Ora l'attenzione si sposta sull'appuntamento di giovedì 2 agosto a Pontedecimo dove sono diverse le zone interessate dagli espropri. A sorpresa ieri sono arrivati nuovi avvisi di esproprio a Campomorone
I due giorni di presidio permanente in via Trasta, organizzati dai cittadini contrari alla realizzazione del Terzo Valico per impedire ai tecnici del Cociv di notificare gli espropri ai proprietari dei terreni interessati dalla cantierizzazione, sono stati un successo.
Bandiere No Tav sventolano sui campi e dalle finestre delle abitazioni che si affacciano lungo la strada, musica, calciobalilla, un’ aria conviviale, bambini, donne, uomini, giovani e meno giovani a braccetto, uniti dalla medesima voglia di difendere la campagna di Trasta dalla probabile devastazione annunciata dall’arrivo della grande opera ferroviaria. Siamo sul ponte di via Trasta all’incrocio con via Mario Adda, sulla quale sono arrampicati i terreni che dovranno lasciare spazio ai cantieri per l’allargamento stradale che consentirà un più agevole passaggio dei mezzi pesanti con la conseguente movimentazione di terra (tra l’altro, come risaputo, contenente amianto) e polveri inquinanti.
Circa cento – centocinquanta persone, diversi abitanti della zona e della Val Polcevera (Trasta, Fegino, Pontedecimo, Campomorone, Isoverde, ecc.), il comitato in difesa della scuola Villa Sanguineti, gruppi provenienti da Arquata, Novi Ligure, Ronco Scrivia, hanno mantenuto costante la loro presenza a Trasta per ben 48 ore, riuscendo così nel loro intento. Ieri mattina si sono presentati alcuni funzionari della Digos che in un primo momento hanno provato un’improbabile mediazione, chiedendo ai manifestanti di lasciare libero il passaggio perchè l’intenzione dei tecnici del Cociv sarebbe stata quella di notificare gli espropri solo alle persone intenzionate a farsi espropriare … risulta difficile credere a questa versione, a maggior ragione considerando il ridicolo valore economico che sarà corrisposto quale titolo di indennizzo ai proprietari, parliamo, infatti, di cifre inferiori ad 1 euro al metro quadro …
Le affermazioni delle forze dell’ordine destano perlomeno perplessità, come sottolinea Davide Ghiglione, consigliere della Federazione della sinistra nel Municipio Val Polcevera «Non è immaginabile che la Digos provi con questi giochetti a convincere i cittadini ad abbandonare un presidio in cui credono fermamente. E comunque non ci sono riusciti».
In seguito però, gli agenti della Digos hanno fotografato le persone presenti al presidio e qualcuno ipotizza possano partire delle denunce (così riferiva un lancio Ansa di ieri pomeriggio), ma per il momento non ci sono conferme. Piuttosto traspare soddisfazione per il buon esito dell’iniziativa «La partecipazione è stata alta, ora l’attenzione si sposta su Pontedecimo dove sono diverse le zone interessate dagli espropri – spiega Ghiglione – Giovedì 2 agosto saremo in strada per fermarli nuovamente».
Ma non solo Pontedecimo, ieri a sorpresa sono arrivati nuovi avvisi di esproprio a Campomorone. Decine di persone sono improvvisamente cadute dal letto perchè non si aspettavano di essere direttamente coinvolte in questa vicenda. Il Comune di Campomorone, infatti, non ha preannunciato in alcun modo l’arrivo di tali missive (come è avvenuto anche nella frazione di Isoverde, dove gli abitanti si preparano ad una resistenza ad oltranza per l’8 agosto). A Campomorone gli espropri riguardano soprattutto parcheggi ed in particolare la zona di via De Gasperi.
Matteo Quadrone