La Hydrangea Quercifolia è una pianta bellissima in ogni stagione. In primavera le foglie sono verde chiaro e molto dentellate, in estate produce vistose infiorescenze bianco crema
Continuando ad occuparci di piante rare o poco impiegate nei giardini italiani, questa settimana ci soffermeremo sulla Hydrangea Quercifolia. Questa pianta appartiene alla stessa famiglia della ben più nota ed utilizzata Ortensia (Hydrangea Macrophilla). Proviene dagli Stati Uniti di America (dove è diffusa in natura soprattutto in Georgia, Florida e Louisiana) ed è stata introdotta per la prima volta in Europa (in particolare nel Regno Unito di Gran Bretagna) nel lontano 1803. La pianta cresce facilmente, fino a sviluppare un grande cespuglio di circa due metri di altezza. Il nome della varietà deriva dalla forma caratteristica della foglia: profondamente lobata e simile, per l’appunto, a quella di una quercia.
La Hydrangea Quercifolia è una pianta bellissima in ogni stagione. In primavera le foglie sono verde chiaro e molto dentellate, in estate produce vistose infiorescenze bianco crema, formate da tantissimi piccoli fioriti riuniti in grandi “pannocchie”, dette panicoli. Anche d’autunno la pianta risulta molto interessante in giardino in quanto le foglie si tingono di rosso scuro, a partire dal margine esterno e procedendo via via fino al centro. Persino nel cuore dell’inverno, l’articolata e ritorta impalcatura di rami rende questa Hydrangea più interessante delle altre varietà. Il legno della corteccia tende infatti a sfogliarsi, dopo aver costituito grandi placche di colore arancione acceso.
A differenza della ben più nota Ortensia, questa Hydrangea necessita di un minore apporto idrico, si adatta meglio a posizione meno ombrose e più soleggiate ed entra nella fase vegetativa più tardi, diminuendo così i rischi derivanti dalle eventuali gelate tardive. Fiorendo la pianta dalle gemme apicali sviluppatesi nella stagione precedente, si può praticare una leggera potatura (se necessaria e di solo sfoltimento del cespuglio) subito dopo la fioritura e non in autunno, come invece accade per la normale Ortensia.
Dal punto di vista delle varietà più diffuse, la Hydrangea Quercifolia esiste tanto nella varietà “semplice” che a fiore doppio nota come “Snowflake”. Quest’ultima presenta, dato l’elevato numero di fiori sulla stessa “pannocchia”, una fioritura più prolungata di quella a fiore semplice. In caso si fosse interessati ad acquistare questa tipologia, si consiglia di scegliere le piante quando sono nel pieno della fioritura. Distinguere infatti questo arbusto da quello ad infiorescenza semplice risulta, prescindendo dalle spighe floreali, di fatto impossibile. Una menzione a parte meritano le Hydrangee “Snow Queen”, “Alice”, “Peewee”, “Sikes Dwarf”, in quanto di dimensioni minori rispetto alla precedente e quindi più adatte alla coltivazione in piccoli giardini o in vaso.
In generale quasi tutte le varietà presentano una peculiarità: i fiori si tingono, man mano che invecchiano sullo stelo, di un rosa tenue. L’intera spiga vira così dapprima leggermente verso un tono ambrato fino ad appassire, mutando l’originario bianco puro in un suggestivo verdastro dai contorni marrone bruciato.
La Hydrangea, sebbene poco impiegata e spesso in Italia del tutto sconosciuta, è un arbusto che meriterebbe di essere maggiormente valorizzato. Si presta benissimo a crescere nei giardini tanto classici che moderni ed alla coltivazione in vasi di grandi dimensioni. Il bianco intenso dei fiori contrasta perfettamente su sfondi di piante dal fogliame scuro. Se si desidera un impianto formale, edera a foglia verde intenso o variegata, siepi o forme geometriche in bosso, felci sempreverdi, Rhyncospermum Jasmoinoides o Clematidi, unite alla Hydrangea Quercifolia, garantiranno in poco tempo, in cortile ombrosi o piccoli giardini cittadini, un risultato eccellente.
Filippo Leone Roberti Maggiore e Emanuele Deplano
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