Un antico borgo di pescatori, autentica gemma del levante genovese. Boccadasse è uno dei luoghi più belli d'Italia
Si dice che i primi ad approdare sulla spiaggia di Boccadasse furono dei navigatori spagnoli. Le imbarcazioni improvvisamente si imbatterono in una forte mareggiata e fu proprio la piccola insenatura a salvarli da una morte certa. Per questo decisero di insediarvisi, dando vita ed anima a quello che tutt’oggi è uno dei borghi più belli della nostra città.
Leggenda a parte, le origini di questo antico borgo di pescatori sono ancora incerte. Il nome, con tutta probabilità, fa riferimento al torrente Asse che percorreva l’attuale via Boccadasse per poi sfociare nella baia nei pressi di via Aurora, da li’ probabilmente il termine “Bocca dell’ Asse”. Un’altra teoria afferma che il nome sia semplicemente “l’italianizzazione” del termine genovese “boca d’aze” ovvero bocca d’asino, proprio a causa della particolarissima forma dell’insenatura.
Oggi Boccadasse e’ un quartiere di 5 km quadrati di superficie e conta 5.000 abitanti, ma il caratteristico colpo d’occhio offerto dalla particolarissima conformazione del borgo è pressoché invariato da almeno trecento anni.
Dopo la costruzione dell’arteria stradale di corso Italia nei primissimi anni del ‘900, Boccadasse diventa il punto di ritrovo di moltissime famiglie genovesi dopo la classica passeggiata della domenica pomeriggio.
Nel borgo fiorirono le prime botteghe, come l’antica latteria igienica du sciu Amedeo, divenuta gelateria negli anni sessanta, una delle prime in Italia a produrre gelato artigianale per tutto l’anno. A pochi passi di distanza sorgeva la storica bottega del Lallo, il maestro d’Ascia, abile artigiano costruttore di barche in legno per pescatori. La bottega ha definitivamente chiuso la propria attivita’ nel dicembre dell’anno scorso, portando via con sé un patrimonio immenso di antichissimi attrezzi e segreti del mestiere.
Sin dalle antiche origini Boccadasse era un borgo di pescatori. Si narra che sul finire del XIX secolo quasi tutti i giorni, soprattutto nei mesi estivi, la spiaggia diventava vero e proprio mercato a cielo aperto frequentato da tutti gli abitanti della “Genova bene”, gli unici in grado di raggiungere agevolmente la spiaggia visto che corso Italia ancora non esisteva. Oggi si possono ancora ammirare, soprattutto alle prime ore del giorno, pescatori che rammendano reti… consapevoli continuatori di una tradizione plurisecolare.
Si dice che la famosa “gatta” cantata da Gino Paoli fosse uno dei tanti gatti che ancora oggi siedono sulle barche dei pesactori in attesa di un piccolo spuntino. Il cantautore, infatti, abitò a Boccadasse per molti anni.
Un’ultima curiosità che forse molti di voi non sanno: Boccadasse da il nome ad un quartiere di Buenos Aires in passato prevalentemente occupato da emigrati genovesi. Il quartiere in questione è la Boca, patria natia della famosa squadra di calcio Boca Juniors, soprannominata proprio per questo motivo dagli argentini “zeniexes”, in onore delle antiche origini genovesi.
Foto e video di Daniele Orlandi