Una mamma di Genova inventa storie per i suoi figli e trasforma questa passione in un progetto creativo: storie, laboratori e iniziative de 'La bottega delle favole'
Le mamme leggono le favole ai loro bambini per farli addormentare: un concetto semplice, che ha riguardato la prima infanzia di quasi tutti noi. A volte, tuttavia, ci sono mamme che preferiscono non affidarsi ai vari Walt Disney, Fratelli Grimm e compagni, ma scelgono di inventare loro stesse le fiabe da raccontare.
Il progetto creativo di Anna Morchio (grafica e creativa genovese) è iniziato così, come lei stessa ci racconta: «Ho due bambini e ho compreso fin da subito che il sistema più veloce per avere la loro attenzione e farmi ascoltare è raccontare storie: prediligo le fiabe inventate sul momento, come faceva mia madre con me, ricordo che narrava a me e mio fratello alcuni grandi capolavori della letteratura “riadattati” perché potessimo capirli. In seguito ho iniziato a scrivere alcune storie e a proporle agli editori: inizialmente non ho ricevuto risposte, poi una casa editrice mi ha proposto la prima pubblicazione. La scrittura mi è sembrato un buon metodo perché le storie che inventavo non andassero perdute, potessero rimanere conservate».
Da qui nasce La Bottega delle Favole, un progetto che coniuga la narrativa per l’infanzia e le potenzialità del digitale. Le fiabe infatti vengono proposte in forma scritta (.pdf ed .epub, consultabili online o stampabili) e in .mp3. «Ho diversi amici che si sono offerti di illustrare, leggere o musicare le mie favole, o di aiutarmi a scriverne di nuove. Inoltre una mamma di origine canadese mi sta aiutando per la traduzione in inglese delle fiabe, così che possiamo offrire un servizio bilingue. La mia priorità al momento è ampliare la rete di contributi, soprattutto da parte di genitori che non vogliono veder perse le fiabe che raccontano ai propri figli. In secondo luogo sto sviluppando il filone parallelo delle fiabe personalizzate: uno dei miei primi esperimenti è stato con un’amica, a cui ho proposto di realizzare delle fiabe-bomboniere per i Sacramenti dei suoi figli – in sostituzione alle bomboniere tradizionali – con storie in cui loro stessi fossero i protagonisti. In seguito, grazie anche alla mia esperienza di allieva in corsi di improvvisazione teatrale, ho realizzato alcuni laboratori di inventafavole in cui gli stessi bambini contribuivano attivamente alla creazione delle fiabe. Ho per esempio partecipato al Nininfestival di Bogliasco e presto saranno online le fiabe lì prodotte».
Il progetto futuro di Anna è di creare un’associazione dedicata all’espressività e creatività infantile: «Al momento è solo un’idea, ma insieme ad altre due mamme vogliamo attivare iniziative per i nostri figli e altri bambini. Siamo anzitutto alla ricerca di una sede, per questo teniamo sempre d’occhio le vostre inchieste sui beni immobiliari pubblici attualmente in disuso, per capire se ci può essere qualcosa attinente alle nostre possibilità».
Le favole di Anna si possono consultare e acquistare sul suo sito web. Fino alla fine di settembre, chiunque contatti Anna per chiedere informazioni od offrire la propria collaborazione, avrà in promozione le prime 3 favole gratuitamente.
Marta Traverso