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Maltus Faber, storia e curiosità della birra genovese

Informazioni, curiosità e storia di Maltus Faber, un microbirrificio genovese che produce birre di qualità


31 Marzo 2011Interviste

Maltus FaberMaltus Faber è un microbirrificio artigianale con sede a Genova Fegino, nato dalla volontà di due ragazzi di promuovere la cultura della birra e di produrre una birra tutta genovese.


“Abbiamo cominciato l’avventura a livello di semplice hobby circa dieci anni fa – racconta Massimo Versaci, uno dei due titolari di Maltus Faber, colleghi di lavoro nella vicina Centrale del latte  – Io nasco come collezionista di lattine di birra e girando l’Europa per raduni, comincio a scoprire le birre più disparate”.

Nel 2004 i due amici promuovono la nascita dell’associazione culturale “La compagnia della birra” con l’intento di riscoprire la cultura della birra, anche in Italia. “Con la compagnia promuoviamo l’organizzazione di viaggi in Belgio, Baviera e Vallonia, per accostare il prodotto al suo territorio, corsi per imparare ad auto prodursi la birra in casa, degustazioni, fra cui le prime nel nostro paese di birre trappiste prodotte dai monaci cistercensi in Belgio, assaporate nell’abbazia quattrocentesca del Boschetto accompagnate da prodotti tipici liguri  – dice Versaci –  L’associazione assume una rilevanza nazionale, è uno stimolo per creare altre realtà e oggi siamo arrivati ad avere una newsletter di oltre 4000 persone”.

Nel frattempo, il suo futuro socio, Fausto Marenco, inizia una piccola produzione di birra in casa, ma la cucina in breve tempo gli sta stretta ed è in basso Piemonte che trova gli spazi adatti e crea un piccolo impianto artigianale. “Dopo la partecipazione a un concorso nazionale, con 40 giudici provenienti da tutto il mondo, in cui la nostra risultò la seconda birra italiana di categoria, decidemmo di fare il grande passo e realizzare un micro birrificio”, continua Versaci.

Il primo problema che si trovano ad affrontare è quello relativo all’impianto per la produzione. “Le aziende che commercializzano questo tipo di impianti lavorano dal macro al micro – spiega Versaci – Da impianti standard, attraverso successivi adattamenti, producono impianti di dimensioni ridotte”. Ma le esigenze cambiano a seconda della qualità del prodotto che si intende realizzare. I due soci decidono così di progettare un impianto unico ed esclusivo, in sinergia con un’azienda artigiana specializzata nella lavorazione di acciaio inox alimentare.

Il 5 giugno 2008 nasce ufficialmente Maltus Faber. E già dall’inizio ottiene buoni risultati. La guida Slowfood 2009 li cita fra le 22 migliori birre d’Italia; nella guida 2011 due delle birre prodotte da Maltus Faber risultano fra le 55 migliori d’Italia, le uniche della Liguria. Parliamo di una birra artigianale quindi non pastorizzata né filtrata, ad alta fermentazione, una birra viva e sana, ottenuta con un processo produttivo naturale che, partendo dalle materie prime (malti, luppoli e lievito) elaborate in una ricetta, permette di ottenere un prodotto di alta qualità.

Maltus Faber e’ un micro birrificio, non un pub e quindi non ha un suo locale di mescita.  Attualmente sono quasi 400 i micro birrifici in Italia. C’è però un’importante distinzione da fare all’interno della categoria.  “I veri micro birrifici sono quelli che si occupano esclusivamente di produzione e vendita, poi ci sono i brew pub, locali dotati di mescita e dove i clienti consumano, ed è tale la quantità smerciata, che logicamente cambia anche la metodologia di produzione – chiarisce Versaci – È un business diverso rispetto a chi come noi immobilizza il capitale. La nostra birra infatti esce in commercio dopo 3 mesi dalla produzione. Secondo me sono un 25% le aziende mosse principalmente dalla passione e che mettono al centro del loro progetto la qualità della birra. Mentre Il restante 75% si avvicina a questo mondo più per ragioni legate alla presunta facilità del business”. Negli anni ’90 le multinazionali hanno acquisito tutti i marchi per uniformare la produzione in grandi siti produttivi. Ma negli stessi anni nascono i primi pionieristici birrifici e si avvia quello che diverrà un vero e proprio rinascimento della birra.

“Negli anni 2000 l’Italia è al 5° posto in Europa come qualità della birra – continua Versaci – Il made in Italy ha creato un business mondiale. Bisogna tenere conto però che i 400 microbirrifici rappresentano oggi solo l’1% dei consumi. C’è un’autostrada di fronte da percorrere per contrastare il monopolio della birra industriale”.

Maltus Faber nel 2010 ha registrato un aumento del 34,9% di fatturato rispetto all’anno precedente. “Produciamo circa 50.000 bottiglie all’anno ma c’è una previsione di incremento del 20% – afferma Versaci – Nel gennaio 2011 rispetto all’anno precedente abbiamo registrato un +26%. Il trend positivo indubbiamente c’è. Il problema è che l’autostrada va gestita. Puntando sulla qualità”.

“La nostra filosofia è ridare dignità alla birra come accompagnamento nei pasti – conclude Versaci – Crediamo molto nella trasversalità della birra come bevanda socializzante.  Ed è importante anche l’aspetto della presentazione della birra. Attraverso la degustazione e l’abbinamento con i prodotti tipici del territorio. Iniziative che proponiamo in ogni ambito dal centro sociale, al club esclusivo, senza distinzioni”. 


Matteo Quadrone 


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