Partita ufficialmente l'acquisizione dei beni immobili derivati dalla confisca Canfarotta: lo sgombero ha interessato case a Coronata, Sampierdarena e Centro Storico
Questa mattina le Forze dell’Ordine, con l’ausilio della Polizia Municipale, hanno proceduto alle operazioni di sgombero di alcuni immobili confiscati, ancora occupati dalla famiglia Canfarotta. Gli sgomberi riguardano una palazzina di Coronata, una in Salita Padre Umile, e due appartamentl, in via Stefano Canzio a Sampierdarena e in via Macelli di Soziglia, nel cuore del Centro storico: questi ultimi sono ricompresi nella delibera di acquisizione approvata lo scorso 14 febbraio in Consiglio comunale, che riguarda complessivamente undici immobili, e il cui formale trasferimento avverrà con un decreto emanato dall’Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati.
Per completare l’acquisizione al patrimonio indisponibile del Comune di Genova degli immobili inseriti nella delibera si dovranno attendere ancora alcune settimane. L’Amministrazione, al contempo, ha costituito al proprio interno un gruppo di lavoro tecnico per coordinare l’attività dei propri diversi settori, al fine di una più celere restituzione alla collettività dei beni confiscati; il Comune si appresta inoltre ad istituire un tavolo di dialogo aperto alle realtà associative territoriali impegnate sul tema «Sono passaggi indispensabili al raggiungimento dell’obiettivo del recupero complessivo di questi immobili e del loro utilizzo come bene comune – dichiara l’assessore alla Legalità e Diritti Elena Fiorini – lo strumento della confisca è infatti sempre più applicato e diffuso, anche nelle regioni del Nord Italia, ed occorre dotarsi di nuovi strumenti di lavoro che possano consentire, in futuro, un intervento più celere e una migliore organizzazione del lavoro».