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Figosa, progetto made in Zena: la tracolla che fa il giro del mondo

Una tracolla in cuoio per macchine fotografiche analogiche. L'idea di due giovani artigiani genovesi, Andrea e Laura, sta facendo il giro del mondo grazie alla vendita sul web. Ma loro preferiscono i rapporti personali e fanno il tifo per i negozi tradizionali


10 ottobre 2013Notizie

FigosaUn progetto tutto genovese, frutto della passione di due giovani artigiani amanti della fotografia e delle macchine fotografiche da collezione. “Figosa” è una tracolla di cuoio, adatta soprattutto per macchine fotografiche analogiche o per moderne mirrorless, che i nostri due trentenni, Andrea e Laura,  producono artigianalmente nel loro studio.

«L’idea nasce dalla necessità di avere alcune tracolle in stile vintage per la nostra collezione di vecchie macchine fotografiche. Per poter rendere infatti le nostre macchine antiche utilizzabili – racconta Andrea – oltre al cercare i rullini giusti, serviva una cosa fondamentale: delle tracolle che potessero essere adeguate, confortevoli e con il giusto stile!»

Ed è proprio da qui che nasce Figosa (il nome deriva da una citazione dal film Zoolander):  «Il progetto è ai primi passi, ma stiamo ricevendo sempre più riscontri positivi sia dai nostri fan sia dai nostri clienti. Non ci saremmo mai aspettati un simile seguito!»

Il risultato che sono riusciti a ottenere Andrea e Laura è andato di gran lunga oltre le aspettative. Sul web si trovano decine di ottime recensioni da parte di blog e riviste online del settore, sia nazionali che internazionali. «Abbiamo quindi dato vita al nostro shop online e siamo rimasti subito colpiti dai risultati. Le vendite sono all’ordine del giorno e questo ci riempie di orgoglio. Attraverso il web abbiamo venduto diverse tracolle in tutto il mondo, dall’Australia agli Stati Uniti d’America». Ma guai a parlar loro di e-commerce come soluzione per il futuro… «Siamo artigiani e la vendita online è stata ed è una parentesi per farci conoscere e muovere i primi passi. Le nostre tracolle si possono trovare da qualche tempo nei negozi di fotografia e speriamo sia sempre maggiore il loro interesse, in modo da eliminare la nostra vendita diretta online. Io mi auguro di tutto cuore che i “negozi fisici” ritornino in auge, come era prima dell’avvento dell’e-commerce. I rapporti personali sono troppo importanti per essere soppiantati a causa di un prezzo più basso che si può ottenere su internet».

Per ogni Figosa spedita in giro per il mondo, i ragazzi allegano una lettera al cliente invitandolo a scattare foto con la Figosa “in uso” e a seguire il progetto sui vari social network. «Ci piace allacciare rapporti umani con tutti coloro che usano una nostra tracolla. Ci piace sapere che quella macchina fotografica rimasta per tanto tempo su una mensola a prendere polvere, ora grazie a Figosa viene portata in giro quotidianamente. Per questo pensiamo che Figosa possa essere d’aiuto agli amanti della fotografia analogica, può ridare vita a una macchina fotografica che era diventata un semplice soprammobile. Da questo nasce anche il nostro slogan “Don’t leave it at home!”… non lasciarla a casa!».

Viene naturale, infine, considerata la passione di Laura e Andrea per la fotografia “old style”, chiedere… Quale futuro per la fotografia analogica? «Noi non pensiamo che l’analogico possa riprendersi lo spazio rubato dal digitale… Noi ne siamo certi! Ci sono diversi articoli che fanno riferimento a statistiche da cui si evince che le pellicole stiano avendo una seconda giovinezza. Il fascino della fotografia analogica non ci ha mai abbandonati. E’ stata messa in ombra dal digitale, questo è vero, ma a differenza di molti altri strumenti non ha mai cessato di vivere».

 

 


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