Possono partecipare al concorso tutti coloro che , italiani e stranieri, si sono laureati presso un’Università italiana tra l’a.a. 2005-2006 e l’a.a. 2010-2011
Le aree boschive italiane si estendono per oltre 10 milioni di ettari e rappresentano un eccezionale patrimonio che oggi non è valorizzato a sufficienza.
Nuove idee e progetti che propongano un utilizzo innovativo di questo patrimonio potrebbero produrre concrete opportunità di sviluppo e occupazione.
La Fondazione Italiana Accenture e la Fondazione Collegio delle Università Milanesi, con la collaborazione scientifica dell’Università degli Studi di Milano Bicocca, l’Università degli Studi di Milano e la partnership di FederlegnoArredo e della Fondazione UniVerde, partendo dalle considerazioni sopracitate, hanno lanciato il progetto “Forest Skill”.
L’obiettivo è sviluppare competenze e know-how per creare nuove opportunità di lavoro attraverso l’uso intelligente del patrimonio boschivo italiano.
Forest Skill è inserito nel programma dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che ha proclamato il 2011 “Anno Internazionale delle Foreste” con l’impegno di favorire la gestione, la conservazione e lo sviluppo sostenibile delle foreste di tutto il mondo.
Da sempre il bosco è oggetto di un duplice confronto con la specie umana: luogo ostile ed ambiguo, geloso custode dei segreti della natura ma anche indiscussa fonte di protezione e sostentamento in termini di beni (che vengono fatti ricadere nella sfera economica, funzione economica) e servigi (sfera sociale, funzione culturale).
Bosco e Foresta sono termini largamente utilizzati, a volte come sinonimi, ma in realtà corrispondenti a concetti differenti, il cui elemento differenziante è dato dalla qualità e dall’intensità dell’azione dell’uomo: per “foresta” ci si riferisce, comunemente, ad una superficie a copertura arborea allo stato naturale, mentre il “bosco” è inteso come area arborea il cui assetto è conseguenza della gestione umana.
In questi termini le regioni italiane sarebbero totalmente prive di foreste e tutte le superfici a vegetazione arborea sarebbero riconducibili a boschi con differenti stadi di evoluzione: è quindi la gestione del rapporto uomo-bosco l’oggetto principale del tema.
Il valore del bosco come bene economico, nelle nostre regioni, è oggi largamente superato dal valore legato ai servigi, rappresentati da differenti funzioni: idrogeologica, di filtro e miglioramento della qualità dell’aria, di rifugio e alimentazione della fauna, di conservazione della biodiversità, nonché estetico-paesaggistica in senso lato.
Secondo una ricerca di Progetto Ambiente – Isfol su dati ISTAT nell’arco temporale 1993 – 2008, il numero degli occupati nei settori di interesse ambientale registra incrementi nel settore del turismo (14,5%) e della difesa, controllo e disinquinamento (8,4%), mentre presenta valori stabili nel settore dei rifiuti (24,4%) e in quello delle risorse agro-forestali (35,8%).
Nell’arco temporale in esame, gli occupati nel settore ambientale passano da 263.900 a 372.100 unità, mentre, crisi permettendo, per i prossimi anni le stime parlano persino di un raddoppio.
In un Paese in cui 30 giovani su 100 sono senza occupazione, l’ambiente può rappresentare un’opportunità concreta di occupazione.
Possono partecipare al concorso tutti coloro che , italiani e stranieri, si sono laureati presso un’Università italiana tra l’a.a. 2005-2006 e l’a.a. 2010-2011. Il concorso è aperto sia a singoli partecipanti che a team che possono avvalersi di tutte le competenze necessarie a proporre un’idea progettuale completa. In caso di partecipazione in team solo il capo progetto, che posterà l’idea, dovrà avere i requisiti sopra indicati.
I progetti da candidare quindi potranno tendere sia ad accrescere la funzione economica del bosco sia a migliorare quella di fornitore di servigi, o potranno altresì interessare entrambi gli ambiti.
A partire dal 7 novembre 2011 i progetti saranno valutati dalla Giuria online composta da esperti delle diverse discipline relative al Concorso. La somma delle votazioni di ciascun giurato determinerà il punteggio assegnato all’idea progettuale e la relativa posizione in graduatoria: tale graduatoria sarà soggetta a variazione, il punteggio assegnato infatti potrà aumentare o diminuire per tutto il periodo di durata delle votazioni.
Le idee progettuali che al 15 marzo 2012 , termine delle valutazioni della Giuria online, occuperanno le prime 10 posizioni della graduatoria, saranno considerate le finaliste.
I due vincitori del concorso potranno realizzare la propria soluzione progettuale grazie ad un budget di € 30.000,00 per ciascuno.
I progetti dovranno pervenire nel periodo compreso tra il 12 ottobre 2011 e il 29 febbraio 2012, la chiusura è prevista entro le ore 18:30.
Matteo Quadrone