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Centro storico: le proposte dei cittadini in vista delle elezioni comunali

L'associazione Centro Storico Est ha elaborato una proposta concreta per rilanciare la città vecchia ponendo al centro la valorizzazione della cultura, della storia e dell'arte


27 Aprile 2012Notizie

Un ciclo di incontri pubblici con i candidati sindaco in corsa alle prossime elezioni amministrative con l’obiettivo di organizzare e far sentire le idee e le proposte dei residenti del centro storico. È quello che a partire dal mese di marzo sta portando avanti l’associazione Centro Storico Est – AssEst: prossimo appuntamento venerdì 27 aprile ore 21:00 presso il Convento di S. Maria di Castello con i candidati sindaco Giuliana Sanguineti (Partito Comunista dei Lavoratori), Simohamed Kaboour (Fratelli e Fratellastri), Roberto Delogu (Comunisti – Sinistra Popolare) e Rossella Ridella (candidata consigliere comunale lista PD).

«Troppo spesso questo quartiere che pure è uno dei più popolosi e con la più alta densità di bambini viene considerato un teatro vuoto da gestire secondo il capriccio del momento – scrive AssEst – un manichino su cui cucire abiti non suoi, calando soluzioni estemporanee e velleitarie quando basterebbe ascoltare e assecondare le tante voci buone che ne emergono».

«Abbiamo la fortuna di vivere nei luoghi che hanno fatto la storia di Genova e che nel passato l’hanno fatta grande, addirittura Superba – continua l’associazione – Eppure questi stessi caruggi e piazzette ancora oggi vengono vissute più come problema che come risorsa. Se Genova deve ripartire, e sappiamo quanto necessario sia che riparta, deve farlo anche da come pensa e vive il suo nucleo più antico».

I cittadini ribadiscono con forza che il loro «Non è un semplicistico “no alla movida” come facilmente o strumentalmente viene riportato spesso dai media in un comodo cliché. Il nostro è un No forte e chiaro a chiunque usa il territorio nell’indifferenza o peggio in sfregio ai suoi abitanti».

Per questo hanno elaborato una proposta concreta che pone la valorizzazione della cultura e della storia della città come motore di un nuovo sviluppo turistico, ambientale ed economico del centro storico.
In sintesi i punti principali sono 6:
Percorsi turistici e culturali del Centro Storico Est; Manutenzione strade; Pedonalizzazione del centro storico; “Movida”; Presenza costante dei vigili anche la notte; Utilizzo del mercato del pesce.

«Attualmente il nostro quartiere è aggirato dai percorsi che vengono proposti ai turisti, nonostante sia immediatamente adiacente a via S. Lorenzo e sia ricco di storia e arte», sottolinea AssEst.
Secondo i cittadini occorre dirigere il flusso di persone anche dentro questa parte di centro storico, cosa che permetterebbe di incrementare e diversificare le attività commerciali.
«Per questo abbiamo un progetto ben preciso: il giorno 14 Dicembre 2011 abbiamo organizzato una conferenza pubblica alla quale hanno partecipato numerose associazioni del quartiere dove il FAI ha illustrato il suo progetto di acquisizione e apertura al pubblico della Torre degli Embriaci. Il progetto attualmente è fermo per intoppi essenzialmente burocratici».
L’Associazione sta attivamente lavorando come tramite tra i vari soggetti «Chiediamo che l’amministrazione si ponga come attivo capofila per la realizzazione del progetto che porterebbe un beneficio enorme alla zona senza costi a carico del comune».

Ma non si tratta solo della torre degli Embriaci, ugualmente importante è la presenza del Parco Archeologico di Piazza S. Silvestro, attualmente chiuso al pubblico e invaso dalle erbacce.
Inoltre i cittadini ricordano anche altri splendidi monumenti della zona: Porta Soprana, le chiese di S. Maria di Castello, S. Donato, S. Cosma e Damiano, l’Oratorio di S Giorgio e S. Torpete con i suoi concerti d’organo, e ancora la casa natale di Mameli in via S. Bernardo e i palazzi dei Rolli in Via S. Bernardo.
«Noi diamo il nostro contributo con i Mercoledì del Castello (giunti alla 7ma edizione) e con diverse iniziative in svolgimento – spiega l’associazione – ad esempio la mostra sulla diffusione della lingua genovese nel mondo; le visite guidate al castrum, ai luoghi del risorgimento, ecc.».
«Tutto questo andrebbe inserito in uno specifico percorso turistico-culturale per il quale l’amministrazione comunale dovrebbe attivare azioni positive finalizzate a coinvolgere gli operatori dei grandi eventi culturali, gli operatori turistici, Porto Antico e Acquario in modo da realizzare una sinergia utile a presentare una nuova offerta turistica ai visitatori della nostra città – spiega AssEst – Ovviamente un percorso turistico-culturale come quello appena descritto non può prescindere da una riqualificazione urbanistica dei luoghi: è essenziale la manutenzione delle strade che lo compongono».

Inoltre i residenti di quest’area del centro storico condividono e sono grandi sostenitori della pedonalizzazione che purtroppo però «Procede a rilento e manca la fondamentale preparazione di posteggi a corona per i residenti, il realizzarsi di regole certe e rispettate ed una segnaletica adeguata. Anche il rifornimento, giusto e doveroso, dei commercianti va monitorato e riorganizzato con un approccio più moderno ed ecocompatibile».

Per quanto riguarda lo spinoso tema “movida”, AssEst parte da alcuni dati oggettivi «Nel centro storico (fonte uffici demografici del comune) vive la più alta percentuale di coppie con bambini dell’intera città. Le rilevazioni effettuate dall’ufficio acustico dei vigili urbani hanno stabilito che in zone ben precise e delimitate (S. Donato, via S. Bernardo, Piazza delle Erbe, S. Giorgio) esiste un pesante sforamento dei limiti di legge delle emissioni acustiche generate dalla “movida” e questo rappresenta una violazione alla legge ed un attacco alla salute dei residenti. Si è verificata, in seguito all’eccessivo rumore, una fuga di abitanti, specialmente coppie giovani con bambini, alla ricerca di zone più tranquille al di fuori del centro storico».

Il giusto equilibrio tra i residenti e “movida” rivendicato dagli abitanti «Deve realizzarsi con la chiusura dei locali (Venerdì e Sabato) non oltre le 2 di notte e con la repressione, specie nelle ore tra le 3 e le 4, di atti vandalici, schiamazzi, comportamenti incivili che le cronache documentano sfociati in vere aggressioni da parte di gruppi di presone alterate dall’alcool che si attardano in zona».
E l’associazione ritiene doveroso ringraziare l’assessore Scidone per l’attività e il supporto che ha fornito ai residenti sul tema “movida”.

Inoltre risulterebbe fondamentale garantire la presenza – continua ed attenta sul territorio – dei vigili urbani, affiancata e coordinata con quella delle altre forze dell’ordine.
«Una presenza che deve essere costante anche durante le ore notturne, allo scopo di verificare comportamenti scorretti di attività commerciali e non, e di frequentatori non residenti del centro storico».

Infine un altro argomento molto sentito dai residenti è quello relativo alla futura destinazione del Mercato del Pesce. «Da tempo, pubblicamente (in incontri con l’amministrazione e con la stampa) chiediamo che gli spazi che si libereranno all’interno del mercato del pesce vengano riservati alle attività sociali, culturali e sanitarie del quartiere», conclude l’associazione dei cittadini del centro storico.

 

Matteo Quadrone

Foto di Diego Arbore


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