Un'interessante proposta di riqualificazione lanciata dal "Comitato Le Serre" per restituire alla città un bene comune
Valorizzare gli spazi presenti in città, trasformando il territorio “abbandonato” in orti e giardini per migliorare la vita dei residenti. È questa la proposta che il “Comitato Le Serre” – con il sostegno di alcune tra le più conosciute associazioni ambientaliste – ha illustrato venerdì 24 durante un’affollata assemblea pubblica cittadina, presso il nuovo auditorium della Parrocchia San Nicola di Castelletto.
<<Il tema centrale era quello di chiamare i cittadini a condividere un’idea di impiego della Valletta San Nicola dietro l’Albergo dei Poveri a favore del quartiere e della città intera, visto che ormai il Comune ha deciso di non avvalersi più delle serre in cui per decenni venivano ospitate le specie arboree che poi andavano ad adornare giardini e aiuole – scrive il comitato in una nota – Una splendida occasione per dimostrare che è possibile elaborare, tutti insieme, un modello di gestione sostenibile del territorio basato sull’organizzazione di spazi ricreativi e di riaggregazione sociale>>.
Allo scopo di rendere più concreto il “progetto” il “Comitato le Serre” ha invitato associazioni e comitati che hanno già realizzato e con successo, iniziative simili in città, quali ad esempio il Giardino dell’Erba Voglio del quartiere di San Teodoro, i giovani che coltivano gli Orti sul Porto nelle fasce dei frati della Madonnetta di Castelletto, gli Amici dell’Orto Botanico di corso Dogali. Ma anche esperienze virtuose come quella del CertOlio che venne realizzato in anni recenti, in cui volontari e bambini delle scuole erano stati chiamati per raccogliere le olive e farne olio grazie a quattro splendidi ulivi dell’Oasi del Chiostro, nei pressi della fermata della metropolitana a Certosa.
Ma forse si tratta solo di un sogno perché <<Nonostante il nuovo piano urbanistico cittadino recentemente adottato ne preveda una conservazione a verde, la Valletta rimane pur sempre di proprietà dell’Istituto Brignole che la potrebbe quindi utilizzare a fini cementificatori e di ritorno economico>>.
Ma il Comitato ha affermato di confidare che <<Grazie anche al Comune possano essere poste le condizioni per una riappropriazione naturale della Valletta da parte del quartiere, per un modello di gestione condiviso e sostenibile – si legge nel comunicato – come d’altronde già aveva inteso fare Emanuele Brignole, grande benefattore e fondatore dell’Albergo dei Poveri, quando nel suo testamento dispose che la Valletta e i terreni circostanti rimanessero a servizio dei poveri e della città>>.
Il dibattito ha dato modo ai cittadini di esporre le proprie idee circa l’utilizzo dell’area <<Attività condotte da associazioni che lavorano a sostegno delle persone con disagi psichici, orti comuni e vendita di piante e prodotti, aree verdi con percorsi e aree per famiglie e anziani, strumenti di finanziamento come progetti europei e altri ancora>>.
Insomma, il contributo da parte dei cittadini c’è stato, come si auguravano gli organizzatori, così come l’adesione numerosa di coloro che si sono detti interessati ad essere informati delle attività del Comitato e degli sviluppi che l’iniziativa potrebbe avere in un prossimo futuro.
<<Sia gli organizzatori sia gli abitanti che sono accorsi numerosi, pur riconoscendo le difficoltà che ci sono nel realizzare il “sogno”, si sono detti congiuntamente fiduciosi di veder sbocciare presto un progetto che riqualifichi l’area , conservandone l’interesse storico artistico che presenta, ma mantenendone la funzione di polmone verde, riacquisendola come bene comune al servizio del quartiere e della città – conclude la nota – L’affluenza numerosa, ai limiti della capienza dell’auditorium, e l’interesse dimostrato nel dibattito hanno confermato le aspettative del Comitato che adesso dovrà impegnarsi per porre le condizioni perché il “sogno” si realizzi>>.
Matteo Quadrone
Commento su “Castelletto, Valletta San Nicola: orti comuni e spazi ricreativi per il quartiere”