Un gruppo di blogger amanti della bicicletta riprende un'iniziativa del quotidiano londinese "Times" e lancia un appello per evitare incidenti stradali
In questi giorni molti utenti di Twitter hanno rilanciato e condiviso l’hashtag #salvaiciclisti, intorno al quale si è mosso un dibattito partito da Oltremanica e che sta coinvolgendo un gruppo sempre più numeroso di blogger amanti delle due ruote.
Cosa accade? Lo scorso 2 febbraio il giornale inglese Times ha pubblicato otto regole per evitare incidenti stradali che vedono coinvolti i ciclisti: secondo una ricerca, in Inghilterra negli ultimi dieci anni sono morti 1.275 ciclisti per la negligenza di chi si muove su strada.
Un gruppo di quaranta blogger italiani riprende il tema, sottolineando che il corrispettivo numero nel nostro Paese è ben maggiore: 2.556 ciclisti morti nell’ultimo decennio. Per questa ragione il web si sta mobilitando nel rilanciare le otto regole inglesi, perché vengano adottate nel nostro Codice Stradale e aiutino a salvare delle vite.
Queste le otto regole:
1. Gli autoarticolati che entrano in un centro urbano devono, per legge, essere dotati di sensori, allarmi sonori che segnalino la volta, specchi supplementari e barre di sicurezza che evitino ai ciclisti di finire sotto le ruote.
2. I 500 incroci più pericolosi del paese devono essere individuati, ripensati e dotati di semafori preferenziali per i ciclisti e di specchi che permettano ai camionisti di vedere eventuali ciclisti presenti sul lato.
3. Dovrà essere condotta un’indagine nazionale per determinare quante persone vanno in bicicletta in Italia e quanti ciclisti vengono uccisi o feriti.
4. Il 2% del budget dell’ANAS dovrà essere destinato alla creazione di piste ciclabili di nuova generazione.
5. La formazione di ciclisti e autisti deve essere migliorata e la sicurezza dei ciclisti deve diventare una parte fondamentale dei test di guida.
6. 30 km/h deve essere il limite di velocità massima nelle aree residenziali sprovviste di piste ciclabili.
7. I privati devono essere invitati a sponsorizzare la creazione di piste ciclabili e superstrade ciclabili prendendo ad esempio lo schema di noleggio bici londinese sponsorizzato dalla Barclays.
8. Ogni città deve nominare un commissario alla ciclabilità per promuovere le riforme.
Marta Traverso
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