Per un cittadino accedere agli atti amministrativi vuol dire affrontare un percorso tortuoso; gli stessi uffici municipali spesso non sono in grado di fornire informazioni. Ma è un dovere dell'amministrazione semplificare l'accesso agli atti e renderli davvero pubblici
Una mozione per chiedere maggiore trasparenza da parte dell’amministrazione pubblica, affinché sia possibile, per un normale cittadino, accedere agli atti amministrativi senza dover necessariamente affrontare un percorso tortuoso, in particolare quando essi riguardano progetti edilizi oppure sono riferibili all’ambito urbanistico.
L’iniziativa parte dal Municipio Medio Levante, dall’esperienza del consigliere Sel-Lista Doria, Bianca Vergati, che ha personalmente constatato l’iter macchinoso a cui bisogna sottostare per poter visionare gli atti pubblici «Tanto che non è possibile figurarsi come possano riuscirci dei semplici cittadini che non ricoprano ruolo istituzionale o facciano parte di associazioni accreditate», sottolinea Vergati.
Il documento approvato martedì sera dal consiglio del Municipio Medio Levante potrebbe diventare un modello anche per gli altri municipi, ed in senso ancor più ampio, rappresenta un prezioso invito alla trasparenza e all’ascolto, rivolto a tutti gli organi amministrativi.
«Da molto tempo ci sono contestazioni e lamentele che sfociano in iniziative di singoli privati o comitati contro le decisioni dell’amministrazione in materia urbanistica. Le proteste sono purtroppo spesso motivate perché si compromettono salute, ambiente, beni pubblici, beni culturali e artistici o anche la semplice quotidianità. Le istituzioni devono perseguire il bene della collettività e questo fine va salvaguardato, anche a costo di decisioni impopolari o non condivise da tutta la cittadinanza. In ambito urbanistico si rileva che in più occasioni è stato invece privilegiato maggiormente l’interesse privato rispetto agli interessi della comunità».
Questo l’incipit di una richiesta inviata dal consigliere Bianca Vergati alla Direzione Sviluppo Urbanistico e Grandi Progetti-Settore Approvazione Progetti e Controllo Attività Edilizia, al Presidente del Municipio Medio Levante e al Gabinetto del Sindaco, al fine di rendere note tutte le difficoltà riscontrate per ottenere la visura relativa ad un progetto edilizio.
Richiesta trasformatasi in mozione che continua così «Per evitare conflittualità “a posteriori” si ritiene dovere dell’amministrazione impegnarsi per semplificare l’accesso agli atti amministrativi e renderli davvero “pubblici”. Sempre nel pieno rispetto degli operatori e degli investimenti».
«Oltre a tale sostanziale inaccessibilità per i cittadini, si constata che anche gli uffici del municipio non sono in grado di fornire informazioni, vuoi per eccesso di burocratizzazione, vuoi perché non se n’è sentita la necessità – precisa la mozione – Né quindi di far sì che si possa esercitare alcun controllo sistematico sui progetti di pertinenza del territorio municipale. Risulta, infatti, sovente disatteso “ il passaggio” dei progetti presso il municipio interessato».
L’atto d’accusa del consigliere è preciso: gli enti più vicini alle istanze dei cittadini, oltre ad essere esclusi dal processo decisionale, non vengono neppure informati in maniera adeguata.
«Un tempo gli uffici comunali preposti inviavano ad ogni municipio l’elenco di tutti i progetti che interessavano la zona – spiega Vergati – Attualmente, invece, visto che il parere dell’ente municipale non è vincolante, in pratica il municipio viene sistematicamente “bypassato”».
Benché il parere del municipio non abbia “carattere vincolante” «Esso potrebbe avere comunque valenza positiva per la conoscenza del territorio, supportare il lavoro degli uffici, fornire osservazioni sui progetti e sugli oneri di urbanizzazione, senza per questo intralciare i tempi di approvazione – ribadisce Vergati –Sarebbe quindi più che opportuno rendere “obbligatorio” e puntuale tale passaggio “prima” dell’approvazione degli uffici e ovviamente, rendere in primis “obbligatoria l’informazione” degli uffici del municipio, nonché del consiglio in toto».
Secondo la Direzione Sviluppo Urbanistico e Grandi Progetti il problema non sussiste perché esiste un’apposita procedura che consente ad ogni municipio di consultare i progetti edilizi. In realtà, forse per un vuoto nel passaggio informativo, vuoi per altri motivi, nella stragrande maggioranza dei municipi non è affatto semplice accedere agli atti, visto che gli stessi uffici spesso non sono a conoscenza delle procedura da seguire.
«Dopo le mie pressioni – racconta Bianca Vergati – la Direzione Sviluppo Urbanistico e Grandi Progetti ha emanato un documento esteso a tutti i presidenti di municipio, proprio in materia di consultazione».
Si tratta di una nota esplicativa del “percorso da seguire sulla procedura informatica per poter consultare i progetti edilizi”. La possibilità di consultazione, dunque, è stata ribadita dagli uffici comunali.
Ogni municipio deve dotarsi di 1-2 dipendenti in possesso delle password informatici utili per accedere alla documentazione. Nel caso non avessero ancora provveduto, gli uffici comunali invitano i singoli municipi ad attivarsi in questo senso.
«Ma i progetti che insistono sul territorio devono essere il più possibile pubblici – sottolinea il consigliere del Medio Levante – Numerosi interventi negativi (autorimessa di Boccadasse, via Puggia, Villa Raggio, solo per citarne alcuni) si sarebbero potuti evitare, grazie ad una maggiore trasparenza». In altri termini «Se gli uffici (municipali e comunali) funzionassero a dovere non ci troveremmo di fronte a questi casi – continua Vergati – il suo parere non sarà vincolante però il municipio si può attivare presso i cittadini aumentando la loro consapevolezza».
Il risultato, almeno finora, non è stato dei più esaltanti «Durante l’ultima commissione municipale – ricorda Vergati – ai consiglieri è stato consegnato un elenco bimestrale di interventi edilizi minori (modifiche a verande, persiane, ecc.). Non era proprio quello che intendevo. Sembra una presa in giro. Ovviamente io mi riferisco ai progetti che hanno un impatto sul territorio, quelli che passano dalla Conferenza dei Servizi».
Comunque sia «Speriamo che questo rappresenti un primo passo in direzione della trasparenza – conclude il consigliere – anche perché nel manifesto del programma del Sindaco Marco Doria per Genova si nomina tra le priorità, proprio la trasparenza e l’ascolto».
Matteo Quadrone
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