Il giorno di San Valentino si svolge in piazza de Ferrari un ballo collettivo ideato dall'autrice de "I monologhi della vagina": ne parliamo con le referenti di Se non ora quando a Genova
Una donna su tre, nel mondo, è stata stuprata o picchiata nella sua vita. Un miliardo di donne violate è un’atrocità. Un miliardo di donne che ballano è una rivoluzione.
Eve Ensler, nota in tutto il mondo per essere l’autrice dell’opera teatrale I monologhi della vagina, ha creato nel 1998 V-Day (dove la lettera V sta per Valentino, Vagina, Vittoria), un movimento che si batte contro ogni forma di violenza sulle donne: stupri e abusi, mutilazioni genitali, schiavitù sessuale e ogni reato che nel mondo è commesso contro il genere femminile.
Un movimento che da anni promuove eventi, manifestazioni e rappresentazioni teatrali per sensibilizzare su questo tema e raccogliere fondi, e che nel suo 15° anniversario ha organizzato un flash mob in contemporanea mondiale, con la speranza che almeno un miliardo di persone (“one billion” in inglese) si raduni in strade e piazze per dire No alla violenza.
One billion rising si terrà il giorno di San Valentino, ossia giovedì prossimo 14 febbraio: l’appuntamento di Genova è alle 17 in piazza De Ferrari ed è coordinato dalla sezione locale di Se non ora quando, in collaborazione con Rete di donne per la Politica, CGIL Genova e Liguria e altre associazioni del territorio.
Proprio Se non ora quando festeggia in questi giorni il suo secondo anno di vita: il movimento è nato infatti in occasione della grande manifestazione di piazza del 13 febbraio 2011.
Eva Provedel e Roberta Trucco tracciano un bilancio dei due anni di attività: «Il Comitato Se non ora quando Genova ha avuto un impatto significativo sulla città, in particolare impegnandosi su due temi. Il primo è la rappresentanza: durante la campagna elettorale comunale ci siamo poste come interlocutrici tra i candidati Sindaci delle diverse forze politiche e la cittadinanza, ponendo la questione della necessità di un bilanciamento tra sguardo femminile e maschile. L’attuale Sindaco si è impegnato e ha poi costituito nei fatti una giunta paritaria, con 6 Assessore e 5 Assessori. Abbiamo quindi precorso in piccolo l’approccio nazionale di Senonoraquando all’attuale campagna elettorale. Il secondo è Città più vivibile, con il progetto Inciampando s’immagina realizzato nell’ambito del Festival della Scienza 2012. Per collaborare con Senonoraquando Genova si può scrivere a senonoraquandogenova@gmail.com».
Progetti importanti, che si uniscono ad altrettante lodevoli iniziative in città, a partire dal lavoro dei centri antiviolenza: «Il Comitato ha svolto diverse iniziative per sensibilizzare la cittadinanza e le giovani generazioni sul tema della violenza sulle donne legato agli stereotipi che pervadono la nostra cultura, e per informarle della presenza di centri antiviolenza in città. A giugno 2012 ha svolto una ricerca approfondita sulla storia della donne uccise dagli uomini quell’anno (quasi 130) e ha proposto un allestimento di scarpe per simbolizzare l’assenza di quelle donne. Si tratta infatti di un problema culturale aggravato dalla mancanza di supporto e leggi adeguate, per cui organismi internazionali come l’ONU hanno più volte redarguito e minacciato di sanzioni il nostro Paese. Inoltre il comitato ha aderito alla richiesta formale alle istituzioni di rifinanziamento ai centri antiviolenza, e in particolare al centro antiviolenza di Via Mascherona di gestione pubblica. Alla fine il centro ha ottenuto un rifinanziamento valido per tutto il 2013. Snoq si unisce alle altre associazioni sul territorio genovese per spingere affinché i finanziamenti diventino regolari, garantendo la continuazione e il funzionamento ottimale dei centri antiviolenza».
Tornando al flash mob, ecco i requisiti per partecipare: vestirsi di rosso o di nero, avere addosso un logo di One billion rising ben visibile e imparare la coreografia curata da Debbie Allen sulle note di sulle note dell’inno Break the chain.
Oltre alla coreografia in piazza, che sarà guidata dalla Compagnia Teatro Danza Duende, vi sarà l’esibizione musicale di un quartetto di archi e clarini di musiciste del Teatro Carlo Felice e letture di un testo, scritto appositamente da Eve Ensler, a cura degli attori Nella Bozzano, Simona Fasano, Pino Petruzzelli e Anna Solaro.
Come spiegano Eva e Roberta, «One Billion Rising farà tremare la terra, unendo uomini e donne attraverso la danza, che come scrive Eve Ensler: “È pericolosa, gioiosa, sensuale, sacra, dirompente, contagiosa, e rompe le regole. Si può ballare in ogni momento, in ogni luogo, con chiunque, e gratis”. Il ballo unisce e spinge ad andare oltre: questo è il cuore di One Billion Rising».
Marta Traverso