Anche nel capoluogo ligure, come del resto accade in quasi tutta la penisola, l'acquisto di una casa conviene, la vendita meno
Ripresa, segnali positivi dell’economia, ma dove? Se portiamo tutte le belle parole nella dimensione del reale fino a che punto possiamo parlare di crisi verso la fine? Sicuramente non per quanto riguarda il mercato del mattone che ancora non riesce a decollare.
A confermare questa tendenza il presidente dell’Ance, Associazione Costruttori, che nonostante qualche minima ripresa vede chiaramente la necessità di ulteriori interventi da parte del Governo. Per smuovere la situazione, infatti, necessiterebbero nuove e opportune manovre, diversamente anche il prossimo anno sarà caratterizzato da un ristagno nel comparto edile. Non si tratta quindi di una condizione positiva, al contrario, sarebbe un vero collasso visti gli 800 mila posti di lavoro persi dall’inizio della crisi nel settore dell’edilizia. Se poi si da uno sguardo agli investimenti, ci si rende conto come siano diminuiti del 35%. Numeri che fanno paura e che danno un perfetto spaccato della situazione, altro che segnali positivi.
Vediamo quindi la situazione attuale. Anche nel caso di una città come Genova, come del resto accade in quasi tutta la penisola, l’acquisto conviene, la vendita meno. A tale proposito per chi fosse intenzionato a investire e acquistare una casa, si consiglia un portale come Spaziomutui.com dove poter mettere le varie soluzioni di mutuo a confronto e calcolare le eventuali rate oltre ad altre importanti informazioni.
Ad agosto un appartamento a Genova costava mediamente 1.980 euro al metro quadro rispetto ai 2.293 euro al metro quadro richiesti sempre per agosto ma dell’anno precedente, quindi nel 2014. Si registra un calo dei prezzi del 13,44% in soli 12 mesi, mentre a settembre del 2013 si potevano spendere di media 2.370 euro al mq. Come si nota dunque il mercato avvantaggia gli acquirenti, non certo i venditori che, solitamente, si trovano a vendere spinti dalla pesante tassazione delle seconde case. Altresì agevola l’acquisto lo snellimento delle procedure di concessione dei mutui che dopo il pesante giro di vite che era stato dato qualche anno fa si sono finalmente sbloccati.
Ma tutto questo non basta per dare un po’ di respiro a questo settore, bisogna ripartire proprio da provvedimenti atti a diminuire le imposte in modo da rendere le compravendite vantaggiose per ambo le parti.