Tra le tante colpe che si possono imputare alla situazione economica globale, c'è una nota positiva che riguarda il nostro paese
La crisi economica può avere anche dei risvolti positivi? Assolutamente si, sebbene il solo pensarlo possa risultare quanto meno un paradosso. Eppure tra le tante colpe che si possono imputare a questo stallo economico globale, c’è una nota positiva e che riguarda il nostro paese. Grazie alla crisi (ma non sarebbe comunque sbagliato dire per colpa) il traffico in diverse città italiane è calato. Ora, la notizia sarebbe del tutto positiva se questo calo fosse dovuto a una vera presa di coscienza dei cittadini, purtroppo però non è così.
I costi dei carburanti sono diventati una spesa di cui gli italiani, in diversi casi, possono fare a meno. Infatti, la diminuzione della congestione del traffico nelle più grandi città italiane è dovuta proprio a questo, alla mancanza di denaro per potersi permettere tutti i giorni un pieno. Sono quindi stati rivalutati i mezzi pubblici, sebbene per alcuni si tratti di un ripiego non esattamente felice, basti pensare alla sola Capitale dove per uno spostamento con i mezzi da un capo all’altro della città possono volerci oltre due ore. Perdere ore preziose nel traffico o sui mezzi quindi alla fine non cambia la solfa per i cittadini, ma la cambia decisamente per l’ambiente.
Meno auto, meno impatto sull’ambiente che finalmente può avere un periodo di tregua. Per capire cosa significhi basta dare uno sguardo ai dati raccolti da Inrix Traffic Sorecard e che sono inerenti all’anno 2014. Questi rilevano che il traffico dallo scorso anno è diminuito dell’85%, una cifra davvero significativa. La città di Genova è oggi al settimo posto per le ore passate in coda che sono state di media 18 nel 2014, contro le 24 del 2013. Le altre città più trafficate del Paese sono Milano al primo posto, seguita a ruota da Roma che però registra un calo rispetto all’anno precedente (-4). Al terzo posto il Capoluogo della Sardegna, Cagliari, con ben 7 ore di coda in più rispetto al 2013.
Insomma, meno ore in auto significano soprattutto meno inquinamento e più risparmio per gli italiani, risparmi che possono essere investiti o messi al sicuro su conto forte per esempio, magari proprio per essere utilizzati per un viaggio o per una bicicletta elettrica.