«Invece della città dei diritti che è stata un esempio di declino, io vorrei istituire la città dei doveri», così Pierluigi Vinai lancia la sfida al centro sinistra
Siamo con Pierluigi Vinai, candidato sindaco del centro destra, ex segretario generale dell’Anci regionale ed ex vicepresidente della Fondazione Carige (si è infatti autosospeso da entrambe le cariche), si presenta come indipendente (anche se è stato iscritto al Pdl e ha contribuito alla stesura della Carta dei valori), sostenuto oltrechè dal Pdl, anche da alcune liste civiche. In questa competizione elettorale c’è una tendenza dei candidati a presentarsi come espressione della società civile, penso anche ad Enrico Musso e Marco Doria, come a voler prendere le distanze dalla vecchia concezione di fare politica, oggi vissuta in maniera negativa dai cittadini, ma la domanda che le pongo è: pensa davvero di riuscire – nel caso diventasse sindaco – ad attuare le politiche che ha in mente, insomma ad avere testa e mani libere di agire, considerando che dovrà districarsi con gli interessi che muovono i partiti che l’appoggeranno? In altri termini riuscirà a governare senza subire i ricatti dovuti alle logiche di partito?
Su questo potete starne certi. Mi conoscono e mi hanno accettato sapendo che sono un uomo libero. Quindi la libertà per me viene prima di tutto. Ovviamente questa libertà deve stare in un contesto condiviso. E se dovessero esserci dei punti sui quali non c’è condivisione penso che prevarrebbe il buon senso mio e dei miei compagni di viaggio. Sono un candidato indipendente perchè siamo in un contesto, anche a livello nazionale, in cui c’è una profonda evoluzione del sistema. La cosiddetta seconda repubblica, almeno come l’abbiamo conosciuta in questi ultimi anni, mi sembra sia giunta al suo crepuscolo. Dunque, se dobbiamo pensare un percorso nuovo per il bene comune dobbiamo farlo attraverso una strada che non è più quella dei partiti tradizionali. I partiti comunque continueranno ad esserci e forse nasceranno in forme nuove. Genova da sempre è una città laboratorio ed è giusto che questo esperimento parta dalla nostra città. L’obiettivo è ricondurre all’unità il mondo moderato. Visto che in questa fase ci sono molti candidati moderati, vorrà dire che considereremo il primo turno una sorta di primarie per scegliere chi affronterà il candidato della sinistra.
Inevitabilmente le devo chiedere il suo parere sulla realizzazione della moschea, visto che ha provocato polemiche il suo incontro con l’Imam ed il Pdl non sembra intenzionato a fare aperture su questo tema, lei come risponde alle critiche…
Io sono di matrice culturale cattolica quindi non posso neppure immaginare che altre forme di religione non dispongano di un luogo di culto degno ed adeguato. Detto questo però, bisogna vedere come viene gestita una questione così importante e che coinvolge una comunità numerosa come quella islamica. Diverse amministrazioni di sinistra hanno trattato l’argomento come fosse una pratica urbanistica. La comunità musulmana genovese ha un titolo giuridico in mano ed ha il diritto di vederlo riconosciuto. L’operazione è stata gestita male fin dall’inizio quando per il progetto fu scelta un’area in cui non si poteva realizzare, ovvero Coronata. In seguito l’amministrazione ha pensato al quartiere Lagaccio ma qui ha trovato molta difficoltà nel fare accettare l’operazione alla popolazione residente. Forse è necessario trovare un luogo dove vi sia maggiore accoglienza. Gli amici del Pdl che non hanno gradito il mio incontro con l’Imam sbagliano perchè io sto incontrando diverse figure istituzionali, sociali, culturali, di comunità. Stiano sereni perchè non intendo stravolgere le mie idee ma il mio è un pensiero aperto.
L’Immigrazione è una questione che in questi ultimi anni, in particolare da parte del centrodestra, è stata trattata soprattutto come una questione di sicurezza. Ma secondo lei, considerando anche il processo di integrazione in atto nella società, non è un tema che andrebbe affrontato dal punto di vista dei diritti e doveri di queste persone?
