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Luce, contratti al telefono: dopo l’inganno la lettera di recesso e la querela

Cosa fare in caso di contratto-inganno via telefono? Si può presentare esposto e querelare presso la Magistratura competente, presentare reclamo all'AEEG (Autorità per l'energia elettrica ed il gas) e persino chiedere i danni al fornitore


12 Giugno 2014Rubriche > Consulenza Online

luce-enelQuesta settimana riprendiamo la nostra rubrica con un caso che ha dell’incredibile. Più volte abbiamo dovuto menzionare l’inganno che il libero mercato nell’ambito dell’erogazione di luce e gas ha portato danni al confine dell’illecito.
Più volte abbiamo menzionato fra i casi più eclatanti quello dell'”Energia che ti ascolta”… Ma sarà vero?

Il sig. G.L. 76 anni con un recente infarto alle spalle, riceve una telefonata da parte di Enel Energia; solita telefonata bla bla bla e contratto telefonico andato in porto. Accortosi di essere stato tratto in inganno – come spesso capita in questi casi – egli esercita regolare diritto di recesso entro i termini stabiliti dalla legge. Dopo diversi mesi la sua fornitura ritorna nelle mani di Enel Servizio Elettrico, come peraltro è giusto che sia. In sostanza: il contratto non si è mai perfezionato, grazie alla lettera di recesso, la quale non doveva contenere particolari elementi, in quanto il contratto è stato stipulato telefonicamente e non è mai stato fatto sottoscrivere alcunché.

Enel Energia, non paga del ritardo con cui risponde al sig. G.L., richiede la somma di circa € 330,00 per quei mesi di presunta fornitura, inviando – sempre dopo mesi – una fattura. Viene attivato un recupero crediti di Milano, che più volte minaccia via telefono (e senza mai inviare uno straccio di richiesta scritta!) il nostro malcapitato utente, il quale, già cardiopatico, non beneficia di certo di questi tipi di stress. A quel punto, pro bono pacis, veniva proposta una somma a stralcio ed Enel Energia rifiutava di incassare.

Faccio presente che i vari “Punto Enel” presenti nel territorio nazionale, si occupano sia di Enel Servizio Elettrico che di Enel Energia. In altre parole, lo stesso soggetto – alla maniera di Giano Bifronte – esige denari oggi con un vestito, domani con un altro.

Che cosa può fare il sig. L e i tanti utenti che subiscono torti di questo genere?

1. Presentare esposto – querela presso la Magistratura competente
2. Presentare reclamo all’AEEG (Autorità per l’energia elettrica ed il gas)
3. chiedere i danni ad Enel Energia

Purtroppo, fino ad oggi, pochi utenti hanno usato le maniere forti, pensando sempre di essere la parte debole che non sono. È proprio il caso di dirlo: l’inganno corre sul filo… della luce.

 

Alberto Burrometo

Per segnalazioni, domande e richieste di consulenza scrivere a progetto.up@gmail.com oppure redazione@erasuperba.it. La rubrica “Consulenza Online” vuole essere un filo diretto con i lettori, il presidente dell’ associazione Progetto Up Alberto Burrometo è a vostra disposizione.


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