Domenica 13 a Certosa, presso i locali di via San Bartolomeo della Certosa 11, andrà in scena l'evento "Chi gioca sano va lontano" organizzato dal S.O.C. di San Bartolomeo e dalla ludoteca Labyrinth. L'obiettivo è promuovere le alternative al gioco d'azzardo online
«Viviamo in una città e nello specifico in un quartiere preso d’assalto da sale gioco e slot presenti in molti esercizi commerciali. In questo triste panorama, spesso si perde di vista un’altra emergenza sempre legata alla ludopatia: i giochi d’azzardo on line». Con queste parole Andrea Brina, presidente della Società Operaia Cattolica di S.Bartolomeo della Certosa già in prima linea per la difesa del chiostro medievale dell’omonima struttura nel cuore del quartiere della Val Polcevera, presenta un’iniziativa originale in collaborazione con la Ludoteca Labyrinth, un evento denominato “Chi gioca sano va lontano…”, una giornata interamente dedicata al gioco.
Domenica 13 ottobre a partire dalle 15 i quartieri di Certosa e Rivarolo sono chiamati a raccolta per scoprire giochi nuovi, gratuiti ed alternativi che, come spiega il presidente Brina «possono costituire un’alternativa all’isolamento che crea la dipendenza dal gioco d’azzardo on line specialmente nei confronti delle nuove generazioni che sono più deboli e soggette a cadere nell’inganno. Uscire di casa , spegnere il PC, dimostrare che è possibile giocare divertendosi e incontrando persone reali è quello che ci prefiggiamo, nella speranza che l’evento possa presto diventare un appuntamento mensile fisso».
La manifestazione, che ha ottenuto il patrocinio del Municipio V Valpolcevera, si terrà presso i locali sociali in via S.Bartolomeo della Certosa 11 .Ci sarà la possibilità di provare tanti giochi di società, da quelli classici a quelli provenienti da tutto il mondo, ma anche rompicapo, giochi d’abilità e strategia. Inoltre grazie alla presenza del comitato “Non è un gioco”, promotori della Proposta di Legge 574 contro la diffusione del gioco d’azzardo, si potranno conoscere i dati e avere materiale informativo riguardo questa emergenza. Concluderà la giornata un monologo teatrale scritto e realizzato appositamente dall’attore Paolo Lazarich per riflettere sull’ossessione del giocatore compulsivo.