Sì, ma io parlerei di doveri e diritti. Invece della città dei diritti, che a parer mio è stata un esempio di declino, io vorrei istituire la città dei doveri. Certamente la popolazione immigrata deve essere inclusa socialmente. Pensiamo ai nostri emigranti che andavano in Germania, Belgio, America, inizialmente trovavano difficoltà ma in seguito si fermavano nei nuovi paesi e mandavano in Italia i loro guadagni che contribuivano ad aumentare il nostro Pil. Oggi noi stiamo subendo il processo inverso. Inoltre molte persone immigrate stanno pensando di tornare al paese natio dove investono le risorse guadagnate in Italia, impoverendo di conseguenza il nostro Pil. Per me non è un fatto positivo se queste persone tornano nelle nazioni di provenienza. Ciò significa che non siamo stati capaci di fare comunità ed offrire inclusione sociale. Ma quest’ultima deve partire dal rispetto, da parte degli immigrati, della nostra cultura e del nostro modo di vivere.
Il lavoro è uno dei punti centrali del suo programma, il porto deve essere rilanciato, lei cosa ne pensa della realizzazione del nuovo terminal di Voltri, un progetto osteggiato dai cittadini del ponente? è una priorità oppure prima occorre sfruttare a dovere le aree portuali esistenti?
Questa città è il suo porto, senza non esisterebbe. Il porto ha una potenzialità di sviluppo pari ancora a 2/3. Non svilupparlo come dovrebbe ha dell’incredibile. Genova è stata La Superba perchè il suo porto l’ha resa tale. E la comunità genovese è stata così intelligente da trovare, proprio nell’interesse portuale, il motivo di ricomposizione rispetto alle sue divisioni. Purtroppo negli ultimi anni neppure in questo ambito siamo riusciti ad andare d’accordo. Le vicende giudiziarie ne sono una lampante dimostrazione ed hanno comportato un grave deterioramento non solo nell’immagine del porto e delle persone coinvolte, ma anche in termini di risultati economici. Tutte le aree portuali vanno qualificate ed ottimizzate al meglio compresa l’area di Voltri che può dare risposta ad alcune esigenze particolari. I bacini di carenaggio devono essere sistemati una volta per tutte. Insomma il porto va rilanciato ed io in questi giorni ho incontrato i vertici della Culmv ed i lavoratori del porto – che rappresentano una risorsa fondamentale e da valorizzare – proprio per comprendere da vicino i problemi e provare a trovare dele soluzioni.
Sul tema grandi opere lei si è già espresso favorevolmente schierandosi contro chi dice sempre no. Ma secondo lei un’opera come il terzo valico – al di là delle considerazioni sull’utilità economica e sull’impatto ambientale – oggi in Liguria, ma più in generale in Italia, le istituzioni sono in grado di gestirla? Oppure vista la moltiplicazione dei costi che si registra solo nel nostro paese ed il concreto pericolo di infiltrazioni criminali, attualmente lo Stato non è all’altezza ?
Per quanto riguarda la moltiplicazione dei costi occorre essere molto attenti. Quando si avvia un cantiere i calcoli devono essere ben fatti cercando di evitare il pericolo di infiltrazioni mafiose che purtroppo sono presenti in Liguria ma anche a Genova, come denunciato più volte dal magistrato Anna Canepa. E se sarò sindaco in merito a questo problema garantisco che starò molto attento e vigile. Nello stesso tempo però le grandi opere vanno realizzate. In caso contrario noi continuiamo a praticare soltanto una prosecuzione del declino. A me non interessa andare a gestire il declino. Ci sono altri candidati che forse hanno questa passione. La teologia della decrescita non mi appartiene, anzi la aborro. Io credo che lo sviluppo sia necessario, se non altro perchè ho 4 figli e non vorrei che dovessero fuggire altrove per trovare lavoro e realizzarsi. In merito alla gestione di cantieri così complessi va ricordato che intorno ad essi ruotano dei tavoli interistituzionali. Il sindaco di un comune interessato deve pretendere un momento di confronto costruttivo affinchè i problemi vengano affrontati in maniera limpida e trasparente.
A proposito di gestione rifiuti cosa ne pensa del progetto inceneritore a Borzoli?
