Le competenze sul turismo devono restare alle regioni, secondo l'assessore Berlangieri che non lesina pesanti critiche alla tassa di soggiorno, applicata in maniera difforme sul territorio nazionale
No a modifiche del dettato istituzionale che assegna alle regioni le competenze sul turismo; un immediato sblocco dei finanziamenti – oltre 100 milioni a livello nazionale – dei progetti di eccellenza delle regioni che hanno ottenuto il via libera anche dalla Corte dei Conti; tassa di soggiorno da cambiare; una risposta per superare i problemi creati dalla direttiva Bolkestein dell’Unione Europea per le concessioni balneari.
Sono queste le 4 osservazioni principali che l’assessore regionale al Turismo, Angelo Berlangieri, presenterà mercoledì 19 settembre al ministro del Turismo, Pietro Gnudi, in occasione della presentazione del piano strategico del turismo 2020 – il primo nella storia del nostro Paese – che avrà il compito di dare ossigeno alla crescita e offrire misure ad hoc al comparto.
Le stesse tematiche saranno al centro del forum “Turismo in Liguria”, in programma sabato prossimo, 15 settembre, a Santa Margherita Ligure con Ucina, Università, Ministero Beni Culturali, Federcongressi Eventi.
Sulla paventata modifica costituzionale, Berlangieri afferma che «Modificare l’attuale assetto significherebbe stravolgere la normativa del settore». Ma anche per quanto riguarda la tassa di soggiorno, non mancano le critiche dell’assessore regionale che la definisce «Illogica e irrazionale perchè questo nuovo balzello sta colpendo pesantemente il turismo in un momento di grave crisi economica che pesa profondamente sulla capacità di spesa dei turisti, italiani e stranieri». Più utile, secondo Berlangeri, sarebbe una tassa di scopo, omogenea a livello nazionale. Al contrario «Il fatto che la tassa sia applicata in maniera difforme, a macchia di leopardo, non è un buon biglietto da visita per il nostro Paese», spiega l’assessore, convinto che il varo della nuova imposta, aggiunta ai costi dei carburanti, dei pedaggi autostradali e al previsto aumento estivo dell’Iva sia stata «Una scelta errata, che danneggia ulteriormente chi sceglie l’Italia per una vacanza, e quindi da ripensare con un provvedimento che tenga conto che il turismo è un’attività produttiva». Inoltre Berlangieri precisa che le regioni non hanno potuto esercitare alcun ruolo sulla definizione della tassa di soggiorno.
Altro argomento di stretta attualità è la direttiva Bolkestein riguardante le concessioni demaniali a uso marittimo turistico balneare in scadenza nel 2015. L’assessore regionale chiede al Governo di impegnarsi affinchè sia possibile giungere ad una soluzione condivisa.
Mentre in merito all’invito del Ministro Gnudi a trovare mecenati per finanziare il turismo culturale, Berlangieri sottolinea «Un conto è affidare l’immagine del Colosseo a un imprenditore come Diego Della Valle, altra cosa è trovarli sul territorio. Meglio rivedere la legge che per i privati che utilizzano immobili del patrimonio pubblico prevede un contratto di massimo 8 anni (4+4), pochi francamente, per favorire investimenti di capitali».
Matteo Quadrone