Era Superba è il magazine online dedicato alla città di Genova. Notizie, inchieste e interviste, agenda eventi, video e rubriche di approfondimento

  • Home
  • Notizie
  • Approfondimenti
  • Ambiente
  • La città che cambia
  • Interviste
  • Editoriali
  • Seguici
    • Facebook
    • Twitter
    • RSS Feed
    • LinkedIn
    • Youtube

Ghettup Tv: i video della Casa di Quartiere in centro storico

Nel 2010 inaugura, in vico Croce Bianca, GhettUp Casa di Quartiere: tra i vari progetti una web tv che racconta Genova e il mondo, alcuni video sono in mostra a Palazzo Ducale fino a domenica 23 giugno


19 Giugno 2013Notizie

ghettup-tvIL PRECEDENTE

Giugno 1985: inaugura nel centro storico di Genova – prima in via San Lorenzo, successivamente a Palazzo Imperiale – la galleria d’arte Leonardi V-Idea, creata da Rosa Leonardi con l’obiettivo di ospitare mostre e iniziative di sperimentazione di video arte (la V del nome della galleria sta appunto per video). La prima mostra è una personale dei GMM (Giovanotti Mondani Meccanici), un collettivo nato nel 1984 e considerato pioniere nella video e computer art in Italia, in anni in cui l’utilizzo dei computer non era così diffuso come oggi.

Febbraio 2010: in vico Croce Bianca apre GhettUp Casa di Quartiere, uno spazio che fa parte di un più ampio progetto sociale denominato ToGhettoToghether. A seguito di un bando del Municipio Centro Est per i Contratti di quartiere (progetti di riqualificazione di zone urbane in forte degrado), una rete di associazioni guidate dalla Comunità San Benedetto al Porto hanno attivato cinque progetti di riqualificazione del Ghetto, finanziati con 7,5 milioni di euro da Regione e Ministero delle Infrastrutture, uno dei quali è appunto la Casa di Quartiere.

Qui si svolgeranno attività di vario tipo, gratuite e aperte a chiunque voglia partecipare: corsi di italiano per stranieri, sportello di accoglienza e tutela legale, servizi rivolti alle transessuali che lavorano nel quartiere e la creazione di un laboratorio televisivo e di un giornale di strada.

IL PRESENTE

A tre anni dall’apertura della Casa di Quartiere, come procedono i vari progetti che vi trovano spazio? Incontro alcuni membri del comitato di redazione di Ghettup Tv a Palazzo Ducale, in occasione di una loro mostra al Festival di poesia che sarà visibile fino a domenica 23 giugno nella sala Spazio 42Rosso – Cortile Maggiore.

Come mi spiegano Alexandru Teodorescu e Mostafa Aatif (quest’ultimo autore del testo che vedete in foto, ndr), membri del comitato di redazione, «La tv è solo una delle molte attività che si fanno nella Casa di Quartiere: è nato come laboratorio aperto a tutti di ripresa e montaggio video, soprattutto abitanti del quartiere o persone che lo frequentano per lavoro, a partire dalle transessuali e da chi frequenta la moschea. Non ci piace definirla una “tv di quartiere” intesa come “quartiere – Ghetto”, ma piuttosto un progetto per raccontare tutti i quartieri del mondo. Tra le persone che hanno frequentato i laboratori si è creato un nucleo fisso di persone, curiosamente tutte di nazionalità diverse, che sono diventati il comitato di redazione: ognuno di noi svolge professioni diverse, ma ci riuniamo periodicamente per trovare nuove idee e spunti per i video, con il coinvolgimento attivo di tutte le persone che frequentano la Casa. La tv è autogestita e autofinanziata, disponiamo ancora delle attrezzature acquistate con il primo finanziamento di GhettUp e talvolta realizziamo video su commissione, che promuovono attività culturali, sociali e di impegno civile e che ci permettono di avere piccole sovvenzioni. Inoltre tutto il software che utilizziamo è open source, collaboriamo in questa direzione con Lanterna Digitale».

Il progetto di GhettUp Tv, che per il momento ha video disponibili solo su YouTube e Vimeo, ma avrà presto un suo sito web, è organizzare in futuro nuovi laboratori per portare nuove persone a conoscere le attività della Casa. In questo senso è fondamentale la collaborazione di Leonardi V-Idea: a coordinare le attività del comitato di redazione è Gianfranco Pangrazio, figlio di Rosa Leonardi. «La mostra qui a Palazzo Ducale espone sia video di GhettUp sia di Leonardi V-Idea – mi racconta Alessandra Visentin – L’intento di Rosa era dare spazio ad artisti italiani molto noti all’estero ma quasi per nulla conosciuti nel nostro Paese, come appunto i GMM, ma anche di portare a Genova opere di artisti stranieri. La video arte negli ultimi trent’anni ha avuto infatti un fortissimo sviluppo all’estero, ma assai minore in Italia. Il lavoro di Rosa Leonardi – morta nel giugno 2002 – continua idealmente a GhettUp Tv: portare un’alternativa alle tv commerciali, proprio come lei ha voluto dare valore a forme d’arte alternative e sperimentali».