Scarpino è arrivato ormai al capolinea. La raccolta differenziata è imprescindibile e va potenziata. Per quanto riguarda il gassificatore non abbiamo ancora dei dati sufficienti per affermare con sicurezza che – considerato il notevole investimento necessario – sia questa la soluzione. Invece il termovalorizzatore di ultima generazione, installato a Vienna e Brescia, funziona. E nelle città nominate non mi pare che gli abitanti siano scontenti della sua presenza. Oltre a ridurre il problema, perchè eliminarlo non si può, il termovalorizzatore produce energia. Per quanto riguarda la sua collocazione sarà necessario realizzare uno studio approfondito e poi decidere.
Cosa ne pensa dell’invasione dei box su tutto il territorio e quale potrebbe essere la strada da seguire per far sì che la mobilità privata diminuisca ed al contrario aumenti l’utilizzo del trasporto pubblico locale?
Purtroppo hanno proliferato i box ed i posti auto anche perchè molti esercizi commerciali sono stati costretti a chiudere. Per ridurre la mobilità privata, mi riferisco soprattutto alle automobili perchè il trasporto sui mezzi a due ruote, con un’opportuna regolamentazione, secondo me va incentivato, occorre una risposta articolata sul versante del trasporto pubblico locale. Innanzitutto bisogna portare avanti quella che è diventata una vera e propria barzelletta, ovvero la metropolitana. Mentre il tpl va ripensato ma non solo in ambito cittadino. La Regione deve fare la sua parte, non può abbandonare i comuni della cintura. Penso ai cittadini di Valle Stura, Val trebbia, Valle Scrivia, Val Fontanabuona, che devono essere serviti adeguatamente dal tpl. Ci vuole insomma un ripensamento a livello regionale e questa sarà una delle prime condizioni che metterò sul tavolo.
Per quanto riguarda le società municipalizzate esse svolgono servizi essenziali come le manutenzioni, gestione rifiuti, tpl e oggi mostrano di non funzionare al meglio. La privatizzazione è una soluzione?
Io non sono ne pro ne contro le società a partecipazione pubblica. Ma ce ne sono alcune che versano in situazione fallimentare e non hanno prodotto risultati positivi. La manovra finanziaria del 2010 di Tremonti fornisce indicazioni precise in merito alle municipalizzate. Va a limitare e di molto l’operatività e l’ambito del personale. La gestione della forza lavoro deve essere necessariamente razionalizzata.
In tema di diritti, in questi giorni l’Europa si è espressa a favore di una concezione della famiglia che comprenda anche le unioni civili etero ed omosessuali. In alcuni Comuni di altre città è stato istituito il registro delle coppie di fatto. Qual è la sua opinione a proposito?
La risposta è articolata. Io non credo ci sia la necessità di un registro delle coppie di fatto. Primo perchè non è materia comunale bensì statale. Inoltre la nostra Costituzione già spiega cosa è la famiglia. Se io assumo un obbligo ed una responsabilità davanti alla comunità con un atto formale, vale a dire il matrimonio, per questo motivo ho dei diritti/doveri. Non capisco per quale ragione chi non intende assumere questa evidenza pubblica, debba godere dei medesimi diritti. Tra l’altro dobbiamo andare a vedere di che diritti parliamo. Se i diritti sono quelli della fiscalità, considerando quanto viene tartassata la famiglia, allora prima è necessario intervenire in questo ambito. Senza contare che è la disgregazione della famiglia il male principale di questo paese.
Matteo Quadrone
Era Superba – SPECIALE ELEZIONI COMUNALI 2012
Incontro con il candidato sindaco del centrosinistra Marco Doria
Incontro con il candidato sindaco del Gruppo Misto Enrico Musso
Incontro con il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle Paolo Putti
Incontro con il candidato sindaco del partito Italia Nuova Armando Siri
Incontro con il candidato sindaco del partito La Destra Susy De Martini
Incontro con il candidato sindaco di Primavera Politica Simonetta Saveri
Incontro con il candidato sindaco di Gente Comune Giuseppe Viscardi
Incontro con il candidato sindaco della Lega Nord Edoardo Rixi
Incontro con il candidato sindaco del Pcl Giuliana Sanguineti
Incontro con il candidato sindaco di Fratelli Fratellastri Sidimohamed Kaabour
Incontro con il candidato sindaco di Comunisti Sinistra Popolare Roberto Delogu
Incontro con il candidato sindaco di Portento per Genova Orlando Portento
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