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Mercati comunali coperti, quale futuro per le strutture in disuso?

Nel frattempo i bandi lanciati per coprire gli spazi rimasti vuoti all'interno dei mercati attivi, sono andati deserti


4 Gennaio 2012Notizie

Strutture in disuso – alcune da parecchio tempo – che avevano perso completamente la loro funzione sociale e di aggregazione. Ma che nel prossimo futuro, almeno questo è l’augurio per il 2012 appena iniziato, potrebbero rinascere con una nuova destinazione d’uso capace di fornire una risposta concreta alle esigenze dei quartieri in cui sono ubicate.

Parliamo di tre mercati comunali coperti chiusi nei mesi scorsi dall’amministrazione.

Il mercato di via Bologna, tra Sampierdarena e San Teodoro, versa da anni in stato di abbandono ed “Era superba” si era già occupata della questione. Infatti inizialmente si ipotizzava potesse trasformarsi in sede per le realtà associative legate al territorio. Oggi invece apprendiamo dal Secolo XIX che qui potrebbe sorgere un nuovo ambulatorio. “Abbiamo contattato il Baluardo – dichiara il presidente del Municipio Centro Ovest Franco Marenco – Hanno effettuato un sopralluogo e contano di poter recuperare la struttura come centro prelievi ed ambulatorio. Sono un’azienda privata ma ci sarebbe una convenzione con il sistema sanitario pubblico”.
Una soluzione che dovrebbe incontrare il gradimento dei residenti anche perché il quartiere ha perso l’ambulatorio di via Bari, chiuso alcuni mesi fa.

Situazione di partenza diametralmente opposta è invece quella del mercato di Piazza Monteverdi a Cornigliano. Qui la struttura è in ottime condizioni dopo la recente riqualificazione. Il Municipio Medio Ponente “Sta valutando la proposta di alcune associazioni, sportive e culturali – spiega il consigliere dell’Idv, Caludio Caporale – gli spazi ci sono e potrebbero essere suddivisi fra gli interessati”. Quindi la prospettiva futura è quella di un uso a fini sociali e ricreativi.

Infine il mercato di Piazza De Caroli a Teglia. Una struttura che fino a poco tempo fa si trovava in discrete condizioni ma successivamente, a causa di un incendio e dei conseguenti danni, ha smesso di funzionare. L’ex mercato è stato inserito nei beni del patrimonio comunale “Quelli considerati alienabili – precisa il presidente del municipio Valpolcevera, Gianni Crivello – Però noi vorremo utilizzarlo a favore di realtà del territorio e abbiamo già ricevuto alcune manifestazioni di interesse”.

Insomma l’obiettivo comune è far rinascere sotto altre vesti quelle che erano vere e proprie risorse per i rispettivi quartieri.
“Le soddisfazioni sono almeno due – commenta l’assessore al commercio Giovanni Vassallo – Innanzitutto la potestà decisionale che abbiamo affidato ai Municipi, per quanto riguarda il futuro di queste strutture, è un fattore estremamente positivo. In secondo luogo è fondamentale che questi poli di aggregazione ritornino ad assumere una funzione sociale e mi sembra che ci stiamo muovendo nella direzione giusta”.

Purtroppo appare invece a tinte fosche il futuro dei mercati comunali ancora attivi in città.
È infatti notizia di questi giorni il quasi totale fallimento dei bandi lanciati dal Comune per riempire gli spazi rimasti vuoti. Per il mercato di Bolzaneto e quello di Certosa nessuno ha presentato domanda.
Ma anche per gli altri i risultati sono stati insoddisfacenti. A Statuto (Prè) su due posti è arrivata una sola domanda, a Parenzo (Molassana) otto banchi restano vuoti e a Treponti (Sampierdarena)sono arrivate solo 8 domande per 23 posti disponibili. Anche a Terralba, il secondo mercato più ricco dopo l’Orientale, è arrivata una domanda su 4 spazi a disposizione.
“Per Bolzaneto e Certosa, visto che i bandi sono andati deserti, stiamo pensando di allungare i tempi per la presentazione delle domande – spiega Vassallo – Questa situazione è riconducibile all’impossibilità di fare qualunque tipo di investimento. Siamo di fronte ad un altro evidente sintomo della crisi economica in atto”.

 

Matteo Quadrone


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