Ciclisti improvvisati, maschere e travestimenti, ma anche improbabili mezzi di trasporto. Una gara senza eguali con partenza dal Porto Antico di Genova
Domenica 27 maggio, “Cercasi ciclisti improvvisati, in perenne tragico eccesso con la famosa goliardica triade Bacco Tabacco & Venere e sedentari impenitenti, possibilmente sotto o sovrappeso, sputati dalla fortuna e obbligatoriamente amanti della bella vita”, in tal modo viene presentata la cosiddetta “Coppa del Mondo per corridori ipodotati” o Trofeo Fantozzi, un nome, un programma.
La premessa di questa domenica, diversa dalle solite, non lascia dubbi su ciò che offre: sicuro divertimento, un po’ di sano sport, un’occasione per “guardare” la città che, nella normalità, percorriamo senza vedere, e tanta consolazione per quel fisico cha mal si adatta agli stereotipi da top model o alle forme felinesche di Andrew Howe, per quel fianco che ricorda la donna anfora botticelliana, per quelle maniglie che puoi anche chiamare dell’amore ma che di amorevole non hanno nulla.
Un giorno di festa, dunque, per ritrovare la gioia di lasciare fluire i capelli nel vento come novelli Jack e Rose sulla prua del Titanic, per guardare a un traguardo non come una cosa impossibile, riservato a superdotati recordmen e, soprattutto, alla consapevolezza che, quando la fronte comincia ad imperlarsi di quelle fastidiose goccioline di sudore, spie traditrici delle nostre inconfessabili deroghe culinarie nonché dell’innata pigrizia pantofolaia, si può, comodamente, rifiatare, lasciando rianimare la lingua che protrude dalla bocca in cerca di refrigerio.
Si, perché, dal programma si evince che questa “passeggiata”, in alcuni punti, rischia di mettere a dura prova un cuore innamorato degli agi della vita: partenza dal Porto Antico, ore15.00, fin qui tutto bene; corso Aurelio Saffi, domanda: come si arriva in cima? Mettendo il più comodo dei rapporti per una salita da lumaca… ma con qualche certezza di sopravvivere? Facendosi trainare da una “macchina di appoggio” di un amico compiacente? Scendere e andare a piedi sospingendo quel mezzo che sembrava amico ma che si è “piantato” come un somaro riottoso?
Per gli scampati, da qui, tutta discesa e pianura godendo della vista a mare della brutta fotocopia della Promenade des Anglais, ovvero Corso Italia, con una tappa nei pressi del Circolo di Pesca Dario Schenone, per “un tuffo con bici al seguito” (mi sono rifiutata di indagare su tale prestazione, meglio la suspense che la certezza) e, poi, di seguito, fino alla chiesa di Boccadasse. In questo punto, consiglierei una fermata, non prevista, ma d’obbligo. Tra le fresche mura dell’edificio religioso chiedete accoratamente la grazia di una vigoria sovrumana, requisito indispensabile, per affrontare via Felice Cavallotti, poeta, politico, storico italiano, il cosiddetto “bardo della Democrazia”, la cui triste fine (morì in un duello col conte Ferruccio Macola) rischia di accumunarvi quando vi accingerete a sfidare questo lungo tratto in salita.
Conquistato trionfalmente l’incrocio con via Orsini, meta che meriterebbe un “Gran Premio della Montagna”, giù spediti fino al Monumento di Quarto dove, come un esercito di novelli eroi, seppur non in mille, si ritroverà la compagnia “dell’Unità dei Sedentari” per una sosta e per un dovuto rifornimento “ipercalorico” all’insegna del “guai a perdere un etto di sovrappeso!”.
E il ritorno? Meglio non parlarne, basta ricordare che le discese si tramutano in salite! In realtà il percorso varia, ma cambia poco in termini di fatica, prevedendo una deviazione verso lo stadio Carlini dove il Cus Genova Rugby disputa i Play Off per un ritorno in serie A, senza, ovviamente, transitare per via Sturla, il che si trasformerebbe in un suicidio di massa.
Salvo eventuali dispersi, il traguardo è previsto al Porto Antico alle 18,45 dove si svolgerà la premiazione di questa massa di improvvisati Fantozzi e, per non venir meno allo spirito goliardico di questa iniziativa, sono previsti premi speciali per i perseguitati dalla “sfiga”, cioè quelli incappati in forature e cose simili…
Il primo di questi regali speciali lo darei agli organizzatori che si sono visti richiedere dal Comune ben 19000 euro per l’impiego di 25 vigili necessari… Alla fine, i “cantunè” saranno solo 8, spero, per non dare multe per “eccessiva imbranatura”.
Adriana Morando