Il progetto prevede che ogni cittadino, in base al proprio reddito, abbia una soglia massima di spesa sanitaria all'anno. Raggiunta quella, prestazioni e medicinali gratis
Si tratta di un progetto attualmente allo studio del Ministero della Salute che potrebbe modificare radicalmente l’attuale sistema del ticket sanitario su farmaci, visite specialistiche, analisi di laboratorio e accertamenti, modulando il costo delle prestazioni in base al reddito del cittadino.
L’idea del Ministero è quella di stabilire una tariffa massima che il cittadino, in base al reddito (calcolato sull’Irpef e sull’Isee), può spendere per le prestazioni sanitarie (compresi acqusiti di farmaci di fascia A) nell’arco di un anno. Le prestazioni, così facendo, sarebbero dunque pagate a prezzo pieno sino al raggiungimento del limite, superata la soglia, però, risulterebbero gratuite. Facendo un esempio pratico, 10 mila euro di reddito lordo corrisponderebbero a una franchigia pari al 3 per mille (30 euro): qualunque sia il numero di acquisti o prestazioni, il cittadino in questione pagherebbe sino al raggiungimento del tetto massimo di 30 euro, tutto il resto gratuito.
Tutto ciò comporterebbe la produzione di una tessera sanitaria dotata di chip e capace quindi di tenere la contabilità e di facilitare gli operatori di ospedali e farmacie che immediatamente saprebbero se far pagare oppure no la prestazione o il farmaco.
Il progetto dovrà comunque passare al vaglio delle Regioni (già oggi in alcune Regioni il ticket è stato rimodulato in base al reddito) prima di un’eventuale entrata in vigore.