«Da Genova è partita una rivoluzione culturale...», ha detto il presidente del Festival Manuela Arata. Un totale di 225.000 visitatori e grande successo sul web
Durante l’interclub dei Rotary Genova Sud Ovest e Genova San Giorgio, la presidente del Festival della Scienza Manuela Arata ha esposto in anteprima i risultati ufficiali dell’ultima edizione. «Da Genova – ha detto Manuela Arata – è partita una rivoluzione culturale. Oggi raccogliamo i frutti di un lavoro che dura da 10 anni. Genova ha le caratteristiche giuste per ospitare questo evento: in città c’è una predisposizione unica verso le conoscenze tecniche».
Nonostante la crisi che ha colpito anche il festival, nonostante un budget che è tornato a essere quello delle prime edizioni, l’edizione 2012 si è chiusa con molti segni positivi. È stata superata la duemilionesima visita, la Piazza delle Feste al Porto Antico ha registrato 23.000 visitatori, il numero degli scienziati invitati è cresciuto notevolmente e sono stati 5271 gli animatori scientifici arrivati da tutta Italia. «Questi sono dati che danno un cambiamento profondo. Sapere dagli scienziati che per loro è un orgoglio essere invitati al festival è una consapevolezza che lascia il segno».
L’edizione di quest’anno del festival è stata dedicata all’Europa, prima di sapere che, proprio nel 2012, l’Europa avrebbe poi vinto il premio Nobel. Le flessioni, che tutti potevano aspettarsi da questa decima edizione, non ci sono state. Il festival ha registrato 11 giorni di eventi, oltre 350 eventi, 49 mostre interattive, 103 laboratori, 18 spettacoli e 37 eventi speciali per un successo di pubblico riconosciuto da tutti. Il Festival ha chiuso con il 10% in più di visitatori, per un totale di 225.000 visite complessive, 40.000 visualizzazioni delle conferenze in streaming on demand e un incremento del 10% di visitatori sul sito web.
La prossima edizione sarà l’edizione del compleanno e vedrà la bellezza come parola chiave, «perché nella scienza c’è tantissima bellezza». Il messaggio che, in chiusura di intervento, ha lanciato Manuela Arata è forte: «Se c’è l’idea di fare di Genova una città culturale sui temi della scienza, allora facciamolo! Il Festival della Scienza ha lo scopo profondo di animare un territorio che sappia fare inncovazione».
Valeria Abate
[foto di Daniele Orlandi]