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Prà: i residenti delle alture da anni inascoltati dal Comune

In Via della Torrazza non è mai stata completata l'installazione dell'illuminazione pubblica, in via Villini A. Negrone è assente un sistema di raccolta delle acque piovane


2 Marzo 2012Inchieste

Sono le promesse non mantenute quelle che più fanno infuriare il comitato di via della Torrazza, sulle alture di Prà. Abituato da anni a lottare con successo per le esigenze più elementari come un’adeguata rete idrica e fognaria, l’allaccio al gas, un sistema di raccolta delle acque piovane, la messa in sicurezza della strada e un trasporto pubblico degno di questo nome, certamente oggi non si spaventa a richiedere a gran voce il completamento dell’illuminazione pubblica, promesso da almeno 10 anni e ancora vanamente atteso.

Infatti la realizzazione della rete di illuminazione pubblica lungo tutta via della Torrazza, fa parte di una serie di interventi, previsti ufficialmente in almeno 4 protocolli d’intesa siglati dal Comune a partire dal lontano 2001, ritenuti indispensabili per il recupero del territorio collinare, per dare una risposta alle esigenze di vivibilità e sviluppo economico delle attività agricole alle spalle di Prà, in particolare la coltura in serra del basilico e per la ristrutturazione del complesso di Villa Sciallero, oggi proprietà di Arte che dalla riqualificazione dell’ex collegio San Giovanni ha ottenuto una ventina di appartamenti. Inoltre nel 2006 tali interventi sono stati inseriti nel piano di sviluppo rurale 2007-2013 con sostegno economico della Comunità Europea e l’anno successivo trovavano spazio nel piano triennale dei lavori pubblici 2008-2010 siglato dal Comune di Genova.

<<Questo territorio è fortunatamente considerato a vocazione agricola, è il polmone verde della delegazione di Prà e ciò ha permesso di evitare un’edificazione selvaggia – racconta Giuliana Verrando, anima e corpo del comitato – L’amministrazione ha dichiarato di voler salvaguardare questo presidio ma alle parole devono seguire i fatti.  Chi abita in zona si occupa della manutenzione e della cura del bosco, evitando i problemi che una natura lasciata a se stessa comporta, come l’erosione del terreno e i disastri conseguenti, frane e smottamenti che in Liguria sono un pericolo costante. Ma gli abitanti non devono essere lasciati soli dall’amministrazione comunale. O costretti ad abbandonare forzatamente questi luoghi. Sono ancora molti i problemi da risolvere a partire dalla messa in sicurezza di una strada con diverse curve pericolose non protette, scarsa illuminazione e una strettezza eccessiva che impedisce il passaggio dei mezzi di soccorso in caso di emergenza>>.

Ma come mai il Comune nonostante le numerose sollecitazioni è particolarmente restio a completare l’illuminazione? Secondo gli abitanti perché via della Torrazza è ufficialmente una strada vicinale ma considerata ad uso pubblico. Se finalmente fosse dotata dell’illuminazione pubblica passerebbe da vicinale a strada comunale e di conseguenza l’amministrazione sarebbe costretta a garantire la necessaria manutenzione e la messa in sicurezza. Parliamo infatti di una via che non raggiunge i 2 metri di larghezza, dove Amt non fa transitare un bus di linea e dopo anni di lotte il comitato ha ottenuto un servizio integrativo ma ancora insufficiente viste le numerose persone che ne usufruiscono.

<<Nel 2010 abbiamo trovato un valido interlocutore, l’ex Assessore Elisabetta Corda che è riuscita a far installare il primo lotto di illuminazione nella parte alta, vicino alle abitazioni– spiega Giuliana Verrando – Resta da avviare il secondo lotto che comprende tutta la via, un servizio utile per circa un centinaio di famiglie che abitano lungo la dorsale>>.

Dopo le dimissioni della Corda i cittadini non hanno perso le speranze perché ad aprile 2011 il nuovo Assessore allo sviluppo delle manutenzioni, Pasquale Ottonello ha promesso, alla presenza del comitato, che avrebbe completato i lavori avviati dal suo predecessore.

Ma da allora – sono passati ormai 10 mesi – nulla è cambiato e gli interventi per il completamento dell’illuminazione pubblica, previsti entro fine 2011, rimangono incompiuti.
<<I protocolli parlano di 1 palo punto luce ogni 30 metri lungo tutti i 5 km di strada, del consolidamento dei muretti di sostegno e del miglioramento della viabilità  – racconta la portavoce del comitato – Ma fino ad oggi ben poco è stato fatto. Inoltre i 4 lampioni led installati nel settembre scorso continuano a non funzionare e nonostante le nostre sollecitazioni non vengono sostituiti>>.

Ma sulle alture di Prà i problemi non riguardano solo via della Torrazza. Diverse criticità interessano infatti anche via Villini A. Negrone. Qui i disagi maggiori sono dovuti all’assenza di un sistema efficiente di raccolta delle acque.

<<Nel quartiere i palazzi scaricano l’acqua piovana direttamente sulla strada che tra l’altro è priva di marciapiedi – denuncia il Comitato di via Villini A. Negrone – Col passare degli anni l’acqua ha danneggiato gravemente il cavalcavia sovrastante l’autostrada A10 e la Società Autostrade non può intervenire se non vengono eseguiti interventi di regolamentazione delle acque, totalmente a carico di Comune e Municipio>>.

<<Parliamo di una strada stretta a doppio senso di marcia con molte curve a gomito ed assai trafficata – continua il Comitato – Sarebbe necessario trasformarla in un senso unico di marcia. I progetti sono esistenti da anni ma nulla è stato fatto. Da tempo, inoltre, è sparita la segnaletica di portata peso sul cavalcavia>>.

Via Villini A. Negrone termina in una zona di campagna molto abitata dove l’unica via comunale sta franando nel tratto che va dal civ. 19 al civ. 39. <<Se non si interviene tempestivamente i residenti rischiano di rimanere isolati>>, sottolinea il Comitato.

<<Nonostante alcune mozioni approvate in Consiglio Comunale e Municipale (il 12 gennaio il consigliere comunale Pdl, Lilli Lauro ha presentato un ordine del giorno relativo a via Villini A. Negrone approvato dalla maggioranza, ndr) via della Torrazza e via Villini A. Negrone non sono nei pensieri prioritari degli amministratori locali – conclude il comitato – Per la terza volta è saltato il sopralluogo in Via della Torrazza e Via Villini A. Negrone con l’Assessore alla Manutenzione, Pasquale Ottonello e la Municipalità VII Ponente. E’ da novembre 2011 che si chiede la presenza dell’Assessore sul nostro territorio. Ma anche questa volta l’appuntamento di mercoledì 15 febbraio è saltato con la solita scusa di impegno improvviso da parte dell’Assessore>>.

 

Matteo Quadrone

 


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