Era Superba magazine online dedicato alla città di Genova. Notizie, inchieste e interviste, video e rubriche di approfondimento

  • Home
  • Notizie
  • Approfondimenti
  • Ambiente
  • La città che cambia
  • Interviste
  • Editoriali
  • Seguici
    • Facebook
    • Twitter
    • RSS Feed
    • LinkedIn
    • Youtube

Andrea Ceccon, il poliedrico: musica, teatro e televisione

L'artista genovese ha vinto per due volte il Premio Tenco, diplomato allo Stabile, ha fatto parte dei "Cavalli Marci" e ha fondato le "Voci Atroci"


28 Novembre 2011Interviste

Andrea CecconAndrea Ceccon e’ uno che riesce a sorprendere. Sorprende soprattutto perche’, anche in una chiacchierata privata, si rivela capace di spunti e considerazioni in grado di strappare il sorriso, ma non prive di un certo acume. Benche’ gia’ piuttosto conosciuto in Liguria e non solo, Ceccon ha raggiunto la piu’ vasta notorieta’ partecipando a Colorado Cafe’ insieme agli amici/colleghi Enrique Balbontin e Fabrizio Casalino (con i quali ha dato vita a popolari sketch come i savonesi, il maestro di vita Rabartha e gli scontrosissimi operatori turistici liguri, con la proverbiale “torta di riso” sempre finita).

Ma Ceccon non e’ solo questo… Trombettista, cantante, attore di teatro, compositore, ha lavorato con Giorgio Gaber e i Matia Bazar, ha vinto due volte il premio Tenco, ha fatto parte dei “Mau Mau” e dei “Cavalli Marci”, ha fondato le “Voci Atroci” (con cui ha vinto il premio Quartetto Cetra) e recentemente ha scritto anche un libro, “Vapfan-ghala”, edito da DeAgostini. Un personaggio poliedrico.

Andrea, cominciamo dai tuoi esordi. Oggi sei un comico, ma in realta’ nasci musicista….
Ho studiato tromba al conservatorio, ma piu’ che altro ho sempre scritto “belinate”!

Cioe’…?
Si, insomma: cose che facciano ridere. Vedi, per me la musica e’ una cosa seria: mi hanno sempre insegnato che il musicista sta nella buca dell’orchestra. Ho scritto tantissime canzoni, ma la canzone non e’ solo musica: e’ anche parole. E le parole hanno un livello di comunicativita’ differente: e’ piu’ facile per la gente seguirle. Oggigiorno “La Musica” la capiscono in pochi.

Hai studiato anche recitazione…
Si, allo Stabile. Per me il teatro e’ piu’ affascinante della musica, piu’ vario. Nel teatro hanno la loro importanza anche cose che non ti aspetteresti: che so, ad esempio la falegnameria! Quando ho conosciuto Balbontin lui faceva gia’ quelle cose su Savona, ma io all’epoca stavo ancora lavorando con la Finocchiaro, se non ricordo male. Sai, all’inizio… mettersi a fare quelle “macchiette”, per chi viene dal teatro… Insomma: per trascinarmi, me l’hanno dovuto menare!

Nelle vostre parodie spesso viene fuori lo stereotipo del genovese. Qual e’ il tuo rapporto con la citta’?
Per me Genova e’ una citta’ unica: davvero, non riesco a parlarne male… Vedi, anche quando facciamo gli sketch tipo “torta di riso”, non e’ che non ci sia della verita’ dietro: vai in giro e ti rendi conto che la gente e’ proprio cosi’… Ma sotto sotto mi piace.

Ti piace…??
Si! Non che ogni tanto un sorriso in piu’ non guasti… Ma mi rendo conto che anch’io sono cosi’: se mi chiedi una cosa due volte, la seconda ti ho gia’ mandato a fare in culo! In fin dei conti, questo non mi dispiace completamente: mi piacciono i genovesi testardi, duri come sassi e indipendenti; mi piace il fatto che in generale non siamo “fighetti”. Se prendi Bologna, noti che tutto si standardizza dopo un minuto: la gente nelle mode ci crede veramente. Genova certo non le nega: le assorbe. Ma e’ anche in grado poi di filtrarle.

Non l’avevo mai vista in questa prospettiva… Ma non e’ strano che tra i genovesi, che sono percepiti (e si percepiscono) come un popolo scontroso, di “musoni”, siano venuti su tanti comici?
Nient’affatto: Genova e’ il migliore habitat culturale.

In che senso, scusa…?
Perche’, come ti dicevo prima, sono tutti cocciutamente indipendenti. Ognuno si tiene il suo modo di pensare, si intestardisce, non assimila. E questo crea un crogiuolo di opinioni diverse che mantiene l’ambiente vivace. Col risultato che anche i discorsi che si sentono al bar, a ben vedere, sono interessanti e seguono quasi sempre una certa logica.

