Incontri pubblico tra amministrazione e cittadini per "capire" meccanismi di accoglienza per Villa Ines. Lega Nord torna a parlare di invasione ma in città un migrante ogni 253 genovesi
Il problema della accoglienza torna ad infuocare il dibattito in Sala Rossa. La scelta delle strutture che dovranno ospitare i migranti che entro maggio lasceranno i locali della Fiera di Genova è ancora motivo di scontro tra le varie parti politiche. Da qualche giorno sono incominciati i lavori di adeguamento di Villa Ines, a Struppa, struttura che ospiterà 50 migranti, “gestiti” dalla associazione Migrantes, già attiva a Coronata e San Martino. In serata l’amministrazione incontrerà i cittadini per spiegare i meccanismi e le attività che saranno predisposti per l’accoglienza.
Ancora una volta l’amministrazione comunale finisce sotto attacco per la gestione dell’accoglienza. Il Consiglio comunale torna a dividersi sulla questione aperta dalla notizia dell’allestimento della struttura, di proprietà della Curia, di Villa Ines, a Struppa, destinata ad accogliere almeno una cinquantina di migranti in “uscita” dai locali di Fiera di Genova, locali che dovranno essere liberati entri maggio.
La scelta, però, non dipende da Comune di Genova: il sistema dei Cas, infatti, è gestito in maniera autonoma dalla Prefettura, che “sceglie” quali strutture utilizzare in base alle offerte che riceve da enti privati. «L’amministrazione civica – ha spiegato ancora una volta l’assessore alle Politiche Socio-Sanitarie Emanuela Fracassi – viene solamente informata a decisione presa». Quello che il Comune può fare è informare e predisporre il “territorio”, cercando di mediare tra esigenze diverse, di cittadini e gli enti preposti. «Possiamo però dire che su questo la giunta è sempre in ritardo – ha attaccato Andrea Boccaccio, M5s – e che dovrebbe attivarsi con maggior efficacia e tempismo». Proprio per questo, quindi, Comune e Municipio in serata incontreranno la popolazione per spiegare come sarà gestita la struttura. L’incontro, che vedrà al presenza anche dei responsabili della struttura, si terrà presso la Società Democratica 7 novembre, alle ore 18.
«Ci siamo stufati di sentire parlare di Cas e Sprar, vorremmo sentire parlare anche di Cie, per fermare questa invasione». Così ha risposto ai chiarimenti della giunta Alessio Piana, Lega Nord, dopo aver provato a ricostruire le percentuali di rifugiati effettivi sul numero dei migranti che sono ospitati in città. «Finalmente gettata la maschera di certe formazioni politiche» ha indirettamente risposto Gianpaolo Malatesta, di Possibile. Dai banchi della giunta arrivano però i numeri aggiornati: secondo i dati ministeriali circa il 43% dei richiedenti riceve l’asilo immediatamente, e aggiungendo chi poi l’ottiene dopo il ricorso, si arriva ad un totale di circa due terzi del totale degli arrivi, che viene quindi riconosciuto “rifugiato”. Oggi a Genova sono presenti 2309 migranti, cioè uno ogni 253 genovesi.