti i consiglieri hanno diritto a fare parte fino ad un massimo di sei commissioni consiliari permanenti, i capigruppo possono essere componenti di sette commissioni consiliari permanenti».

Ma evidentemente non sono bastate le negoziazioni e le riunioni dei giorni scorsi per mettere tutti d’accordo. Dopo il suono della campanella che richiama i consiglieri al voto è apparso infatti sul display un risultato inatteso: 32 favorevoli, 1 astenuto e 5 contrari. L’inaspettata opposizione del Movimento 5 Stelle è stata spiegata ai giornalisti dal capogruppo Putti sottolineando che, nonostante vi fossero degli accordi tra forze politiche per un’autolimitazione del numero di consiglieri nelle commissioni, la loro effettiva riduzione è stata molto modesta. Il Movimento aveva proposto un taglio dei consiglieri e, di conseguenza, dei gettoni di presenza pari al 50%, mentre, secondo Putti, questa percentuale si sarebbe attestata su livelli molto più bassi (10% circa). A sua volta Malatesta del Pd ha fatto notare come il suo partito, pur rappresentando la maggioranza nel Consiglio, abbia deciso di limitare il numero di presenze dei propri consiglieri nelle commissioni dalle 63 spettanti a 50, mentre altri partiti di minoranza non avrebbero fatto lo stesso sforzo.

Stando ai documenti forniti dal Comune, se si confronta la composizione delle Commissioni della legislatura Vincenzi e quelle attuali si può constatare una riduzione del totale dei consiglieri del 38% (128 consiglieri). In particolare il Pd disponeva di 96 consiglieri distribuiti nelle 9 commissioni, mentre oggi è passato ad averne 50 per 7 commissioni (-48%). Anche il Pdl ha ridotto fortemente la propria presenza nelle commissioni (da 81 a 31 consiglieri), ma ciò è dovuto anche alla notevole contrazione del gruppo politico pidiellino all’interno del consiglio che è passato da 13 a 5 componenti. Il Movimento 5 Stelle ha richiesto 18 posti nelle commissioni, l’Idv e la Lista Musso 19, la Lista Doria 34, Sel e Udc 13 e infine la Federazione della Sinistra e la Lega sono presenti con il loro unico consigliere in tutte le commissioni.

La verità, come spesso accade, sta quindi nel mezzo. Le proposta del M5S effettivamente non è stata accolta in modo completo dai partiti, ma una contrazione della spesa per i gettoni del 38% rappresenta comunque un traguardo importante e un segnale, ci auguriamo, per fare ancora di più nel futuro.

Federico Viotti
[foto di Daniele Orlandi]


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