In effetti… Cosa mi dici, infine, del tuo rapporto con la televisione? Tu sei un comico che viene definito “di sinistra”: com’e’ lavorare a Mediaset?
Guarda, le mie idee politiche sono ben note… Pero’ io sono per lo humor, non per la politica. Certo, ho visto “censurare” qualche battuta su Berlusconi, ma, alla fine della favola, solo perche’ erano volgari e gratuite. A me non piace parlare di queste cose: non mi piace la televisione che parla della televisione. La TV a casa non ce l’ho nemmeno! Quando mi presentano gente conosciuta, il famosissimo tal dei tali, io molte volte non lo riconosco: per me vale come un gatto schiacciato dal camion!

Andrea Giannini


  • artisti, attori
  • tweet
Potrebbe interessarti anche
  • Pronta la terza edizione della biennale “Le Latitudini dell’Arte”. A Palazzo Ducale dal 16 luglio
    Pronta la terza edizione della biennale “Le Latitudini dell’Arte”. A Palazzo Ducale dal 16 luglio
  • Artisti di Strada, il nuovo regolamento è realtà. Il Tavolo permanente di indirizzo verificherà la sua attuazione
    Artisti di Strada, il nuovo regolamento è realtà. Il Tavolo permanente di indirizzo verificherà la sua attuazione
  • Artisti di Strada, in arrivo il nuovo regolamento: Genova riconosce il valore dei “buskers”. Dubbi su sistema prenotazioni per luoghi di interesse
    Artisti di Strada, in arrivo il nuovo regolamento: Genova riconosce il valore dei “buskers”. Dubbi su sistema prenotazioni per luoghi di interesse
  • Mimo Spyro, incontro con l’artista greco dei vicoli. «Non annoiarsi è molto prezioso»
    Mimo Spyro, incontro con l’artista greco dei vicoli. «Non annoiarsi è molto prezioso»
Altri articoli di questa categoria
  • La pandemia e le responsabilità degli adulti. Bruno Morchio: “Ai ragazzi serve la rielaborazione critica della realtà”
    La pandemia e le responsabilità degli adulti. Bruno Morchio: “Ai ragazzi serve la rielaborazione critica della realtà”
  • Torna il Suq, presentata l’edizione numero 19. Teatro, musica, danza, incontri e cucine dal mondo nel ricordo di Roberta Alloisio
    Torna il Suq, presentata l’edizione numero 19. Teatro, musica, danza, incontri e cucine dal mondo nel ricordo di Roberta Alloisio
  • Comune di Genova deroga sull’ordinanza anti movida per 2 Giugno e San Giovanni. Tutti gli appuntamenti per la Festa della Repubblica
    Comune di Genova deroga sull’ordinanza anti movida per 2 Giugno e San Giovanni. Tutti gli appuntamenti per la Festa della Repubblica
  • Anche Genova al G7 di Taormina con l’Ecce Homo di Caravaggio ambasciatore dei Musei di Strada Nuova
    Anche Genova al G7 di Taormina con l’Ecce Homo di Caravaggio ambasciatore dei Musei di Strada Nuova

Lascia un Commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Libri

The Black Bag, come ripulire il mondo dalle nostre cattive abitudini

The Black Bag, come ripulire il mondo dalle nostre cattive abitudini

Ludovica Squadrilli ci racconta come si possano intrecciare socialità e impegno civico
‘Ascoltami ora’, Maricla Pannocchia e il mondo difficile dei bambini oncologici

‘Ascoltami ora’, Maricla Pannocchia e il mondo difficile dei bambini oncologici

‘Storie vere di un mondo immaginario’, il viaggio nel tempo e nella Liguria di Dario Vergassola

‘Storie vere di un mondo immaginario’, il viaggio nel tempo e nella Liguria di Dario Vergassola

Editoriali

Tre anni da Ponte Morandi, ma è come se fosse domani

Tre anni da Ponte Morandi, ma è come se fosse domani

Cosa è cambiato in questi anni, e cosa è rimasto uguale: decine di viadotti arrivati a fine vita, per i quali "manca solo la data del decesso"
Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse

Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse

Coronavirus e informazione, quando l’assembramento selvaggio diventa un format

Coronavirus e informazione, quando l’assembramento selvaggio diventa un format

Genova Anno Zero: Ponte Morandi

Ponte Morandi e quell’anno zero che non è mai arrivato a Genova

Ponte Morandi e quell’anno zero che non è mai arrivato a Genova

A cinque anni dal crollo la città è ancora sotto l’ipnosi di una rinascita che non c’è
Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua

Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua

Ne demolissero altri cento

Ne demolissero altri cento

Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione

Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione

Seguici su Twitter e Facebook

Tweets von @"Era Superba"

Archivio Articoli

Era Superba - Copyright © 2025 | Codice ISSN 2281-471X
  • Contatti
  • Redazione
  • Privacy
  • Archivio Rivista