La normativa irrazionale e disomogenea dei vari paesi agevola le compagnie aeree, l'utente medio si accontenta di piccoli rimborsi, talvolta persino offensivi e i colossi del cielo, dall'alto, sorridono
Nelle scorse settimane abbiamo affrontato il tema delle vacanze. Questa volta vogliamo entrare nello specifico, ovvero parlare dell’acquisto dei biglietti aerei.
Le modalità di acquisto dei biglietti aerei ormai si sono moltiplicate. Ci si può recare presso un’agenzia di viaggi specializzata nel settore “biglietteria” oppure procedere con l’acquisto online.
Mi preme darvi una serie di consigli e suggerimenti che ritengo doverosi. Nel caso vi rechiate presso l’agenzia di viaggi, abbiate sempre cura di verificare i vostri dati ed i termini del volo (destinazione, giorno, ora, ecc…), perché successivamente, in caso di errore, resta sempre difficoltoso dimostrare la colpa dell’agente di viaggio che ha emesso per vostro conto il biglietto.
Va invero aggiunto che, in caso di errore che verta non sui dati personali, ma sulla vera e propria prenotazione del volo, l’agente di viaggi ha sulle spalle una responsabilità ben precisa.
All’uopo, mi preme ricordare che l’agente di viaggio è, de facto, un mediatore tra il cliente – viaggiatore che chiede la prenotazione di un pacchetto turistico ed il tour operator (o la compagnia aerea se non l’albergo) che offra il servizio che più si avvicini alla richiesta del cliente medesimo; il compito dell’agente di viaggio sta nel soddisfare le richieste del cliente.
Una volta individuata l’opzione interessata, l’agente di viaggio esaurisce il proprio compito.
Nel caso di acquisto di biglietti on line, predico sempre una attenzione maggiore: le condizioni di volo, qualora non presentino clausole abusive, vanno lette con attenzione ed una volta conosciute dal viaggiatore, possono diventare vangelo.
Però con un paio di eccezioni: le convenzioni internazionali vigenti e le legislazioni nazionali altrettanto vigenti.
Purtroppo ciò crea non pochi problemi nel caso insorgano controversie (smarrimento bagaglio, ritardi aerei e via discorrendo); la normativa irrazionale e disomogenea dei vari paesi agevola le compagnie aeree.
La morale è sempre la medesima: di fronte a cause di piccola entità, laddove i costi possono superare il risultato economico da raggiungere, l’utente medio rinuncia o si accontenta di rimborsi minimali per non dire offensivi.
E i colossi, dall’alto, sorridono.
Alberto Burrometo
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[foto di Diego Arbore]