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Luce, gas, telefono: assistenza e tecnici in subappalto

Niente tecnici che fanno direttamente capo alle compagnie, ma soggetti di una ditta in appalto (o sub appalto a seconda delle situazioni) che esegueno il lavoro. Meno responsabilità da parte del gestore a scapito dell'utente


10 Ottobre 2013Rubriche > Consulenza Online

telefonoQuesta settimana mi preme fare luce sui subappalti, sostantivo che avrete sentito nominare più e più volte, ma su cui occorre precisare alcune cose.

Quando un soggetto riceve una commissione (per meglio dire, l’incarico per eseguire una prestazione di fornitura o di servizi), può succedere che questi “deleghi” parte del lavoro ad un altro soggetto. Mi spiego meglio: per la manutenzione delle strade comunali, il Comune di Genova ha affidato in appalto ad Aster la manutenzione. Se Aster delegasse ulteriormente una parte del suo lavoro, lo farebbe sotto la forma del sub-appalto.

Ma questo è un caso tutto sommato semplice. Purtroppo, veniamo a scoprire che anche nel campo delle utenze domestiche (luce , gas e telefonia), la legge degli appalti pare inesorabilmente vigente. Con problematiche che si ripercuotono sui cittadini malcapitati.

Per esempio, se vi capita di dover traslocare una linea telefonica di Telecom Italia, chiamate il 187 (se siete privati) o il 191 (se siete imprenditori – professionisti) e fate la dovuta richiesta.
E qui viene il bello; voi pensate che vengano dei tecnici Telecom, con tanto di tesserino di riconoscimento, invece vedrete arrivare un soggetto di una ditta in appalto (o sub appalto a seconda delle situazioni) che esegue il lavoro.

Voi vi chiederete a questo punto: “Che cosa cambia?” Nulla se il lavoro viene svolto correttamente e nell’immediatezza.
Ma se per qualche motivo il tecnico di turno non è in grado di compiere il trasloco della linea da voi richiesto, iniziano i guai… Questo signor tecnico comunica alla ditta madre (Telecom Italia) la mancata esecuzione del lavoro e Telecom vi comunicherà la data in cui il tecnico tornerà… magari una settimana dopo! Nel frattempo voi avete traslocato e vi trovate con i mobili nella nuova casa (o nel nuovo ufficio) e la linea telefonica nella vecchia. E che cosa potete fare ?
Protestare al 187 o al 191, voi mi risponderete…
Esatto. Peccato che il call center si rifà a quanto dicono i tecnici, i quali, secondo la suadente voce della signorina che sta all’altro capo, hanno sempre ragione perché la loro parola, o meglio, la loro relazione tecnica, è incontrovertibile….

Qual è la morale della favola?

1. La Telecom, nel caso di specie, è certamente responsabile della linea telefonica (di sua gestione…) ma ribalta su altro soggetto la propria “mala gestio”;
2. Per il consumatore/utente diventa assai difficile risolvere un problema come quello prospettato, in quanto, di fatto, perde di vista l’unico riferimento certo che aveva, ossia la compagnia telefonica stessa.
E, paradossalmente, finisce che la compagnia telefonica perde di vista pure se stessa…

 

Alberto Burrometo

Per segnalazioni, domande e richieste di consulenza scrivere a progetto.up@gmail.com oppure redazione@erasuperba.it. La rubrica “Consulenza Online” vuole essere un filo diretto con i lettori, il presidente dell’ associazione Progetto Up Alberto Burrometo è a vostra disposizione.


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