I volontari del gruppo podistico amatoriale si prendono cura della bella villa a metà strada tra Piazza Manin ed il belvedere di Castelletto. In più, organizzano eventi culturali e sportivi
Il Gruppo Città di Genova nasce nel 1986 come gruppo podistico amatoriale che oggi conta più di 230 atleti/soci; da subito la sua attività non si ferma alla vocazione sportiva, ma si estende in campo culturale e sociale.
Così, quando diversi anni fa, viene attribuito loro un piccolo locale dalla circoscrizione a Villa Gruber, questi ne fanno il punto di riferimento e da subito decidono di non essere semplici fruitori di un spazio pubblico ma di “curarlo e rispettarlo fino a che l’amministrazione non li separi”.
Fortunatamente questo è un matrimonio all’antica e pur con qualche difficoltà, continua a durare nel tempo.
Villa Gruber è un’oasi verde con alberi secolari nel cuore della città a metà strada tra Piazza Manin ed il belvedere di Castelletto, molto frequentata da anziani e bambini nei pomeriggi di sole. In essa sono situati due edifici storici: Villa Gruber progettata in stile liberty dal grande architetto Coppedè, con meravigliose fattezze di torrette, cornicioni, poggioli e ferri battuti, che oggi in abbandono mostrano lo spettro di se stessi e la cinquecentesca villa De Mari con la sua torre e la facciata neoclassica, già sede del museo americanistica di G. Lunardi, anch’essa in semiabbandono.
Fin dall’inizio il Gruppo Città di Genova promuove manifestazioni per animare il parco, in campo culturale sono già 25 anni che svolge “Genova Gioca” un fine settimana in cui rivivono gli antichi giochi genovesi, come la lippa (antenata del baseball), la ziardoa (la trottola) e le grette (i tappini, gioco con cui il gruppo ha fondato la Federazione del Ciclotappo con cui porta avanti un campionato con tappe in vari luoghi d’Italia). In campo sportivo ogni anno in novembre si svolge la Superighi, gara podistica amatoriale.
L’unione del Gruppo Città di Genova con Villa Gruber si è orientata da subito anche sulla sicurezza quotidiana del luogo aderendo al progetto dei tutor d’area istituito dal Comune di Genova: in pratica tre volontari appartenenti all’associazione, dotati di divisa e cellulare per le chiamate d’emergenza, sorvegliavano nel pomeriggio i giardini facendo da deterrente a malintenzionati e fungendo da punto di riferimento per mamme e bambini fruitori del parco.
In seguito si sono portati avanti progetti per impreziosire l’aspetto della villa, in collaborazione con i ragazzi ed insegnanti del liceo artistico P. Klee, che hanno realizzato due riproduzioni: un’opera di Klee ed una di Kandinsky, che sono state installate nelle arcate del muraglione prospiciente i giochi.
La frequentazione della villa ha permesso di conoscere un anziano signore, Giovanni Ricci, che si è rivelato prezioso; costui ha passato la vita a decorare giardini con la tecnica dei risseu, i mosaici fatti con i ciottoli tondi bianchi e neri, che decorano tanti sagrati delle nostre chiese; con simpatia e pazienza ha accettato di insegnare e aiutare i volontari a ripristinare parte dei risseu che costeggiano i viali e inoltre ha messo a servizio la sua arte nel risseu per realizzare un medaglione di oltre un metro di diametro con il simbolo del comune di Genova che adesso decora l’arcata della scalinata centrale.
Qualche anno fa la burocrazia ha messo lo zampino nel bel progetto dei tutor d’area obiettando che i “nonni vigile” avrebbero dovuto essere “militarizzati” (ex carabinieri o poliziotti o vigili) per la loro funzione, così un progetto positivo, economico ed intelligente è naufragato, con il risultato che in molti casi il degrado ha avuto la meglio sul decoro del parco.
A quel punto il gruppo Città di Genova non si è perso d’animo e ha proposto al municipio Centro Est di collaborare al mantenimento del verde della Villa, questo ha accettato fornendo all’associazione i piccoli attrezzi per la pulizia ed il riordino di viali e piante. Così da qualche anno una serie di volontari si vedono un giorno alla settimana: c’è chi spazza, chi riordina le siepi, chi, cavandosela col bricolage, fa piccole riparazioni; tra un lavoro e l’altro si scambiano due parole e un sorriso col sapore dentro di partecipare a qualcosa che sa di buono, ancor più in quest’ultimo anno che le giornate di volontariato sono state arricchite da un gruppo di ragazzi dell’ANFASS che con gioia ed entusiasmo hanno dato una mano insieme ai loro accompagnatori, ma anche per loro “mala tempora currunt” e dovendo cambiare sede, difficilmente potranno continuare questa splendida esperienza.
Questo gruppo di persone donando in totale gratuità un po’ della loro fatica ricevono in cambio una giornata passata tra il verde, in compagnia, con la soddisfazione di aver fatto qualcosa di utile per gli altri e tornano a casa stanchi ma sereni e soddisfatti.
Forse un po’ di sano volontariato in questo mondo sempre più chiuso in se stesso andrebbe prescritto dalla Asl al posto di tanti antidepressivi.
Chi fosse interessato ad approfondire l’argomento o partecipare alle attività del Gruppo, può consultare il sito www.gruppocittadigenova.it, oppure inviare una mail all’indirizzo vamereta@hotmail.it o ancora vedere la presentazione su YouTube http://www.youtube.com/watch?v=47ZcCG1cOHw
Monica Astengo
(I.P.)