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Istanbul, Turchia: Palazzo Topkapi e il suo splendido giardino

Il parco del palazzo della bella Istanbul era illuminato la sera grazie a candele fissate sul dorso di tartarughe, libere di girare tra un tappeto di migliaia di tulipani fioriti e fontane zampillanti


10 Maggio 2013Rubriche > Oltre il Giardino

Topkapi 1Questa settimana vorremmo parlarvi di un giardino particolare ed esotico: quello del Palazzo Topkapi di Istanbul.
Ho recentemente avuto occasione di visitare l’antica città di Costantinopoli, tra i vari siti ho molto apprezzato questo antico palazzo ed il relativo giardino.

Innanzi tutto il grande parco è suddiviso in molteplici cortili interni, di ampie dimensioni ed una porzione di notevole estensione, attualmente adibita a giardino pubblico. Il tratto caratteristico che più mi ha colpito da subito consiste nella diversa concezione del rapporto costruito-vegetazione.

Tale visione è qui completamente invertita rispetto a quella cui siamo abituati in Europa.Topkapi 2 In generale, da noi, predomina sempre l’edificio sul verde circostante, che costituisce mero completamento ed integrazione delle costruzioni. Nel Palazzo Topkapi, la situazione è esattamente opposta. Si è ivi in presenza di un complesso che è letteralmente realizzato e ruota anzi attorno ai cortili interni e che, su molti lati, si affaccia sull’ampio parco che parzialmente lo circonda.

Le particolari condizioni climatiche hanno consentito, e forse persino suggerito, ai progettisti di incentrare l’edificazione del palazzo sull’elemento naturale. I cortili si susseguono infatti, in un continuo crescendo, gli uni dopo gli altri. Su di essi si affacciano vari gruppi di stanze, ciascuno destinato ad un diverso impiego: ai ricevimenti, alle riunioni politiche, alle cene, alle cucine… Dall’interno del palazzo si scorge quindi in ogni momento l’esterno, che è pertanto sempre presente e che caratterizza la visuale da ogni prospettiva. Il verde dei grandiosi cedri del libano, dei platani secolari, i colori delle fioriture primaverili ed estive nonché i loro profumi permeano le infilate delle stanze.

Il “verde” è quindi tanto interno all’edificio che ad esso esterno: dalle porte affacciate sui cortili si scorgono le piante delle corti, dalle finestre laterali si possono sempre vedere gli alberi del parco che circonda il palazzo.Qui crescono piante ed arbusti e fioriscono i numerosi e maestosi ippocastani dalle bianche infiorescenze primaverili. A fare da “continuum” e “cerniera” tra l’interno e l’esterno, sono poi stati attentamente collocati alcuni corridoi o piccoli vani di passaggio, ricoperti di maioliche colorate, spesso a soggetto naturalistico o floreale.

Topkapi 4Topkapi 3

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  Tali pannelli in piastrelle riprendono, nei loro disegni, alcune delle essenze presenti nel parco e ricordano, anche nei mesi invernali, il lussureggiante paesaggio estivo, che diventa quindi ancor più parte integrante delle stanze dell’edificio.

L’impatto estetico del giardino risulta poi particolarmente spettacolare in primavera, verso fine aprile, quando fiorisce il bulbo tipico e tradizionale di Istanbul: il tulipano. Ad esso è addirittura dedicato uno specifico giardino del Palazzo e tutte le aiuole della città ne sono stracolme. In particolare uno dei cortili interni del Topkapi, con una particolare e suggestiva fontana al centro, viene letteralmente ricoperto dalla fioritura di migliaia di bulbi, quest’anno di un rosso scarlatto.

Topkapi 5

L’effetto è ancora oggi incredibile ma stupefacente doveva soprattutto apparire all’antico visitatore del palazzo, all’epoca non avvezzo a questa pianta non ancora coltivata in Europa.

L’insieme complessivo del progetto mirava poi a lasciare l’osservatore basito: innanzi tutto lo stile dell’edificio è molto particolare ed orientaleggiante, le fontane creano un suggestivo rumore d‘acqua che fa da sfondo al parco, i tetti sono dorati e splendono alla luce del sole intenso della Turchia e la vegetazione è studiata in modo da valorizzare tutto l’insieme. Alcuni alberi del parco sono infatti grandiosi e secolari, forse persino millenari, tanto che i tronchi cavi possono ospitare, al loro interno, più persone!
Topkapi 6

Le stesse cronache dell’epoca narrano proprio che il fine di tutto il giardino fosse, da un lato, arrecare piacere alla Corte ma, dall’altro, anche quello di stupire gli ambasciatori stranieri. In particolare, l’effetto veniva scientemente amplificato la sera quando il parco era illuminato con luci artificiali, mediante l’impiego di centinaia di tartarughe, cui veniva fissata una candela sul dorso, lasciate libere di girare per i numerosi cortili. La luce tremula illuminava così i marmi, faceva scintillare l’acqua, brillare i tetti in metallo dorato e risaltare dal basso, amplificandone l’effetto, le centinaia di tulipani, allora ignoti per il visitatore occidentale, stupito dalle musiche e dal contesto orientaleggiante, cui non era per nulla abituato.

Tutta la scenografia era quindi attentamente studiata, mediante un sapiente utilizzo dell’arte e soprattutto della natura, per colpire l’immaginazione e rendere indimenticabile, nell’ospite straniero, lo splendore e la potenza di una corte e di una città millenaria, un tempo capitale dell‘impero romano d’oriente.

Filippo Leone Roberti Maggiore e Emanuele Deplano
Per informazioni: ema_v@msn.com


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