Un progetto che non si pone affatto in concorrenza con le emittenti televisive locali e nazionali, quanto piuttosto come un’alternativa: «Chi partecipa a GhettUp Tv propone un tema che desidera documentare “dall’interno”, tendiamo a scegliere quegli argomenti che i media non approfondiscono o che toccano da vicino gli interessi sociali del quartiere. Un esempio è Back Home, una sorta di “sotto-associazione” di GhettUp creata da un gruppo di ragazzi senegalesi che hanno deciso di raccontare com’è veramente la vita in Italia, per evitare l’immagine falsamente positiva che porta moltissime persone a emigrare qui convinti che ci sia un elevato grado di ricchezza e benessere».

Marta Traverso


  • associazioni, comitati, quartieri di Genova, vicoli
  • tweet
Potrebbe interessarti anche
  • “Attacco alla città”: i progetti calati dall’alto e la risposta dei comitati. Il viaggio tra i quartieri che non si piegano
    “Attacco alla città”: i progetti calati dall’alto e la risposta dei comitati. Il viaggio tra i quartieri che non si piegano
  • Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse
    Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse
  • L’ex Mercato del Pesce sarà un centro commerciale? Marina Poletti: “Totale incapacità di programmazione urbanistica”
    L’ex Mercato del Pesce sarà un centro commerciale? Marina Poletti: “Totale incapacità di programmazione urbanistica”
  • Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua
    Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua
Altri articoli di questa categoria
  • Ripresa e resilienza? Meno pubblico e più privato. Ma le concessioni balneari non le tocca nessuno
    Ripresa e resilienza? Meno pubblico e più privato. Ma le concessioni balneari non le tocca nessuno
  • Un anno di corsie ciclabili, ma la guerra per lo spazio urbano non è finita: in che città vogliamo vivere?
    Un anno di corsie ciclabili, ma la guerra per lo spazio urbano non è finita: in che città vogliamo vivere?
  • Potenza e fragilità della globalizzazione: ciò che svela il blocco di Suez
    Potenza e fragilità della globalizzazione: ciò che svela il blocco di Suez
  • Rotta balcanica e le responsabilità europee: intervista a Brando Benifei
    Rotta balcanica e le responsabilità europee: intervista a Brando Benifei

Lascia un Commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Libri

The Black Bag, come ripulire il mondo dalle nostre cattive abitudini

The Black Bag, come ripulire il mondo dalle nostre cattive abitudini

Ludovica Squadrilli ci racconta come si possano intrecciare socialità e impegno civico
‘Ascoltami ora’, Maricla Pannocchia e il mondo difficile dei bambini oncologici

‘Ascoltami ora’, Maricla Pannocchia e il mondo difficile dei bambini oncologici

‘Storie vere di un mondo immaginario’, il viaggio nel tempo e nella Liguria di Dario Vergassola

‘Storie vere di un mondo immaginario’, il viaggio nel tempo e nella Liguria di Dario Vergassola

Editoriali

Tre anni da Ponte Morandi, ma è come se fosse domani

Tre anni da Ponte Morandi, ma è come se fosse domani

Cosa è cambiato in questi anni, e cosa è rimasto uguale: decine di viadotti arrivati a fine vita, per i quali "manca solo la data del decesso"
Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse

Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse

Coronavirus e informazione, quando l’assembramento selvaggio diventa un format

Coronavirus e informazione, quando l’assembramento selvaggio diventa un format

Genova Anno Zero: Ponte Morandi

Ponte Morandi e quell’anno zero che non è mai arrivato a Genova

Ponte Morandi e quell’anno zero che non è mai arrivato a Genova

A cinque anni dal crollo la città è ancora sotto l’ipnosi di una rinascita che non c’è
Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua

Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua

Ne demolissero altri cento

Ne demolissero altri cento

Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione

Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione

Seguici su Twitter e Facebook

Tweets von @"Era Superba"

Archivio Articoli

Era Superba - Copyright © 2023 | Codice ISSN 2281-471X
  • Contatti
  • Redazione
  • Privacy
  • Archivio Rivista