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Valle Scrivia: a Busalla l’energia pulita spazza via l’eternit

L’esempio ligure di TI GROUP AUTOMOTIVE di Busalla (GE), secondo impianto più grande realizzato nella campagna nazionale EternitFree: 1,8 MW di potenza, 15.000 mq di amianto bonificato, 1.249 t di CO2 annue evitate


24 Dicembre 2012Notizie

BusallaBusalla, e la Liguria, si aggiudicano il secondo posto come maggior impianto per potenza installata nell’ambito della campagna nazionale “Eternit Free”, promossa da Legambiente e AzzeroCO2, che ha portato alla bonifica di oltre 100.000 mq di eternit in tutta Italia ed alla loro sostituzione con impianti fotovoltaici, con benefici per la salute e per l’ambiente, sfruttando l’extraincentivo previsto nel “Quarto conto energia” per la sostituzione delle coperture dei tetti in amianto.

L’esperienza con l’azienda della Valle Scrivia – la TI GROUP AUTOMOTIVE (produzione e lavorazione di tubi di acciaio) – inizia con l’adesione alla campagna nel 2011, a poche settimane dal lancio dell’iniziativa in Liguria e si concretizza nell’Agosto dello stesso anno con la firma dell’accordo per lo sviluppo del progetto da parte della ESCo AzzeroCO2.

I lavori di bonifica e la realizzazione dell’impianto, che viene allacciato ufficialmente il 26 Agosto 2012 ancora in tempo per rientrare nel Quarto Conto Energia, permettono la bonifica in totale sicurezza di oltre 15.000 mq di Eternit, l’installazione di 1,8 MW di potenza con un contributo di 1.249 t di CO2 annue evitate.

ETERNIT FREE a livello nazionale è stata un’importante esperienza di collaborazione tra Enti pubblici, Aziende private e Associazioni che ha portato ad importantissimi risultati in termini di potenza installata totale, oltre 11 MWp di impianti fotovoltaici, ma che non ha potuto concretizzare le tante richieste inoltrate a causa della mancanza di sostegno agli investimenti e soprattutto dell’instabilità del sistema di incentivazione nazionale.

«Solo in Liguria sono pervenute richieste di adesione da parte di Comuni per la bonifica di oltre 2500 mq di superficie di eternit, mentre da parte di aziende e privati sono giunte adesioni per un totale di 30.000 mq, che porterebbero ad un potenziale installato pari a circa 4 MW – commenta Santo Grammatico, Presidente regionale di Legambiente – Questo è l’esempio che una politica energetica basata sulla diffusione capillare delle fonti rinnovabili sarebbe possibile, ma a livello nazionale si preferiscono altre strade, ancora legate alla produzione energetica da fonti fossile, sussidiate per 9 miliardi di euro all’anno».

Appare quindi fondamentale che lo Stato proponga nuove forme di incentivazione oltre il Conto Energia, come sottolinea Giuseppe Gamba, Presidente di AzzeroCO2, all’interno del Dossier della Campagna Eternit Free: un sistema di incentivazione attraverso il rilascio di Titoli di Efficienza Energetica più efficaci per la sostituzione di coperture ad alto rendimento energetico e la regolamentazione delle RIU (Reti interne di Utenza) e dei SEU (Sistemi Efficienti di Utenza) anche per superfici di amianto poco estese ma in prossimità di forti utenze elettriche.


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